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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Si apre possibilità di voli Ryanair all’aeroporto di Reggio Le reazioni del mondo calabrese

Si apre possibilità di voli Ryanair all’aeroporto di Reggio Le reazioni del mondo calabrese
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SENATORE MARCO SICLARI

«La notizia che l’aeroporto “Tito Minniti” risponde pienamente agli standard europei richiesti, con bollino di certificazione Enac, non può che rappresentare una grande notizia, per la quale va dato atto al presidente Sacal, Arturo De Felice». Lo afferma il senatore di Forza Italia, Marco Siclari, che rivolge un plauso all’ex prefetto per l’attività compiuta in favore dell’aeroporto dello Stretto. «Ora – prosegue Siclari – sarà fondamentale programmare un serio piano industriale per il futuro dello scalo reggino. I voli odierni, per la verità, rappresentano solo il minimo indispensabile per un aeroporto come quello di Reggio. Ho sollecitato per mesi l’attenzione di Sacal verso gli scali di Crotone e Reggio Calabria e continuerò a farlo ogni giorno fino a quando la città non avrà un piano industriale in grado di potenziare la naturale vocazione turistica che oggi oltretutto non trova attenzione nemmeno dall’ attuale amministrazione comunale». Siclari annuncia poi l’intenzione di incontrare presto De Felice «per conoscere la volontà della Sacal rispetto al rilancio degli scali calabresi su scala europea».

COMITATO PRO-AEROPORTO DELLO STRETTO

Probabilmente dal mese di aprile volerà la compagnia Ryanair dall’aeroporto dello Stretto. La notizia ha suscitato un crescente quanto prematuro entusiasmo in molti animi del territorio reggino. Come consueto si sgomita, è partita già la gara per accaparrarsi i meriti di questa impresa che qualcuno ha definito “epocale”, le dichiarazioni sono tali da far presagire un imminente sorpasso del Tito Minniti sul terminal di Londra Stansted, presto imprenditori e capitali atterreranno copiosi… o forse, invece, prenderanno il volo altri soldi pubblici? Vedremo. Va premesso che si è estremamente favorevoli ad ogni intervento serio che possa contribuire alla crescita economica del territorio, ma attenzione: se l’ottimismo è il sale della vita, l’ottimista che si lascia prendere per il naso è solo un allocco! Ecco perché è opportuno fornire alla collettività qualche dato utile a delle riflessioni.

Il presidente della Sacal SpA, Arturo De Felice, ha dichiarato in una recente intervista che lo scalo reggino dopo la situazione di fallimento adesso è in “fortissima ripresa con ben 4 voli quotidiani”. Facciamo notare che da gennaio ad ottobre 2018 si è registrato un traffico di 292.662 passeggeri con un decremento del -7,2% rispetto l’anno precedente. Pertanto anche se nei restanti due mesi si dovesse registrare la media di 40 mila passeggeri mensili, si chiuderebbe comunque l’anno con il dato di traffico più basso della storia dell’aeroporto dello Stretto, persino più basso del 2016 e del 2017 quando, nonostante la gestione della curatela fallimentare, i dati di traffico furono rispettivamente di 485 mila e 382 mila passeggeri. Il fatto che Alitalia abbia ripristinato la tratta su Roma con partenza al mattino e rientro la sera probabilmente e fortunatamente servirà ad incrementare i dati di traffico dello scalo, ma va ricordato al presidente De Felice che a luglio 2017 è stato il Comitato Pro Aeroporto a recarsi alla Cittadella regionale di Catanzaro per ottenere l’emanazione da parte della Regione di un decreto di 1 milione e 750 mila euro per il saldo di un suo debito pregresso verso Alitalia affinché si potesse riaprire la possibilità di nuovi voli. Il Comitato non ricorda di aver visto, in quell’occasione, né De Felice né i vari rappresentanti politici. Eppure saldare il debito era una condizione imprescindibile per ottenere i voli.
Viceversa, si sono visti per mesi pullman che trasportavano i passeggeri da Reggio verso l’aeroporto di Lamezia, così come abbiamo visto aliscafi che collegavano direttamente le isole Eolie con lo scalo catanzarese invece che con quello dello Stretto.

Tali operazioni si sono invertite solo grazie alla costante pressione del comitato e dei cittadini che hanno portato il cambiamento dei piani iniziali di governo. A tal proposito, si suggerisce ai vari paladini, se proprio vogliono rendersi utili, di sollecitare e controllare lo stato di avanzamento dell’iter per l’emanazione del decreto interministeriale, fatto partire dal ministero competente grazie ad un’istanza del Comitato pro Aeroporto, perché senza il suddetto decreto non è possibile attuare alcun piano di investimenti per lo scalo dello Stretto.
Questi fatti per qualcuno potranno ormai apparire secondari visto che Ryanair dovrebbe volare dal primo aprile risollevando i numeri terribili del 2018. Già, ma perché Ryanair volerà da Reggio? E quanto tempo durerà?

