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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Sinistra Ecologia Libertà di fronte il consiglio regionale contro la centrale a carbone “Oggi ci aspettiamo il NO della Regione Calabria”

Sinistra Ecologia Libertà di fronte il consiglio regionale contro la centrale a carbone “Oggi ci aspettiamo il NO della Regione Calabria”

Dalle ore 15.00

Sinistra Ecologia Libertà di fronte il consiglio regionale contro la centrale a carbone “Oggi ci aspettiamo il NO della Regione Calabria”

Dalle ore 15.00

 

 

Ci sarà anche Sinistra Ecologia Libertà oggi, dalle ore 15.00, di fronte al palazzo del Consiglio regionale, al presidio convocato dal movimento contro la centrale a carbone di Saline Joniche.

La Regione ha più volte e con atti ufficiali espresso la propria netta contrarietà al progetto. La Calabria ha un piano energetico che non prevede l’utilizzo del carbone. Alla luce di questo appare paradossale che si parli ancora della costruzione di una centrale a carbone che, andando contro la legge Regionale, può essere definita a pieno titolo illegale. Al Presidente Scopelliti ed ai membri della giunta chiediamo di emanare una delibera di diniego istituzionale al progetto per chiudere la questione una volta per tutte. Ci aspettiamo che questo avvenga nel Consiglio regionale che si terrà proprio oggi. Chiediamo altresì al Presidente Scopelliti rassicurazioni pubbliche in merito alla tempestività e alla puntualità che la Regione Calabria dovrà garantire nell’impugnare il decreto governativo di Monti e Clini oltre ad evidenziare il conflitto di attribuzione tra Stato e Regioni in materia di energia.

Qualora ciò non avvenisse si manifesterebbe chiaramente la volontà politica a non voler recepire le sollecitazioni provenienti dalla popolazione del territorio che, a gran voce, si oppone alla costruzione della centrale a carbone a Saline Joniche.

Invitiamo inoltre i Sindaci dei Comuni interessati a determinarsi una volta per tutte sulla questione atteso che non si può più temporeggiare ad una manciata di giorni dalla scadenza del termine di impugnazione. E’ tempo di agire concretamente!

Chi è per il “NO” ha il dovere di impugnare il decreto poiché lasciare consapevolmente spirare il termine significa avallare il progetto di realizzazione della centrale.

redazione@approdonews.it