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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 24 APRILE 2024

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Taurianova, Pro Loco attende risposte dal sindaco Scionti Nuovo affondo del gruppo di "Taurianova nel Cuore" nei confronti del governo cittadino

Taurianova, Pro Loco attende risposte dal sindaco Scionti Nuovo affondo del gruppo di "Taurianova nel Cuore" nei confronti del governo cittadino
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Riceviamo e pubblichiamo

L’imbarazzo viene definito come una condizione psicologica di disagio conseguente a situazioni avvertite come scomode e incresciose. L’ipocrisia viene considerata come simulazione di virtù, di buoni sentimenti, ambiguità, doppiezza. Rivedendo e ascoltando più volte l’intervista, rilasciata ad Approdonews dal sindaco accompagnato dal prode scudiero assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo, immolatosi per il ritardo nel comunicargli l’invito per la conferenza stampa dell’infiorata, colgo nell’espressione dei loro visi questi due elementi. Imbarazzo e ipocrisia.

E allora mi domando, per la nostra dignità, è giusto tacere? È giusto far passare il messaggio che la politica non debba assumersi le proprie responsabilità quando si rende protagonista di azioni che mirano a penalizzare il lavoro di cittadini che credono nell’impegno come dovere, di cittadini che con umiltà si stanno spendendo per il proprio paese, contribuendo a farlo uscire dallo stato comatoso cui è stato confinato dagli egoismi personali? Ora non voglio soffermarmi più di tanto sugli aspetti che abbiamo già evidenziato nell’intervista di mercoledì, a cui lei col suo prode scudiero non avete dato una sola risposta. Per sfuggire all’obbligo di dare risposte concrete ed esaustive, vi siete trincerati dietro la falsa accusa di essere sempre attaccati dalla Pro Loco, l’unica associazione “cattiva” che vi attacca, elogiando invece le altre che invece sono sempre così buone con voi… ma quanto sono cattivi quelli della Proloco!!! Orsù, caro sindaco, ci dica quando è stato attaccato!

Sarà successo quando le abbiamo fatto inaugurare la fontana di Piazza Italia rimessa a nuovo con i soldi dei soci? (bellissima e funzionante fino a quando ci avete dato la possibilità di prendercene cura, abbandonata e distrutta in pochi giorni, non appena, con la scusa della ristrutturazione, ne avete preteso la restituzione) Quando le abbiamo fatto tagliare il nastro e inaugurare la sede di via Montegrappa? Quando l’abbiamo invitata e fatto sedere al centro in tutte le occasioni di presentazione o conferenze stampa delle manifestazioni della Pro Loco? Quando le abbiamo fatto tagliare il nastro d’inaugurazione dell’infiorata nel 2016 e poi ancora nel 2017? Quando siamo stati omaggiati con l’esposizione del quadro con la locandina dell’Infiorata (ritenuta messaggio di alto valore culturale) al palazzo della Legalità e della Cultura “Pasquino Crupi” di Reggio Calabria, delegando per la consegna ufficiale il suo assessore, avvocato Mamone? Quando alle 7 di mattina abbiamo dovuto pulire il corso con scope e carriole per permettere la sfilata dei bersaglieri, allorché il vicesindaco si era dimenticato di fare l’ordine di servizio all’Avr? In quel caso, forse, l’abbiamo ferocemente attaccata, scegliendo, per rispetto, di non far trapelare nulla, nonostante decine di cittadini fossero li a guardare sbalorditi? Potrei continuare per ore mettendo a luce tutta la sua ipocrisia e il suo finto vittimismo, ma non voglio infierire. Voglio, invece, evidenziare il vostro atteggiamento di inadeguatezza istituzionale messo in atto con il becero tentativo di parlare d’altro, per spostare l’attenzione dal reale problema. Siamo noi che non vogliamo alimentare polemiche, non ci piacciono e non rientrano nel nostro stile, purtroppo, però, lei del nostro modo di fare educato, rispettoso e corretto è stato il primo a trarne beneficio e se ne è approfittato. Tornando alla sua intervista, in uno dei commenti qualcuno ha scritto la parola “autobotte”, vuole rispondere lei? O magari preferisce approfondire l’argomento in un confronto pubblico?

Il suo assessore addirittura ha fatto una dichiarazione dove quasi ci chiede di ringraziarlo per la presenza delle autobotti, magari potrebbe spiegare anche a noi quale sia stato il suo tempestivo e decisivo intervento, magari con l’occasione potremmo chiedergli, ascoltando insieme qualche conversazione, il motivo che lo ha spinto ad allarmare alcuni commercianti per le multe salatissime che avrebbero preso da parte dei vigili nel caso in cui avessero optato di aderire per lo spazio Proloco, oppure delle sue ingiustificate critiche a Calabria Verde per le precedenti potature fatte gratuitamente, visto che in passato per tale lavoro la stessa Calabria Verde ha ricevuto più volte apprezzamenti, ringraziamenti e complimenti dal responsabile dell’ufficio tecnico. Potrebbe spiegarci come mai ha aspettato, sempre se è vero, di avvertire il sindaco della conferenza stampa a Reggio solo il giorno prima, infine potrebbe spiegare come mai, essendo l’assessore al ramo, non ha presenziato lui stesso alla conferenza stampa, stante l’impossibilità del primo cittadino?

