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Tabularasa, eccellenze calabresi e italiani d’America

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Si è svolta alla Torre Nervi di Reggio Calabria la quinta serata della kermesse allestita da Giusva Branca e Raffaele Mortelliti. Ospiti d’eccezione Anthony Tamburri e Fabio Mollo

Tabularasa, eccellenze calabresi e italiani d’America

Si è svolta alla Torre Nervi di Reggio Calabria la quinta serata della kermesse allestita da Giusva Branca e Raffaele Mortelliti. Ospiti d’eccezione Anthony Tamburri e Fabio Mollo

 

 

Serata ricca di storie e di interesse, quella di ieri a Tabularasa. Apertura dedicata ai bambini con Andrea Marelli che ha raccontato le vicende dei protagonisti della collana ‘Football dream’ scritta a quattro mani con la fidanzata Alessandra Borello. I quattro volumi (editi da Einaudi Ragazzi) narrano delle vicende adolescenziali legate al mondo del calcio e alle tematiche ad esso correlate (stasera si replica alle ore 20 presso lo ‘Sportvillage’ di Catona).
Successivamente gli organizzatori della manifestazione Giusva Branca e Raffaele Mortelliti hanno tenuto le redini di un dibattito volto ad esaltare gli ‘esempi’ positivi della Calabria, e di Reggio in particolare, e la presenza significativa degli italiani in America.
Quest’ultimo argomento è stato esposto dal presidente del Calandra Italian American Institute Anthony Tamburri. “L’istituto – ha affermato – è rivolto allo studio della storia degli italiani d’America e della loro cultura. Nasce nel ’79 dopo aver registrato una vera e propria discriminazione degli italoamericani da parte del mondo accademico. I docenti, anche se meritevoli, di origini italiane non riuscivano a fare carriera perché considerati non all’altezza del compito. Da qui nasce l’importante istituto che promuovere l’istruzione superiore, e la conduzione di ricerche per approfondire la cultura e il patrimonio italoamericano. L’orgoglio di essere italiani – ha continuato Tamburri – è ancora molto forte negli USA anche se i giovani hanno un approccio diverso alle proprie origini rispetto alla mia e alle passate generazioni”.
Per le eccellenze reggine, sul palco il regista e la protagonista del film rivelazione ‘Il Sud è niente’ ovvero Fabio Mollo e Miriam Karlkvist. “Ho voluto – ha rimarcato il regista – raccontare il vero Sud, quello autentico, non quello stereotipato che generalmente viene descritto dalla stampa o dal cinema stesso. Il risultato è stato delineare i tratti di un Meridione che vuole alzare la testa, un Sud che oggi vuole aprire gli occhi affrontare la realtà e non girarsi dall’altra parte, un Sud di speranza. Il ‘niente’ del titolo – spiega Fabio Mollo – condensa quell’omertà radicata con cui il nuovo Sud, quello che ho raccontato nella pellicola, vuole prendere le distanze”.
Le stesse tematiche raccontate in modo differente si rintracciano nel volume ‘Carta vetrata’ di Paola Bottero, presente alla Torre Nervi. “Il libro – ha affermato l’autrice – narra di personaggi totalmente di fantasia che presentano un’aderenza alla realtà disarmante. Descrivo il pericoloso e terribile passaggio che la società moderna ci ha abituati a vivere, ovvero quando l’apparenza viene percepita come sostanza”.
Consistenza ne ha invece tanta la debuttante Miriam Karlkvist, che ha prestato il volto a Grazia, protagonista della pellicola di Mollo. “Mi sono ritrovata – ha dichiarato l’attrice reggina – a condividere innanzitutto degli ideali con Fabio, ovvero la voglia di cambiare questa città. Entrambi siamo cresciti nel rione Gebbione e abbiamo vissuto le medesime esperienze, volevamo scuotere le coscienze delle nuove generazioni affermando che il Sud è colmo di bellezze materiali ed immateriali e non deve assolutamente essere più considerato ‘niente’ “.
Durante la serata poi il regista (alla sua opera prima) ha raccontato alla platea il successo della pellicola nei vari festival di settore, con quelli di Toronto e Berlino in testa, e i suoi prossimi progetti tra cui un workshop cinematografico che partirà nelle prossime settimane proprio a Reggio Calabria.
Anthony Tamburri ha proposto la realizzazione in futuro di un festival del cinema calabrese negli USA sottolineando che “il Calandra Italian American Institute – ha rimarcato – mantiene un costante contatto con l’Italia proponendo scambi culturali, allestendo manifestazioni di carattere artistico e istituendo dei veri e propri corsi didattici con atenei italiani tra i quali l’UNICAL dove è presente un corso di ‘Cultura e letteratura italo-americana’”.
Ringraziando Paola Bottero per la collaborazione fattiva insieme ad Alessandro Russo per l’allestimento dell’intera kermesse, Branca e Mortelliti hanno sottolineato come la Bottero abbia cercato di dare un taglio ottimistico nell’ambito di Tabularasa.
“Abbiamo bisogno – ha sottolineato la giornalista – di buoni esempi. E soprattutto abbiamo il diritto di tutelare ciò che di bello e di positivo c’è in questa città che spesso quando riceve l’elogio dell’opinione pubblica viene messo in un angolo dai reggini stessi. Sono dinamiche malsane che vogliamo eliminare con il nostro lavoro esaltando quando possibile le persone, i nomi e le azioni positive che Reggio possiede”. La serata è stata conclusa con il concerto di Carmelo Coglitore accompagnato da Pino Delfino per la sezione Tabularasa Alone.