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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Stop alle tinture per capelli e composti chimici Presto i capelli tinti con con una fascia di ioni. Lo dice uno studio svolto nel Nuovo Messico

Stop alle tinture per capelli e composti chimici Presto i capelli tinti con con una fascia di ioni. Lo dice uno studio svolto nel Nuovo Messico
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La conferma arriva da uno studio dei ricercatori della University of New Mexico che
potrebbe essere una svolta importante nel mondo scientifico. Sebbene si parli di
capelli, la ricerca potrebbe avere grandi risvolti in più campi. Ad oggi le tinture
per capelli hanno causato un aumento delle allergie soprattutto tra i giovani causate
dalla parafenilediammina contenuta in esse. La parafenilediammina (PPD), ed altri
composti chimici appartenenti alla famiglia delle ammine aromatiche sono i reagenti
più utilizzati nelle tinture permanenti per capelli e sono anche causa di allergie
sempre più frequenti fra la platea di consumatori, in costante crescita, che ricorrono
ai prodotti che le contengono per tingere i propri capelli. L’uso di tale tipo
di sostanze chimiche è noto già da oltre cent’anni, tant’è che più di due
terzi delle tinture attualmente utilizzate contengono PPD. L’efficacia del composto
è dovuta soprattutto al basso peso molecolare, alla capacità di penetrare nel fusto
e nel follicolo del capello, di legare le proteine e di formare rapidamente polimeri
in presenza di un catalizzatore o di un agente ossidante.Sono proprio queste caratteristiche
che lo rendono anche un allergene da contatto tra i più pericolosi.Gli scienziati
hanno scoperto i pericoli connessi all’uso del PPD che hanno spinto alcuni paesi
europei tra cui Germania, Francia e Svezia a proibirlo come composto proprio per
le tinture per capelli già durante il secolo scorso. Al contrario, la legislazione
europea, ha imposto solo dei limiti di tollerabilità stabilendo una soglia entro
il 6% nella composizione della tintura (entro il 3% quando aggiunto ad una soluzione
ossidante richiesta per ottenere la colorazione).Ora, il team di studiosi messicani
ha trovato il modo di cambiare colore ai propri capelli tramite una semplice piastra
o arricciacapelli. Il tutto sfruttando gli ioni. Insomma, un giorno, se la tecnologia
sarà messa a punto, chi lo vorrà potrà cambiare colore ai capelli in 5 o 10 minuti.
Evitando ore dal parrucchiere o di conciare mezzo bagno con le tinte fai da te. Grazie
a un fascio di ioni focalizzati, gli scienziati hanno potuto incidere dei reticoli
di diffrazione dei capelli. In sostanza hanno modificato le componenti ottiche che
deflettono la luce, cambiando di fatto il colore naturale dei capelli. Al progetto
hanno lavorato dal 2009 a oggi il professor Bruce C. Lamartine, autore dello studio,
e il suo collega Zayd Leseman, professore di ingegneria meccanica. Tramite varie
speriemtazioni, i due hanno trovato il modo di incidere forme di spirali e iperboli
su singoli fasci di capelli. Grazie a queste incisioni ottenute grazie alla manipolazione
di fasci di ioni, il colore dei capelli cambia in quanto cambia anche il modo in
cui vengono colpiti dalla luce. Non solo, il colore cambia anche a seconda della
profondità di queste incisioni. La stessa lunghezza dei capelli e il loro spessore
provoca varianti di colore. Il tutto senza usare tinte di sorta. Tuttavia la ricerca,
osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”, ha riscontrato
anche qualche problema. In primo luogo il sistema di colorazione tramite ioni sembra
essere più affidabile sui capelli castani. Sebbene i ricercatori sembrano aver raggiunto
buoni risultati anche su capelli biondi e neri.In secondo luogo il processo è irreversibile.
Una volta applicata l’incisione ai capelli, bisognerà attendere la normale ricrescita
per riottenere il colore naturale. Ma su questo punto i ricercatori stanno studiando
uno speciale balsamo da utilizzare prima dei fasci di ioni. In questo modo si dovrebbe
risolvere il problema dell’irreversibilità del processo.Sebbene il team si sia concentrato
sull’applicazione degli ioni ai capelli, gli usi di questa tecnologia possono essere
svariati. Compresi utilizzi per la sicurezza. Se per esempio si incidessero dei reticoli
di diffrazione su polimeri da applicare alla pancia di un aereo, questo diventerebbe
invisibile ai mirini dei missili. Ma anche utilizzi per rendere più sicuri i lettori
di carte di credito. Comunque per alcuni esperti del settore ma anche per autorevoli
dermatologi esistono altre soluzioni per la sostituzione del composto chimico delle
tinture. Per esempio, potrebbero ricercarsi utilizzando tinte naturali in crema permanenti
mentre in futuro con composti totalmente anallergici la cui implementazione dev’essere
sviluppata con un accelerazione nelle ricerche che incontra purtroppo naturali rallentamenti
nelle società di settore che si fanno forti di un mondo nel quale l’apparenza
e il voler apparire belli o migliori è così preponderante rispetto alla tutela
della salute tanto da far sì che moltissimi consumatori continuino ad utilizzare
prodotti che hanno scatenato reazioni allergiche anche su loro stessi.