Lei, sindaco, non approva il nostro modus operandi, ne prendiamo atto, però le dico che anche noi a non approviamo il suo, soprattutto siamo noi a rimanere basiti dal suo atteggiamento ostile e pressante a diversi livelli, nel vano tentativo di convincere chi di dovere, che non vi erano i requisiti minimi di sicurezza e quindi di bloccare lo spettacolo delle Fontane Danzanti… e qui entra in gioco anche la famosa autobotte! Nella sua intervista si fa scudo della situazione di dissesto in cui versa il Comune, a tal proposito preciso che nelle nostre richieste abbiamo scritto che l’eventuale concessione di contributo economico avvenga secondo i termini e le modalità ritenute opportune dall’amministrazione ponendo sempre avanti le condizioni del dissesto, e per tale ragione ho più volte evidenziato che in qualità di primo cittadino, ma soprattutto di consigliere delegato della Città Metropolitana poteva rivolgersi agli enti superiori, Regione e Città Metropolitana per reperire dei fondi, anche minimi, in favore dell’infiorata. Agendo, di fatto, con le stesse modalità con le quali è riuscito a reperire i fondi per le manifestazioni realizzate da alcune associazioni certamente a lei molto più simpatiche. E qui entra in gioco la politica, quella che lei dovrebbe esercitare senza nessuna distinzione a favore della comunità tutta. Non l’ha ritenuto opportuno, lei preferisce giocare d’astuzia, le fa comodo tirare in ballo la politica solo per spostare l’attenzione e trascinare la questione su binari a lei più consoni, noi non le daremo questa opportunità, il finto buonismo messo sempre in mostra con il suo sorriso smagliante, con noi potrà fare a meno di utilizzarlo.

In ogni caso, visto che tanto le dà fastidio il lavoro della Pro Loco che lei in ogni occasione accusa di fare politica, (da quale pulpito viene la predica, provi a ricordare da chi era sostenuto in campagna elettorale) mi preme ricordarle che attivarsi nell’arte politica a favore della propria comunità, così come facciamo noi da tre anni, è una cosa che fa onore a chi la esercita, sicuramente non è così quando ad esercitarla sono i famosi mestieranti della politica, termine che lei utilizza spesso quando accusa gli altri e che però a furia di farne uso ne è rimasto contagiato. Le ricordo il pensiero di Benedetto Croce sulla capacità politica (Etica e Politica, 1931). Ecco farebbe bene a leggerlo capirebbe cosa chiede il cittadino al politico… non le passerelle ma le azioni. Ora se la Proloco, mettendo in atto gli obblighi statutari, col suo agire nel promuovere il territorio, coinvolge positivamente anche la politica, questo rientra nelle capacità di chi si adopera per la comunità e per il proprio territorio. Ma forse, questo, lei lo disconosce.

In merito alle richieste della concessione di un locale, anche noi non amiamo il termine sede, l’amministrazione, nonostante tre richieste ufficiali, non ha mai risposto né si è premurata di confrontarsi per quanto richiesto. Quali sono i motivi ostativi affinché alla proloco sia concesso un locale dove poter svolgere attività di aggregazione e confronto con la città, oltre all’attività di promozione istituzionale? Perché la Proloco non può usufruire dei benefici concessi a quasi tutte le altre associazioni? Il suo tentativo, quando afferma che non intende più rispondere alle polemiche (ha scambiato il termine richieste e confronto con polemiche) condito di imbarazzo e ipocrisia, le toglie l’autorità istituzionale per sollevarsi dal confronto, risulta inadeguato nel suo ruolo di sindaco perché, all’indomani dell’infiorata, durante un convegno, “Il non finito Calabrese” organizzato dalla Consulta e dall’Amministrazione, il fotografo protagonista del convegno, in sua presenza, ha definito con il termine “bestie” le Pro Loco, aggiungendo che queste bestie sperperano denaro pubblico per delle inutili sagre e lei non ha sentito il bisogno e il dovere di difendere la Pro Loco della sua Città e i rappresentanti della stessa che in quel momento si trovavano seduti nella sala, presenti perché invitati ufficialmente ecco perché risulta inadeguato nella sua funzione istituzionale.

Come risulta inadeguato nel suo ruolo l’assessore Loprete, che, ripeto, non spiega perché le ha comunicato l’invito solo il giorno prima, perché non ha presenziato lui alla conferenza stampa, perché, nonostante decine di solleciti, ha atteso gli ultimi due giorni per cercare di dare in fretta e furia un po’ di decoro alla città con i risultati osceni sotto gli occhi di tutti, la potatura degli alberi ne è un esempio lampante, perché la villa comunale è stata lasciata con l’erba non tosata e parzialmente al buio, perché si vanta di aver messo a disposizione un tecnico della nuova azienda che gestisce gli impianti pubblici, ricordi l’assessore che ciò rientra nella normale attività per cui l’azienda viene pagata, infine chiarisca quali sono i suoi meriti e produca la documentazione a conforto, circa le richieste per la fornitura delle autobotti, chiarisca inoltre quali danni abbiamo procurato all’impianto elettrico, visto che abbiamo le foto del malfunzionamento dei lampioni sul corso prima durante e dopo l’infiorata, lampioni che magicamente adesso sono tutti funzionanti.

Ecco, come vede, io non voglio far polemica a tutti i costi, ma attraverso questo mio legittimo sfogo, voglio capire perché l’Amministrazione Comunale, di cui lei è il principale rappresentante istituzionale, abbia messo e continua a mettere in atto atteggiamenti ostativi, e tra questi cito anche la commedia della sua intervista con la quale tenta di mettere in atto la Sindrome di Calimero (uso del vittimismo per manipolare gli altri). Voglio semplicemente capire perché un’Amministrazione Pubblica si sottrae dal rispondere alle richieste redatte e protocollate da un Ente come la Proloco. In qualità di Presidente rimango in attesa.

Francesco Bellantonio