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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Taurianova, al via la terza edizione dell’Infiorata Una tre giorni all’insegna della cultura e di tante iniziative - GUARDA VIDEO E INTERVISTE

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La terza edizione dell’Infiorata a Taurianova, nonostante le avverse condizioni climatiche, è partita lo stesso. E non poteva essere altrimenti. Una tre giorni all’insegna della cultura e della condivisione di essa attraverso le opere d’arte dei maestri infioratori provenienti da Noto. Il tutto in una cornice suggestiva, tra leggende ed eroi, appunto, “Miti e leggende del Mediterraneo”.

La “Proloco Taurianova nel cuore” nel suo ennesimo sacrificio organizzativo ha cercato di approfondire un reale concetto culturale qual è l’Infiorata, unito al fattore della rinascita sociale di una città con dei temi diversi in questi ultimi tre anni, non con pochi sacrifici. Ma la bellezza è essa stessa sacrificio così da divenire nel tempo, certezza puntuale.

Il Mito è la “parola”, la narrazione della leggenda attraverso le gesta, tra eroi e dei che hanno segnato. Quel discorso narrativo che in questo caso, Taurianova ha l’onore tra i petali colorati dei fiori, il sudore di altrettanti “eroi” che prendendosi per mano costruiscono un simposio di idee per catturare altre idee per cercare di volare come un tempo che si ferma tra i racconti e le figure di miti intramontabili. C’è colei che dilania, Scilla, la bellissima ninfa che per una cieca e invidiosa gelosia fu trasformata in mostro. “La costei voce. Altro non par che un guaiolar perenne. Di lattante cagnuol: ma Scilla è atroce. Mostro, e sino a un dio, che a lei si fesse, non mirerebbe in lei senza ribrezzo, dodici ha piedi, anteriori tutti, sei lunghissimi colli e su ciascuno. Spaventosa una testa, e nelle bocche. Di spessi denti un triplicato giro, e la morte più amara di ogni dente”.

C’è il mitico Odisseo, Ulisse, “l’odiato dai nemici”, colui che personifica l’impavido, la personificazione naturale dell’eroe. Poi Morgana, la sorella di Artù nei romanzi dei grandi cavalieri, colei che produce visioni ottiche di ombre vaganti che si notano nelle coste calabresi nelle giornate calde dell’estate. I miti che hanno “colonizzato” l’Italia meridionale, tra l’immenso mare sia in quiete che in burrasca, hanno fatto nascere delle credenze che oggi vivono nella bellezza della narrazione per provare a sognare. Tutti abbiamo diritto di un attimo di leggenda da vivere. La Proloco di Taurianova, ha cercato nella sua ennesima prova contro il tempo e contro ogni previsione economica e non, ha dato un impulso di sopravvivenza per costruire delle leggende in un unico abbraccio culturale che accoglierà (speriamo) molti visitatori fino a domenica 10 giugno.

Giuseppe Larosa