Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Stipendi d’oro e privilegi dell’oligarchia camuffata

Stipendi d’oro e privilegi dell’oligarchia camuffata

Ecco la seconda parte dell’inchiesta della nostra scrittrice

Stipendi d’oro e privilegi dell’oligarchia camuffata

Ecco la seconda parte dell’inchiesta della nostra scrittrice

 

Gentile Direttore,

annoiata, passando da un canale all’altro, seguo le trasmissioni televisive, quando incappo Pannella che minaccia l’ultra-ennesimo digiuno (almeno così dice da decenni e decenni) e che questa volta è pro–carcerati. Ha i capelli lunghissimi, legati a coda. Lui è uno di quelli che hanno gli stipendi d’oro esentasse insieme a tanti altri privilegi, compreso il barbiere di cui evidentemente non ne usufruisce.

Lui protesta sempre digiunando mentre tanta gente patisce la fame e non sa come arrivare a fine mese.

Mi viene subito da pensare: Il Signore manda il pane a chi non ha denti!

Ma la risata è amara,  pensando che lo stesso non ha mai digiunato per abbassare gli stipendi ai parlamentari, oppure per diminuire il numero esorbitante degli stessi, oppure per eliminare quell’iniqua legge che fa avere ai parlamentari la pensione anche dopo pochi mesi di legislatura e non dopo 40 anni di contributi, come  per tutti gli italiani. Insomma non ha mai digiunato, perché venisse rispettata l’uguaglianza dei cittadini ben puntualizzata dall’art. 3. Tale articolo sancisce l’uguaglianza, formale e sostanziale, tra tutti i cittadini e di conseguenza non ammette l’emanazione di leggi che creino disparità di trattamento per alcuni, siano essi semplici cittadini che governanti!

Tra i privilegi pare ci siano anche palestre e piscine. In fondo dobbiamo ringraziarli, perché non hanno preteso anche la sauna! Quella è troppo estenuante per chi lavora faticosamente come loro e allora…generosamente l’hanno lasciata a tutti gli italiani a titolo gratuito…Grazie al loro operato, per tirare avanti ormai  l’italiano suda caldo, freddo e pure si collassa …durante tutto il giorno…, per non parlare degli incubi notturni!

E la risata diviene sempre più amara e a denti stretti.

Quanto ci costino i numerosissimi parlamentari, spesso se ne parla; pensiamo di essere interessanti se proponiamo l’argomento in una serata tra amici…ma, poi, tutto finisce lì.

Il lungo elenco, mandatomi da un mio amico e pubblicato nei giorni scorsi, di quanto guadagnino e di quanti privilegi abbiano, circola ormai da dieci anni . Ne circola più d’uno, perché c’è chi ha voluto aggiornare  le cifre. Tutti si concludono con la stessa frase: Diffondete queste notizie… continuate la catena, si sta organizzando un referendum.

E noi…proseguiamo pedissequamente senza concludere concretamente qualcosa.

Si tratta di una bufala?  Sì, se ci riferiamo all’articolo sull’Espresso, perché ormai stravecchio.  No, per l’accusa che viene rivolta ai parlamentari di percepire stipendi d’oro, privilegi ingiusti e di essere in numero eccessivo, pare  il più alto d’Europa.

Chi sa cosa pensano i parlamentari quando vengono intervistate le donne che fanno la spesa al mercato alle quali il cronista immancabilmente chiede: “Come fate ad andare avanti con 1000 – 1200 euro  al mese?“.

Forse pensano che loro non ce la fanno con gli stipendi d’oro e, perciò, hanno bisogno di un bel po’ di privilegi di cui mi sento male a rifare l’elenco anche se non tutti sono veri. Rimando, per chi ne ha voglia, al mio ultimo articolo.

Si potrebbero fare tante altre battute di spirito, ma il riso diverrebbe sempre più amaro.

Stipendi d’oro i loro, spesso cumulati con altri mentre noi siamo subissati da tasse. La nuova finanziaria prevede una tassa anche per chi va in giudizio, sia penale che civile, compresi coloro che chiedono la separazione. Chi è vessato, se non ha molti soldi, alla fine rinuncia di andare in giudizio. Ciò credo che si commenti da solo!

Stipendi  esentasse o non esentasse ma, comunque, d’oro i loro, che, su proposta di Prodi, hanno istituito l’IRAP , tassa iniqua che ha portato al tracollo di moltissime imprese. E’ di qualche giorno la notizia che la storica Richard Ginori ha dovuto licenziare ben 80 impiegati. 80 famiglie saranno disperate a cercare in piena estate una soluzione, un nuovo lavoro…mentre i nostri parlamentari sono a godersi le meritate vacanze!

