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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Sfiducia al sindaco Pedà, Gioia Tauro si divide Oggi pomeriggio dibattito pubblico alle Cisterne

Sfiducia al sindaco Pedà, Gioia Tauro si divide Oggi pomeriggio dibattito pubblico alle Cisterne
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di Domenico Latino

GIOIA TAURO – Mentre ci si avvicina inesorabilmente alla fine anticipata della sindacatura Pedà, c’è chi ancora non accetta il fatto che il capoluogo pianigiano possa ripiombare per l’ennesima volta in un commissariamento durante il quale, come insegnano i trascorsi, ci si limiterebbe con ogni probabilità ad assicurare l’ordinaria amministrazione in una comunità viceversa alle prese con diverse e  urgenti problematiche. A tal proposito, è ormai noto, da qualche settimana, per iniziativa di un gruppo di liberi cittadini costituitisi in Comitato, si è dato vita a una raccolta di firme, dal valore puramente simbolico, per stigmatizzare tale evenienza e sensibilizzare la collettività a un confronto schietto, al di fuori delle logiche di appartenenza politica. Ad onor di cronaca, a loro, fin dall’inizio si sono avvicinati, tra gli altri, alcuni esponenti del movimento “Insieme per Gioia”, che sostiene la maggioranza di questa Amministrazione e l’ing. Corrado Minasi, ideatore della lista direttamente espressione del sindaco, la “Pro Quartieri”. Sodalizi impegnati comunque da tempo in iniziative di carattere sociale. Fino ad oggi, sono più di 1500 i residenti che hanno sottoscritto con tanto di carta d’identità quella che giornalisticamente è stata ribattezzata come la “mozione di fiducia” al sindaco Pedà, da contrapporre al documento che verrà votato in aula giorno 23. Proprio oggi, a partire dalle 17.30, dopo due settimane trascorse a presenziare con uno stand nei più importanti quartieri della città, i promotori della petizione incontreranno la cittadinanza nella sala convegni delle “Cisterne” per un dibattito pubblico conclusivo sul tema al quale presumibilmente dovrebbero partecipare anche esponenti della politica locale, amministratori e il sindaco stesso, quantomeno per i ringraziamenti e un saluto dal sapore di commiato. Durante l’assemblea del “redde rationem” convocata, lo ricordiamo, per il 23 dicembre, i protagonisti della raccolta firme assisteranno al Consiglio indossando la maglietta, che hanno portato anche nei giorni scorsi, con su scritto “Gioia Libera”. Intanto, non si registrano novità nello scacchiere della crisi. Salvo colpi di scena dell’ultimo minuto, tra i 9 consiglieri non ce n’è uno che sia intenzionato a desistere mentre, da parte sua, il sindaco continua a tenere il punto e, sembra ormai certo, lo farà fino alla fine di questo braccio di ferro, a memoria mai così energico, che in tre mesi ha letteralmente logorato un’intera città. A conferma dell’irreversibilità della situazione, le sferzate sempre più intense che si susseguono sui social e non solo. Polemiche dopo l’interrogazione sul presunto eccessivo ricorso ad anticipazioni di cassa presentata da 8 dei 9 consiglieri firmatari della sfiducia (Zappalà si troverebbe fuori sede per impegni di lavoro) e la vicenda delle “cartelle pazze” per l’ex ICI 2011, sollevata dal vicepresidente del Civico consesso Francesca Altomonte (PD). “C’è un ex sindaco – ha sbottato Pedà sul proprio profilo FB – che non si rassegna alla sconfitta elettorale … ebbene, il 23 dicembre è vicino. Avrai la tua rivincita sfiduciandomi supportato da altri 8 consiglieri, ma ricordati che il popolo ti ha bocciato il 14 giugno del 2015”. Non c’è dubbio che la stoccata, in questo caso, sia rivolta ad Alessio. Ad ogni modo, un dato certo è il netto scollamento tra le vicende politiche di questi mesi e la volontà dei cittadini: alle 1500 firme raccolte si sommano infatti centinaia di commenti pubblicati su “FB” di elettori indignati che esternano l’intenzione di non recarsi più alle urne. Tantissimi hanno manifestato solidarietà al primo cittadino; altri, viceversa, fanno da eco alle critiche dell’opposizione. Nel più classico degli scontri tra Guelfi e Ghibellini, si starebbe già mettendo mano alle liste per le eventuali prossime consultazioni (di maggio?) ma Gioia non è Firenze. Neanche quella del XII secolo.