Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

‘Senza election day rischio crisi governo’

‘Senza election day rischio crisi governo’

Alfano: ‘Governo rimedi ad errore madornale sulla data delle elezioni’

‘Senza election day rischio crisi governo’

Alfano: ‘Governo rimedi ad errore madornale sulla data delle elezioni’

 

 

ROMA – O si anticipano le politiche, o si posticipano le regionali. E’ il sentiero stretto che il Pdl di Angelino Alfano ma, a sorpresa, anche la Lista Italia di Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini indicano al Capo dello Stato Giorgio Napolitano, dopo la scelta del Viminale di fissare il 10 e 11 febbraio la data delle regionali in Lazio, Lombardia e Molise.

Se non ci sarà l’election day il Pdl é pronto a mettere in crisi il governo. Silvio Berlusconi avrebbe fatto questa considerazione nel corso di un vertice oggi a palazzo Grazioli con Letta,Verdini e il segretario del partito Alfano. Nel corso della riunione, a quanto raccontano, si sarebbe deciso di insistere perché si arrivi ad un unica data per il voto anticipando le elezioni politiche a febbraio. L’ipotesi coinvolgerebbe anche la Lega Nord con cui in queste ore sono in corso dei contatti.

Ma Pier Luigi Bersani zittisce il Pdl. E dice no all’election day tra elezioni politiche e regionali. “Si vada a votare nei tempi giusti per le politiche e prima che si può per le Regioni senza governo. Ho sempre detto questo e mantengo questa posizione”. “Alfano – aggiunge Bersani – non faccia il mestiere del presidente della Repubblica ma il suo lavoro”.

Critico Angelino Alfano sulla decisione dell’esecutivo sulla data delle elezioni in Lazio, Lombardia e Molise. “Il governo rimedi ad un errore grossolano e madornale. Il Pdl non può dire di sì”, afferma il segretario del Pdl. “Il governo ha tempo fino a venerdì. Noi valuteremo nel week end cosa fare. Il Pdl non può dire di sì”.

“In questo modo si condanna l’Italia a cinque mesi estenuanti di campagna elettorale. Il governo non si può mettere in ginocchio ai piedi di Bersani. Si tratta di una tassa di 100 milioni di euro per anticipare di 50 giorni le elezioni proprio mentre in queste ore si fa fatica a trovare i soldi per gli alluvionati. Siamo in una fase di difficoltà e il pdl non può dire dio sì. Il governo non può piegarsi al calcolo cinico di Bersani e del Pd. Anticipiamo le elezioni politiche a febbraio o spostiamo le regionali ad aprile. Non è che ci vuole il direttore Fmi per trovare questo risparmio. “Stanno per fissare le elezioni regionali a febbraio e le politiche ad aprile. Questo giochino ci costa 100 milioni di euro. Facciamo la tassa Bersani per votare a febbraio, è una cosa che mi indigna”.

Si è svolto nello studio del presidente della Camera a Montecitorio un incontro tra Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini, che – a quanto si apprende – sono molto preoccupati dell’ipotesi di un election day per le regionali in febbraio, che comporterebbe una campagna elettorale di 4 mesi e la consegunete paralisi di governo e Parlamento.

“Mi sembra che sia la scelta giusta – afferma la presidente della Regione Lazio Renata Polverini – il buon senso ci impediva di chiamare i cittadini alle urne nel periodo delle festività natalizie”.

Sara’ intanto depositato domani al Consiglio di Stato l’appello contro la sentenza con la quale lunedi’ il Tar del Lazio, accogliendo un ricorso del Movimento Difesa del Cittadino, ha disposto che la Presidente Polverini dovra’ indire entro cinque giorni le elezioni regionali. Nonostante la decisione di aderire all’election day, Renata Polverini ha spiegato di voler ricorrere comunque al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar ”per la dignità dell’ istituzione che rappresento”.

Il voto in pieno inverno desta più di qualche perplessità in Molise. La scelta del governo, caduta sul 10 e 11 febbraio prossimi, lascia dubbiosi, più che i politici, i semplici cittadini. Quei cittadini che hanno ancora bene impressa la situazione in regione il 10 febbraio scorso. A Campobasso città, tanto per fare un esempio, quel giorno c’erano quasi due metri di neve. Decine di paesi della regione inoltre risultavano isolati. Tanti dunque ora si chiedono: cosa accadrà se proprio nei giorni delle elezioni dovessero esserci condizioni climatiche difficili? Eventualità, questa, non molto rara nel lungo, lunghissimo inverno molisano.