Sempre su proposta di Prodi, hanno tassato l’assegno di mantenimento al coniuge. Mi spiego meglio: Un giudice aveva stabilito, anni prima, una cifra x, sapendo che sarebbe stata esentasse. Arriva Prodi, la tassa e…la cifra non è più quella che il giudice aveva stabilito, dopo avere vagliato le necessità individuali dei separandi.

Una volta si parlava di statisti. Oggi, invece, abbiamo un parlamento costituito da improvvisatori…che lasciano il proprio lavoro…, perché fare i parlamentari è più facile e più remunerativo. Non dimentichiamo che abbiamo avuto al Parlamento Cicciolina a cui oggi diamo una bella pensione.

Ogni volta appena concluse le elezioni, sentiamo dire: “Bisogna tornare a votare”.  Non lo direbbero se le spese le sostenessero loro. Pare che abbiano anche un contributo spese elettorali di ben 103.000,00 euro.

Il Premio Strega 2011, ”Storia della mia gente“, racconta chiaramente come per incapacità dei parlamentari c’è stato il tracollo dell’industria tessile pratese, sopraffatta dall’invasione dei cinesi, incoraggiata dalla nostra legislazione, e affossata dall’IRAP di Prodi. Prato era un fiore all’occhiello per le sue industrie e per la laboriosità della gente. Ha dato tanto lavoro ai meridionali…a migliaia, migliaia ed ancora migliaia di meridionali. Molti anni fa,   una dirigente dell’ Ufficio provinciale del Lavoro mi raccontò che nemmeno l’alluvione del ’66 riuscì a fermare i pratesi. In 48 ore misero su capannoni in zone asciutte e ripresero a lavorare. Il rumore delle macchine che lavoravano si sentiva senza interruzione anche per tutta la notte. L’alluvione, grande sterminio, non riuscì a fermare il mondo pratese, simile ad un brulicare di laboriose api…, ma Prodi, l’IRAP, l’impreparazione dei parlamentari, l’invasione dei cinesi ce l’hanno fatta!

Se si va su Internet, si prova una grande delusione a leggere i commenti sulla suddetta lettera su gli stipendi d’oro. Uno in particolare mi ha colpito: “ I parlamentari fanno quello che faremmo noi al loro  posto “.  Non c’è più senso della giustizia, della democrazia, dell’onestà e della misura in genere. Non c’è più amore né ideali.

Così comprendiamo qual è  la nostra grande tragedia. Abbiamo una “massa di diplomati e di laureati “che, tuttavia, non riescono ad essere la colonna portante dello stato. La parola massa la dice tutta sulla qualità culturale. Persone che hanno studiato evidentemente male, perché non riescono a formare compatti la classe intellettuale che è stata sempre quella che ha messo in moto le grandi rivoluzioni sociali.

La borghesia intellettuale, nel secolo dei lumi, portò al riscatto dei popoli, all’idea di uguaglianza e di libertà.   Liberté, egalitè, fraternitè gridò la borghesia illuminista e lo fece gridare al popolo tutto. Via via le loro  idee si propagarono agli altri popoli.

La surriportata risposta su Internet ci fa capire che siamo ritornati in pieno oscurantismo. G. B. Vico con i suoi ricorsi storici aveva proprio ragione!

 

P.S.  E’ di qualche ora la notizia che il Presidente Napolitano rinuncia, fino a fine del suo mandato, ma non può garantire lo stesso per il suo successore, all’adeguamento del suo stipendio all’indice dei prezzi. Saranno, perciò, restituiti al ministero dell’economia e delle finanze più di 15 milioni di euro nel triennio 2011 – 2013 . Gesto veramente unico che, tuttavia, incuriosisce per saper qual è la somma che il Presidente percepisce. Ebbene il Presidente percepisce, stando alle notizie diffuse via internet, circa 200 milioni di euro all’anno. Pare che le spese del Quirinale superino di quattro volte quelle di Buckingham Palace e che siano ancora di più alte di quelle  dell’Eliseo.

Speriamo che Berlusconi, che aveva dichiarato pubblicamente tramite i mass-media di levare l’IRAP e poi non l’ha fatto,  segua almeno l’esempio di Napolitano.

Mirella Maria Michienzi

redazione@approdonews.it