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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 23 APRILE 2024

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Taurianova, presentato il libro di Nadia Crucitti “Berlino 1940”

Taurianova, presentato il libro di Nadia Crucitti “Berlino 1940”

Il volume è edito dalla Città del Sole Edizione

ISABELLA LOSCHIAVO

Taurianova, presentato il libro di Nadia Crucitti “Berlino 1940”

Il volume è edito dalla Città del Sole Edizione

 

ISABELLA LOSCHIAVO

TAURIANOVA – L’Associazione Mammalucco ha presentato,nell’ambito dell’iniziativa “Ottobre piovono i libri”, presso l’Auditorium dell’Istituto superiore “G.Careri” di Taurianova, il libro di Nadia Crucitti: “Berlino 1940”Ed Città del Sole.

Ha introdotto il dirigente Giuseppe Loprete che ha rivolto i saluti all’autrice e si è soffermato sull’importanza della lettura ,formulando la speranza che siano concessi alla Scuola i fondi necessari per poter fornire agli alunni i libri necessari alla didattica. La dott.ssa Maria Leone, responsabile della Biblioteca comunale, ha portato i saluti della Commissione straordinaria e si è intrattenuta sull’iniziativa “Ottobre piovono i Libri”, esortando i giovani studenti  a frequentare la Biblioteca comunale coltivando la lettura,che educa le menti  e fornisce delle cognizioni indelebili. Il Presidente dell’Associazione Mammalucco, Filippo Andreacchio, ha fatto una panoramica del contenuto del libro, che inquadra il periodo della Germania nazista,ed ha come protagonista il regista Veit Harlan, costretto dal regime a girare il film “ Jud Suss”, assurto a simbolo dell’antisemitismo , vero e proprio strumento di propaganda della persecuzione contro gli ebrei. Andreacchio ha letto pagine significative del libro, facendo vedere la proiezione dell’inizio del film. L’intervento della scrittrice Nadia Crucitti ha focalizzato la personalità di Harlan, definendolo “vanesio e superficiale, arrivista e amante delle belle donne”. Prima attore e poi divenuto regista, diventa schiavo del potere, tanto da essere costretto dal Ministro della propaganda nazista  a girare nel 1940, in pieno conflitto bellico, “Jud Suss”. Harlan realizza un’opera artisticamente valida, come  gli viene riconosciuta dai critici del tempo, tra cui il giovane Michelangelo Antonioni, tanto da provocare negli spettatori  una recrudescenza dei sentimenti antiebraici. L’autrice ha rimarcato che Harlan rimane in Germania perché la nuova ideologia gli piace perché ammira la sontuosità scenografica delle adunate naziste, e soprattutto perché sta per raggiungere il suo vero obiettivo, la regia cinematografica. Nel dopoguerra Harlan e gli attori del film saranno processati per crimini contro l’umanità, ma  prosciolti. L’  autrice  ha fatto presente di aver rivolto la sua attenzione alla Germania nazista per le vicissitudini del padre, ufficiale italiano, fatto prigioniero dai Tedeschi e portato nel campo di concentramento, subendo molte vessazioni .Andreacchio ha evidenziato che il libro è anche un bellissimo affresco della storia del cinema negli anni ’30 e ’40, in un periodo nel quale la sua potenza artistica e comunicativa si andava imponendo agli intellettuali e alle masse. Alcuni studenti  hanno rivolto domande alla scrittrice  sul periodo bellico e sull’antisemitismo.

redazione@approdonews.it