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Si preparano alle urne le Province calabresi

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Il primo ente chiamato ai seggi è quello di Vibo. Ad ottobre toccherà a Catanzaro, Crotone e Cosenza

– Crotone, il 12 ottobre si vota per il rinnovo del Consiglio provinciale

Si preparano alle urne le Province calabresi

Il primo ente chiamato ai seggi è quello di Vibo. Ad ottobre toccherà a Catanzaro, Crotone e Cosenza

 

 

Sono quattro le Province chiamate alle urne in Calabria, con Vibo Valentia che aprirà le danze il prossimo 28 settembre, mentre Crotone, Cosenza e Catanzaro apriranno i seggi elettorali domenica 12 ottobre.

Con le forze politiche impegnate a fare quadrare i conti per le elezioni regionali, sono poche le indicazioni che provengono rispetto ai possibili candidati in lizza. Pronti a confrontarsi secondo quanto prevede la riforma Del Rio.

Per la prima volta non saranno i cittadini a votare ma i consiglieri delle amministrazioni comunali della provincia. Si tratta, infatti, di elezioni di secondo livello e dovranno eleggere, tra i sindaci e consiglieri provinciali uscenti, il prossimo presidente dell’amministrazione e i componenti del consiglio provinciale. Il corpo elettorale sarà individuato tramite comunicazione dei segretari comunali, mentre subito dopo verranno pubblicati gli elenchi degli aventi diritto al voto, nei quali non saranno contemplati sindaci e consiglieri dei comuni commissariati né, tantomeno, i commissari straordinari. Queste fasi sono state già completate per la Provincia di Vibo.

A Catanzaro non ci sono indicazioni concrete sui possibili candidati alla presidenza. Wanda Ferro, commissario uscente, non sembra voglia ricandidarsi, vista la sua probabile discesa in campo per la presidenza della Regione nelle file del centrodestra.
Sull’altro fronte, il centrosinistra tergiversa, ma l’unico nome che trapela è quello del segretario provinciale del Pd, Enzo Bruno, che ha già occupato la poltrona in Consiglio Provinciale.

A Vibo le candidature alla carica di presidente e le liste dei candidati alla carica di consiglieri provinciali, dovranno essere presentate presso l’ufficio elettorale provinciale nei giorni del 7 settembre, dalle 8 alle 20, e dell’8 settembre, dalle 8 alle 12. Con i tempi che stringono, ci sono già i primi nomi. Per il centrosinistra si confrontano le due anime del Pd; l’area renziana (che fa capo all’ex presidente De Nisi) punterebbe sul sindaco di Vazzano, Domenico Villì, oppure su quello di Rombiolo, Giuseppe Navarra. I cuperliani, invece, che fanno capo al deputato Bruno Censore sarebbero pronti a schierare il sindaco di Maierato, Sergio Rizzo. Il centrosinistra sarebbe pronto ad accogliere anche il sostegno dell’Udc, anche se ancora non ci sono posizioni ufficiali.

Nel centrodestra sono tre i nomi in lizza. Si tratta del consigliere comunale di Tropea, Giovanni Macrì (detto Nino) che è anche consigliere provinciale uscente, quindi il sindaco di Sant’Onofrio, Tito Rodà, e quello di Nardodipace, Romano Loielo.

Le indiscrezioni cosentine dicono che il successore di Mario Oliverio potrebbe essere o l’attuale sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, oppure il sindaco di Rovito, Felice D’Alessandro. Sono questi, infatti, i nomi dei possibili candidati alla presidenza della Provincia di Cosenza. Il primo rappresenta la coalizione di centrodestra, il secondo quello di centrosinistra. Le voci insistenti tra le forze politiche restringerebbero ai due primi cittadini la corsa per la guida dell’ente intermedio, anche se ancora non ci sono posizioni ufficiali.

Saranno 1808 i consiglieri comunali e 153 sindaci che potranno esprimere il proprio diritto al voto per il rinnovo del presidente della Provincia e dei 16 componenti del Consiglio.

Anche la città di Crotone dovrà eleggere il futuro presidente della Provincia. La situazione politica non è delle più semplici e sono diverse le ambizioni in campo, con la possibilità di arrivare a più candidati in lizza.

Negli schieramenti classici, il centrodestra potrebbe proporre Gianluca Bruno, sindaco di Isola Capo Rizzuto, che potrebbe vedersela con il sindaco di Petilia Policastro, Amedeo Nicolazzi. Nel Pd, però, non è esclusa una ipotesi più forte, con la candidatura diretta del sindaco di Crotone, Peppino Vallone. Un nome che verrebbe speso nel tentativo di superare le divisioni interne. Prende sempre più corpo anche la candidatura, in quota indipendente, di Roberto Siciliani, sindaco di Cirò Marina, che da tempo ha sollevato la necessità di una presidenza che tenga conto anche delle diverse realtà territoriali.