Va detto che l’aeroporto dello Stretto è sempre stato soggetto a dati altalenanti ed a compagnie aeree che sono arrivate ed andate via dopo aver ottenuto finanziamenti, e questo potrebbe ripetersi se continuerà ancora una volta a mancare una seria e credibile programmazione pluriennale che integri il territorio con il suo aeroporto.
La convenzione co-marketing tra la Città metropolitana e la Sacal SpA, presentata con una ennesima conferenza stampa, altro non consiste che in una elargizione indiretta di fondi verso la Ryanair per non correre il rischio che il finanziamento diretto alla compagnia low cost, a differenza dello scalo crotonese dove non vi sono altre compagnie aeree, sia classificato come “Aiuti di Stato”, quale misura vietata dalla legge in quanto altera la concorrenza del libero mercato.

Bisogna chiedersi quindi: cosa accadrà quando finiranno i fondi pubblici? Senza co-finanziamenti non potranno essere applicate le tariffe calmierate. E’ probabile che, se non ci sarà una forte domanda che renda economici e remunerativi i voli, allora Ryanair forse abbandonerà lo scalo. Ad oggi non si ha alcuna notizia di una programmazione in grado di infondere fiducia negli operatori economici ed attrarre capitali che consentano lo sviluppo dell’area geografica in questione. Pertanto, se non si lavora parallelamente per creare delle nuove condizioni favorevoli allo sviluppo del lavoro e del turismo in maniera da creare domanda, cosa spingerà le compagnie aeree come la Ryanair a proseguire la propria attività senza percepire finanziamenti/regalie?
E, se dalla politica che gestisce e amministra il territorio non si ha nessuna notizia di un piano di sviluppo integrato, ci chiediamo su quali basi possa poggiare il piano industriale SACAL per ottenere il risultato atteso da tutti.

Non è secondario ricordare che la SACAL SpA ha partecipato al bando per la gestione degli scali calabresi in piena libertà, non per caso o perché costretta. Anzi, nel progetto per l’ampliamento dell’aerostazione di Lamezia, vincolato all’aumento del traffico passeggeri, si è mirato all’assorbimento delle utenze degli altri scali.
Per queste motivazioni il Comitato è da mesi che chiede alla Sacal la pubblicazione del piano industriale così come insiste sul fatto che la Città metropolitana dovrebbe pubblicare un piano dei trasporti e del turismo coordinato col primo documento poiché senza le infrastrutture adeguate nessun imprenditore deciderà di investire sul territorio a differenza di quanto sta accadendo nelle altre province della regione.

Eppure per il presidente della Sacal ed anche per il Sindaco di Reggio Calabria va tutto a gonfie vele: il finanziamento per la ricapitalizzazione della Sacal che De Felice inizialmente non ha ottenuto dalla Città Metropolitana a causa delle molteplici incognite societarie, alla fine è stato concesso (anche se n misura minore) in cambio di due voli Ryanair e senza neanche dover promettere, come in passato, modifiche allo statuto della Sacal, che seppur oggi è definita Società di Gestione del Sistema Aeroportuale Calabrese, continua ad avere come vertici amministrativi persone designate solo da Enti Catanzaresi. Come se non bastasse il presidente De Felice, in seguito alla richiesta di pubblicazione del piano industriale da parte del presidente del Comitato pro aeroporto, ha dimostrato di non conoscere la struttura societaria di cui è a capo altrimenti non avrebbe dichiarato che “non è tenuto alla pubblicazione dell’atto di indirizzo generale in quanto la società non è soggetta a controllo pubblico”.

