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Sorpresi a rubare nella sede di un circolo a Reggio, tre arresti

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Si tratta di un uomo e due donne

Sorpresi a rubare nella sede di un circolo a Reggio, tre arresti

Si tratta di un uomo e due donne

 

 

REGGIO CALABRIA – Nel corso della nottata, la Polizia di Stato ha tratto in arresto in flagranza di reato di tentato furto aggravato e possesso di oggetti atti allo scasso, tre reggini, CATERINI Deborah Giovanna, classe ’89, SCIMONE Giuseppe Sergio, classe ’78 e MINERVA Carmine Pablo, ’73.
In particolare, i malviventi, trovati in possesso di alcuni cacciaviti e spranghe metalliche, avevano forzato la porta di ingresso di un circolo ricreativo sito in via Ravagnese Inferiore. A seguito del rito direttissimo l’A.G. competente ha disposto che il MINERVA fosse sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari mentre, per gli altri arrestati, ha disposto la misura dell’obbligo di firma.
Analogo tentativo di reato, commesso in zona centro della città, ha consentito ai Poliziotti dell’UPGSP di deferire alla competente Autorità Giudiziaria due uomini di nazionalità georgiana trovati in prossimità di un’abitazione, in possesso di oggetti inequivocabilmente atti allo scasso.
L’intensificazione dei servizi del controllo del territorio disposti dal Questore, dr. Guido Nicolò Longo, che hanno interessato la città di Reggio Calabria già a partire dallo scorso fine settimana e che continueranno anche nei prossimi giorni, sono diretti ad aumentare il senso della cd. “sicurezza percepita” che si identifica nel contrasto ad alcune fenomenologie criminali di particolare allarme sociale, come i reati predatori, attuato, specialmente, attraverso l’identificazione di persone e il controllo di veicoli. Infatti, sono stati effettuati mirati e specifici controlli a persone e veicoli proprio nelle zone maggiormente frequentate della città, nei luoghi ove sono stati segnalati problemi di diversa natura e lungo le principali vie di comunicazione.
Giova ricordare che, tuttavia, lo stesso concetto di sicurezza partecipata, trova immediata legittimazione nella collaborazione tra i cittadini e le Forze dell’Ordine, per un’azione congiunta a salvaguardia dei diritti reali e personali, non da ultimo alcuni accorgimenti dettati dal comune buonsenso in ordine alle precauzioni da adottare quando si è fuori casa. Si ritiene, inoltre, fondamentale che tra gli abitanti di uno stesso quartiere si instauri un principio di mutua collaborazione e che, qualora venissero notate situazioni anomale o comportamenti sospetti si informino tempestivamente le Forze dell’Ordine.