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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Sono 10.000 i bambini “perduti” in Italia

Sono 10.000 i bambini “perduti” in Italia

Lo “Sportello dei Diritti” propone nuovi strumenti per combattere i rapimenti di minori

Sono 10.000 i bambini “perduti” in Italia

Lo “Sportello dei Diritti” propone nuovi strumenti per combattere i rapimenti di minori

 

 

Non si tratta di numeri, ma di storie. Ma dietro le cifre ci sono vicende umane e
purtroppo, troppe tragedie. Perchè sono tanti, troppi i bambini scomparsi in Italia.
Perchè se i dati rilevano che ci sono stati più di diecimila casi dal 1974 a oggi
vuol dire che nel Nostro Paese si fa ancora troppo poco per impedire il fenomeno
della “scomparsa dei bambini”.Basti pensare che solo nel 2011 i minori scomparsi
in Italia sono stati 78 di cui 27 sono stati sottratti da uno dei genitori, 38 sono
fuggiti da istituti e 13 sono scomparsi per motivazioni varie. Questi sono casi recenti
che si vanno a sommare alle decine e decine di quelli di cui non si conosce la fine
da anni o addirittura decenni e per i quali, purtroppo, si è in molti casi persa
ogni speranza. I principali responsabili (nel 45% degli episodi) sono i genitori
stessi dei bambini, prelevati senza il consenso dell’ex partner. Continuano a registrarsi
fughe di minori da casa che per la verità sono aumentate a causa dell’utilizzo di
internet e dei social network che consentono di ampliare la rete delle conoscenze
anche ben al di fuori del comune di residenza. Non solo, da un’analisi più dettagliata
emerge che almeno la metà dei giovani sono “recidivi”.Tornando alle cifre che
fotografano la gravità del fenomeno, vi sono quelle ufficiali della Sezione Minori
della Polizia di Stato: il rapporto della Direzione Centrale della Polizia Criminale
che si ferma al 2012, ha rivelato che i minori ancora da ritrovare dal 2007 al 1°
aprile 2012 sono ben 2.649, di cui il 24,3 % è composto da bambini italiani e il
75,7% da minori di origine straniera, di cui 1.201 residenti nel Nord Italia e 830
nel Sud. Da questa impietosa statistica non vengono computati i casi di bambini che
erano minori all’epoca della loro scomparsa e che oggi hanno raggiunto e superato
la maggiore età. Molti di questi sono diventati tristemente famosi e continuano
periodicamente a tornare sulle cronache per i possibili strascichi giudiziari o perchè
le loro famiglie, a ragione, non si arrendono anche se sono passati anni o addirittura
decenni.Perchè la speranza, per chi non viene ritrovato è sempre accesa poiché
al di là delle vicende finite nella cronaca nera di bambini scomparsi e poi ritrovati
da morti, vi sono casi, per la verità pochissimi, nei quali a distanza di tempo
qualcuno è stato rintracciato. Perchè inevitabilmente, più passa il tempo, e più
le speranze si affievoliscono. Ed è su questo che Giovanni D’Agata, presidente dello
“Sportello dei Diritti [1]” chiede di intervenire. Sulla necessità di dotare
le forze dell’ordine e la magistratura inquirente di tutti gli strumenti affinché
passi il meno tempo possibile dalla data della denuncia della scomparsa all’avvio
delle indagini.Vi è da specificare, inoltre, che l’Italia aderisce all’organismo
“Missing Children Europe”, ente strutturato che riunisce 28 Ong di 19 paesi europei
e la Svizzera. Del Nostro Paese fanno parte Telefono Azzurro, l’Associazione Aurora
di Bologna e il “Centro Nazionale per i bambini scomparsi e sessualmente abusati”.
Ancora pochi sanno che questa struttura ha ben pensato d’individuare un unico numero
da chiamare per diramare la notizia della scomparsa di un minore: il “116000”.