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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 25 APRILE 2024

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Taurianova, il Poliambulatorio abbandonato, da Dio… dagli uomini, dalla politica e… dall’Asp (Scaffidi, sveglia!) Manca ancora l’ecografo (ancora niente luce in fondo al tunnel), e altre strumentazioni diagnostiche moderne, ma anche i climatizzatori dove a causa del caldo si verificano dei malori anche da parte del personale dipendente nonché continui stati di malessere per le temperature roventi. Figuriamoci chi va per curarsi!

Taurianova, il Poliambulatorio abbandonato, da Dio… dagli uomini, dalla politica e… dall’Asp (Scaffidi, sveglia!)  Manca ancora l’ecografo (ancora niente luce in fondo al tunnel), e altre strumentazioni diagnostiche moderne, ma anche i climatizzatori dove a causa del caldo si verificano dei malori anche da parte del personale dipendente nonché continui stati di malessere per le temperature roventi. Figuriamoci chi va per curarsi!

Siamo riusciti a fregare finanche Karl Marx quando affermò che la storia si ripete due volte, la prima in tragedia e la seconda in farsa. Ma qui la storia non solo si ripete molte volte, ma sta diventando davvero stucchevole e al contempo, tragicomica.
Siamo stanchi, è agosto, fa un caldo infernale, c’è gente che sta a mollo, si gode l’azzurro cristallino del mare, ma c’è un posto dove, pioggia, vento e ahimè stavolta un caldo torrido, lavora in condizioni pietose e disumane e non solo, anche con una carenza atavica di personale, strumenti diagnostici, ma nonostante tutto lavorano, offrono servizi, non quelli di servire un aperitivo, mentre si fanno le passerelle da “pennacchio acquisito” stile Madame Tussauds o un selfie per l’occasione (e tutte le volte è un’occasione), tra la folla locale che nemmeno li cag…alcola di striscio. No. Stiamo parlando della sempre questione annosa di un servizio sanitario d’eccellenza che offre servizi sanitari e che dei selfie non gliene frega una beata cippa. Anzi, un selfie poteva essere fatto mentre un dipendente dello stesso Poliambulatorio dell’Asp di Taurianova, vista la carenza, e non solo, di climatizzatori, per il terribile caldo si è sentito male. E così anche altri soffrono questa situazione di abbandono che non è degna di un paese civile.
Eppure quel Poliambulatorio diretto dal dott. Antonio Casella, sembra una voce afona in un deserto di indifferenza. Una sorta di ignorare perpetuo dalla politica regionale fino ad arrivare alla politica locale, la quale dovrebbe incatenarsi per protesta ed ottenere quello che spetta di diritto (costituzionale) ai tanti pazienti che arrivano da ogni parte della provincia per avere delle cure dai medici specialistici (molto preparati ai quali va la nostra solidarietà per l’immenso lavoro che svolgono e in condizioni pietose). Così pure a quei pochi impiegati amministrativi, dove non si possono permettere nemmeno di andare in ferie.
Già nella metà di giugno scorso abbiamo sollevato il problema, e sappiamo anche di “tromboni” politici locali che hanno elargito promesse tra ristrutturazione dell’edificio, come anche di provvedere agli strumenti diagnostici nuovi, come ad esempio quel benedetto ecografo che manca da un anno e dove già nel dicembre scorso era stato promesso, ma ancora non c’è luce in fondo al tunnel.
Eppure, lo ripetiamo fino allo sfinimento, il Poliambulatorio ha sempre lavorato, anche nel periodo di emergenza in ordinaria condizione con le prenotazioni, cercando di evadere tutte le visite ambulatoriali. Ma non hanno aiuto, nessuno che li considera. Sarà forse la carenza di una classe politica seria che bada solamente a cose più frivole e a mettersi in pompa-posa con selfie e altre diavolerie varie per mandare un messaggio chiaro e preciso, “Cittadini, noi esistiamo”.
Certamente è apprezzabile l’addobbo estivo di strane figure animali che animano con luci e paillettes la città, perfetto, sono ottimi espedienti i quali hanno dato dei risultati rispetto allo scorso anno, ovvero che nel centro città era antipatico vedere una marea di piccioni e le loro deiezioni su strade e piazze, adesso non se ne vedono e questa è stata un’ottima scelta che va lodata.
Ma ci sono cose che hanno un’importanza superiore alle altre cose, e tra questi c’è la salute, il diritto alla salute e la possibilità di curare come si deve i cittadini, visto che abbiamo delle eccellenze sanitarie (quelle rimaste) che ancora danno lustro a Taurianova. Perché non impegnarsi e mantenere un decoro… sanitario?
Dopo le nostre sollecitazioni c’è stata anche un’interpellanza da parte del gruppo di opposizione “Taurianova Futura” e dove si è pure riposto che avrebbero provveduto, “visto che con Gianluigi (Scaffidi NdR), siamo amici”. Ma nulla è stato fatto. Anzi, si è pure risposto di un incontro tra sindaci della Piana in merito alle questioni sanitarie, ma il risultato alla luce dei nostri giorni è pari a quello dei mesi scorsi: non pervenuto!
Quindi, come la mettiamo? Certo adesso ci saranno il 3 e 4 ottobre, dove si andrà a votare per il rinnovo del consiglio regionale in Calabria e le promesse (si scrive così, ma si legge “palle”), fioccheranno quasi come voli pindarici. Immagino le visite continue in quel Poliambulatorio dei tanti aspiranti (per lo stipendio) da Consigliere regionale che diranno pure che a mali estremi sarà spostato su Marte così da avere servizi più efficienti e che mentre oggi manca un ecografo, ad ogni visita che faranno, porteranno un ecografo e altre strumentazioni che ahimè i poveri medici e il personale addetto, avrebbe pure difficoltà a posizionarli nei sogni sconosciuti tra i meandri della strafottenza perpetua che in questo momento è vergognosamente colpevole, sia dalla politica regionale con un presidente ff della Regione Calabria Nino (sordo) Spirlì, da un sindaco Biasi, della stessa claque politica e altri di altre formazioni politiche che governano la città i quali del Poliambulatorio credo che ignorano finanche l’esistenza. Ecco, se volete fare un bel selfie con annessa passerella, fatelo con un ecografo, dei climatizzatori e qualche nuova strumentazione per la diagnostica, secondo noi sarete quantomeno, più fotogenici.
(GiLar)