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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 25 APRILE 2024

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Soldati Usa, vietato giocare ai talebani

Soldati Usa, vietato giocare ai talebani

Accusata di antipatriottismo, la nuova versione multiplayer di “Medal of Honor” non sarà venduta nelle basi militari: tra i personaggi da scegliere c’è il miliziano

Soldati Usa, vietato giocare ai talebani

Accusata di antipatriottismo, la nuova versione multiplayer di “Medal of Honor” non sarà venduta nelle basi militari: tra i personaggi da scegliere c’è il miliziano.

 

MILANO – Se il gioco non si può fermare, cerchiamo almeno di non urtare la sensibilità di chi in guerra c’è andato e i talebani li ha conosciuti davvero. Devono aver pensato questo i responsabili della grande catena internazionale di negozi di videogiochi GameStop, che ha deciso che non venderà, perlomeno all’interno delle basi militari, l’ultima versione di “Medal of Honor” (lancio previsto per metà ottobre) in quella versione multiplayer che permette al giocatore di impersonarsi in un talebano e sparare ai soldati occidentali.

 

LE CRITICHE – Solo una settimana fa, le critiche da parte della Gran Bretagna e degli Stati Uniti stessi erano state massicce, e anche il ministro della Difesa britannico Liam Fox aveva espresso il suo dissenso per la crudele veridicità del gioco. La storia, ispirata al lavoro degli operatori delle forze speciali statunitensi “Tier 1”, inserisce il giocatore in un nuovo (per i videogame) campo di battaglia, l’Afghanistan. E se nella versione per singolo giocatore, l’unica possibilità è quella di fare il soldato americano, in quella multigiocatore invece si può scegliere di mettersi nei panni del nemico talebano. Le critiche non hanno comunque fatto desistere la Electronic Arts, produttrice del gioco, nel metterlo in commercGAMESTOP – Il solo dissenso arriva invece dalla catena di negozi GameStop. Diffusa ovunque nel mondo, Italia inclusa, ha deciso di prendere posizione rispetto al nuovo “Medal of Honor” e ha rilasciato un comunicato ufficiale in cui dichiara: «GameStop, in rispetto del passato e presente dei nostri uomini e donne in uniforme, ha deciso di non vendere “Medal of Honor” nei centri Aafes (Army Air Force Exchange Service). Per questo motivo a partire da oggi verrà dimesso tutto il materiale pubblicitario e non verranno raccolti ordini. I clienti che vorranno prenotare “Medal of Honor” dovranno rivolgersi al negozio più vicino al di fuori delle basi». Almeno commercialmente, questa scelta non intaccherà i lauti guadagni previsti dalla vendita dell’ultima versione di MOH, già ipotizzati per 3,5 milioni di dollari in tutto il mondo.