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TAURIANOVA (RC), SABATO 20 APRILE 2024

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Spi Cgil Calabria aderisce alla manifestazione prevista per domani 7 febbraio a Napoli contro l’autonomia differenziata Il governo è rimasto fino ad ora sordo alle osservazioni e sollecitazioni contro il progetto avanzate da sindacati, politica e società civile. È giunto il momento di scendere in piazza e far sentire in maniera forte e decisa la nostra voce

Spi Cgil Calabria aderisce alla manifestazione prevista per domani 7 febbraio a Napoli contro l’autonomia differenziata Il governo è rimasto fino ad ora sordo alle osservazioni e sollecitazioni contro il progetto avanzate da sindacati, politica e società civile. È giunto il momento di scendere in piazza e far sentire in maniera forte e decisa la nostra voce

“Spi Cgil Calabria aderisce alla manifestazione prevista per domani 7 febbraio a Napoli contro l’autonomia differenziata”. Lo dichiara la Segretaria Generale Spi Cgil Calabria Claudia Carlino spiegando che “il ddl Calderoli e la sua avanzata preoccupano. Il governo è rimasto fino ad ora sordo alle osservazioni e sollecitazioni contro il progetto avanzate da sindacati, politica e società civile. È giunto il momento di scendere in piazza e far sentire in maniera forte e decisa la nostra voce”.
“Quanto previsto nel disegno di legge sull’autonomia differenziata – aggiunge – non è solo uno schiaffo al Sud, ma un vero e proprio accanimento contro pensionati, anziani e fragili. Ma non solo. A pagare saranno anche i giovani, i precari, gli insegnanti, gli studenti. L’atto di forza di un governo di destra poco attento a sanare le diseguaglianze e i gap del Paese, andando quasi a volere punire chi vive in territori con scarsi servizi, un welfare fantasma, un alto tasso di invecchiamento della popolazione e moltissime aree interne tendenti all’isolamento”.
“Spi Cgil non può che opporsi ad un disegno che potrebbe mettere le radici per una bomba sociale e un definitivo affossamento del Sud. Non possiamo permettere – conclude – che le diseguaglianze vengano aumentate, i diritti calpestati e la Costituzione violata creando una secessione di fatto”.