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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Speranza, partecipa ad una manifestazione in ricordo di Giovanni Falcone

Speranza, partecipa ad una manifestazione in ricordo di Giovanni Falcone

Accompagnato dall’assessore con delega ai rapporti con le scuole, Giusi Crimi, ha partecipato stamattina all’iniziativa  pubblica della scuola media Pitagora e del movimento “Ammazzateci tutti”

Speranza, partecipa ad una manifestazione in ricordo di Giovanni Falcone

Accompagnato dall’assessore con delega ai rapporti con le scuole, Giusi Crimi, ha partecipato stamattina all’iniziativa  pubblica della scuola media Pitagora e del movimento “Ammazzateci tutti”

 

 

LAMEZIA TERME – Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, accompagnato dall’assessore con delega ai rapporti con le scuole, Giusi Crimi, ha partecipato stamattina all’iniziativa  pubblica della scuola media Pitagora e del movimento “Ammazzateci tutti”, in ricordo di Giovanni Falcone.

“Sono passati 19 anni dalla strage di Capaci – ha detto il sindaco – e dall’uccisione del magistrato antimafia Giovanni Falcone, di sua moglie e della sua scorta.  Domani sarà il ventennale della morte dei due nostri concittadini Francesco Tramonte e Pasquale Cristiano, due giovani lavoratori, dipendenti comunali, barbaramente uccisi in un agguato mafioso mentre lavoravano per rendere un servizio alla città. Sono passati 20 anni e continuiamo a mantenere vivo il ricordo, così come ancora vive e forti sono le parole del giudice Falcone: «La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni».

“Se vogliamo combattere la mafia – ha continuato il sindaco –  dobbiamo parlarne e prendere in mano la tragedia di vite umane che sono state spezzate per dare un’immagine diversa della nostra città e del nostro Paese. Il 23 maggio, il 24 maggio, così come altri giorni, non devono solo essere date per commemorare, ma nelle quali i giovani si domandano perché è successo. Io vorrei che in tutte le scuole della città questi momenti si potessero veicolare meglio, per capire, cercare delle spiegazioni, realizzare un’indagine intorno a quelle tragedie”.