di Maria Caterina Napoli

A Milano, ben lontano dallo Stretto, è stato presentato un originale progetto per il collegamento della Sicilia con la Penisola, nato da un’idea dell’architetto messinese Achille Baratta, che ha curato i progetti di oltre 350 opere di ingegneria civile in Sicilia, affiancato da Massimo Majowiecki, strutturista di fama internazionale con studio a Bologna conosciuto per diversi progetti molto noti, tra cui la copertura dello Stadio Olimpico di Roma, lo Juventus Stadium e la copertura del Decumano e del Cardo, i percorsi pedonali dell’area EXPO Milano 2015.

L’ambizioso e innovativo progetto prevede la realizzazione di una funivia, tecnologica ed allo stesso tempo ecologica, a 70 metri sul livello del mare, finalizzata a completare la “metropolitana leggera” che permetterebbe di spostarsi dalla stazione marittima di Messina all’aeroporto di Reggio Calabria in soli 15 minuti.

Un gioco di strutture semplici, basate sulle leggi più elementari della statica, andrebbe così a creare non soltanto un’opera di pubblica utilità, ma anche un’attrazione turistica inserita in un panorama di straordinaria bellezza come lo Stretto.

Un’infrastruttura del genere, che è stata già collaudata in Svizzera e in Germania, verrebbe a costare circa 850 milioni di euro, circa il il 10% di quanto stimato per la costruzione del ponte e quindi potrebbe essere una valida alternativa al ponte stesso, avvicinando le dirimpettaie città di Reggio e Messina.