Ebbene, per conoscenza del dott. De Felice, si informa che all’articolo 2, co. 1 lett. b, del DLgs n 175 del 2016 (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica), è riportata la definizione di “controllo”, ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile, dove è possibile constatare che essendo la Sacal SpA una società a maggioranza pubblica e che il CdA è composto da 5 membri ci cui 3 vengono nominati da enti pubblici, rientra proprio nella suddetta previsione. Il dott. De Felice non dovrebbe rispondere con arroganza ai cittadini/utenti che il piano industriale lo pubblicherà solo se costretto da una sentenza di tribunale, così come non dovrebbe rifiutare qualsiasi forma di dialogo con i destinatari del servizio pubblico che lo stesso dovrebbe garantire con qualità, efficacia ed efficienza, secondo legge e disposizioni del Bando ENAC. A tal riguardo è apparso offensivo il fatto che alla domanda dei giornalisti sulla pubblicazione del piano industriale il dott. De Felice abbia risposto che il documento rimane chiuso nel suo cassetto e che ai reggini “non deve interessare il piano industriale della Sacal poiché hanno altro a cui pensare”. Tutto ciò col beneplacito del Sindaco di Reggio Calabria e di quei politici e rappresentanti di categoria che sono rimasti in silenzio o persino elogiato il suo modus operandi.

Appare tutt’altro che meritevole e dignitoso tale comportamento, poiché invece di confermare la sottoscrizione del protocollo d’intesa, promosso dal Comitato, per chiedere la pubblicazione del piano industriale come da accordo, hanno dimostrato una totale remissione in cambio di una mera concessione temporanea. In attesa che il Sindaco della Città Metropolitana o capo villaggio di Reggio Calabria (ad esso la scelta di qual ruolo assumere dopo le dichiarazioni di De Felice) decida se schierarsi con i suoi concittadini o omologarsi a tutti coloro che preferiscono tenersi una poltrona, si invitano tutti gli appartenenti alla nostra meravigliosa terra a dimostrare il proprio orgoglio e ad unirsi alle attività in corso, tra cui la raccolta fondi affinché sia il TAR ad obbligare il dott. De Felice a tirare fuori il piano industriale dal suo cassetto.

GIUSEPPE MARINO, ASSESSORE MOBILITA’ COMUNE REGGIO CALABRIA

“Per l’aeroporto “Tito Minniti” si è aperta, finalmente, una stagione nuova, una fase di rilancio concreto che guarda al presente e al futuro, attraverso una strategia di sviluppo sostenibile e di lungo respiro”. Commenta così l’assessore alla Mobilità del Comune di Reggio Calabria, avv. Giuseppe Marino, la recente sigla della convenzione sul co-marketing tra la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la SACAL Spa, Società di Gestione degli Aeroporti calabresi, a sostegno del percorso di crescita dello scalo reggino. “Si tratta – prosegue l’avv. Marino – di un nuovo e importante passo nella direzione da noi tutti auspicata, ovvero il raggiungimento di uno standard che consenta al nostro aeroporto di offrire servizi competitivi e di qualità. Quanto fatto fino ad oggi è un lavoro di grandissimo rilievo sotto i profili gestionale e amministrativo e di questo bisogna dare atto alla guida, saggia e responsabile, del prefetto De Felice e di tutta la struttura Sacal. Un lavoro attento e mirato che si sta rendendo possibile grazie anche al proficuo percorso intrapreso con la gestione unica del sistema aeroportuale regionale che oggi ci consente di pianIficare strategie commerciali e di marketing territoriale in stretta sinergia con gli altri scali calabresi. L’incremento dei voli, – evidenzia l’assessore Marino – l’offerta dei collegamenti low cost su Bologna, Torino e Milano l’annuncio dell’arrivo di un player importantissimo come Ryanair che per la prima volta opererà da Reggio Calabria con due rotte, una nazionale ed una europea, sono tutti risultati di grande importanza per la nostra città e per l’intera area dello Stretto. Senza dimenticare la pianificazione degli interventi di ammodernamento e riqualificazione che interesseranno lo scalo così come ribadito dallo stesso prefetto De Felice. L’aeroporto di Reggio può adesso ambire ad un trend di crescita che ci auguriamo possa essere presto certificato dall’incremento dei passeggeri che dal nostro scalo hanno a disposizione una valida offerta di collegamenti con i principali snodi italiani. Un plauso – conclude l’avvocato Marino – sento di doverlo rivolgere a quanti si stanno spendendo con senso di responsabilità per la ripartenza dell’aeroporto. Fondamentale in questo senso, la sinergia che sta vedendo impegnati Regione, Città Metropolitana e Comune di Reggio Calabria, con il supporto costante dei miei colleghi assessori con i quali mi confronto costantemente, Giovanni Muraca e Antonino Zimbalatti che stanno profondendo ogni sforzo per garantire la migliore viabilità e un’attenta gestione della sicurezza e del decoro intorno al “Tito Minniti”. E’ questa l’idea del lavoro di squadra che sta ispirando questa amministrazione guidata dal Sindaco Giuseppe Falcomatà e lo stesso assessorato di cui sono responsabile, con il solo obiettivo di fare gli interessi della città”.