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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

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Sdegno in tutta Italia, “Il Papa non ha perso le elezioni, e non è un gauchos” l'araldo calabrese della lega di Salvini offende la cristianità

Sdegno in tutta Italia,  “Il Papa non ha perso le elezioni, e non è un gauchos” l'araldo calabrese della lega di Salvini offende la cristianità
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Di Luigi Mamone

Talvolta ci domandiamo come sia possibile , nel XXI secolo, leggere su giornali, anche importanti, sui quali in passato è stato dato spazio a ben altre e ben più gravi questioni,
– con maggiore spessore culturale e con approfondimenti degni di cultura accademica – leggere frasi e concetti assolutamente oltraggiosi verso una autorità spirituale che viene definita come un mancato gauchos.E per converso viene esaltato un ciarlatano come nuovo Araldo di Dio . I gauchos per chi non lo sapesse sono l’equivalente dei cowboys che anziché vivere nelle praterie del far west nordamericano vivono nelle Pampas argentine. E’ chiaro pertanto l’oltraggioso riferimento rivolto dallo scriba a Papa Francesco. Oltraggioso. Ingiustificato.E gravissimo. Perche’ il Pontefice e’ anche un Capo di Stato. Crediamo che l’attuale momento storico che il mondo vive non dovesse e non potesse consentire simili aggettivazioni e simili cadute di stile verso una Autorità spirituale che, possa piacere o meno all’autore del pezzo, e’ il punto di riferimento per miliardi di cristiani in tutto il mondo. Bisognerebbe anzi dire Ma da quale pulpito viene la predica!!! Noi crediamo che ognuno prima di azionare una macchina per scrivere o un personal computer per mandare scritti contenenti giudizi verso chiunque,dovrebbe guardarsi allo specchio e dire a se stesso Chi sono io per giudicare gli altri?
Chiunque dovrebbe fare un bagno di umiltà e guardare la propria pochezza e magari anche gli abissi in cui ha annegato la propria umanita” e comprendere quanto la finitezza dell’essere umano possa condurre dentro baratri di aberrazione. Certo, l’esaltazione dell’effimero potere ricevuto per chissà quali dissennate entratures con gente destinata alla Geenna eterna, può dare a chiunque alla testa. Certo, la condivisa scelta di vita di coloro i quali vogliono a tutti i costi apparire diversi e migliori, fa pensare soltanto alla miseria dei farisei e la loro arroganza cadra’ in frantumi coi troni non meritati su cui siedono.
Noi crediamo che l’umiltà, la solidarietà, la fratellanza fra i popoli, l’accoglienza verso coloro i quali sono diversi per colore della pelle, origine etnica, cultura e religione debba essere un dato che contraddistingua l’uomo che voglia dirsi cristiano. Purtroppo coloro quali perdono il contatto con la realtà perché vittime della loro dissennata scelta di vita, della scelta di essere sempre e comunque “contro”: contro qualcosa, contro qualcuno o contro natura porta ad affermazioni aberranti che devono essere apertamente condannate Non si può esternare in maniera esclusivamente farisaica una religiosità vissuta solo ostentando simboli e icone e poi nei fatti essere idolatri di un cialtrone neopagano ipocritamente sedicente cristiano . O si e’ con Dio o con il Demonio! Lo ricordiamo allo scriba e ai seguaci del suo ecosistema. Religiosità, la sua che nei fatti appare soltanto funzionale all’ostentazione del potere, alla luce delle oltraggiose espressioni rivolte contro il Papa. Non si può pensare di essere al centro di un universo intorno al quale ruoti l’intera umanità. Non si può in forza di questa aberrante visione irridere o deridere nessuno.
Nessuno tocchi Caino! Nessuno tocchi il Papa.! Nessuno tocchi l’altro!. L’orgoglio, l’accidia, Ia lussuria morale, sono peccati mortali
Non basta esternare sensi di religione e poi scrivere eresie come quelle che purtroppo, con dolore abbiamo dovuto leggere su un Giornale nazionale. Vergogna per chi le ha scritte! Maggior vergogna per chi, da direttore responsabile, le ha pubblicate – evidentemente condividendole teleogicamente- o se non le avesse lette, cosa ancor più grave- omettendo di vigilare su ciò che il proprio giornale pubblica.Siamo profondamente addolorati nel leggere in un periodo come questo corbellerie di siffatta gravità.Oggi servirebbe altro spessore. Servirebbero altri contributi.Servirebbero altri spunti tesi ad evidenziare la necessità di essere solidali. Purtroppo c’è ancora chi pensa di appartenere ad una casta eletta. Purtroppo c’è ancora chi pensa di essere superiore ad altri. Ma un giorno saremo tutti giudicati.Basta evocare Platone e il mito di Er . Che era era morto e per il suo funerale stava già per essere preparata la pira sulla quale il suo corpo sarebbe stato bruciato. Er pero” improvvisamente ritorno’ in vita e racconto’ ciò che aveva visto nell’altro mondo,dove si veniva giudicati per ciò che si era stati in vita, per ciò che si era detto, per ciò che si era fatto.I buoni salivano al cielo. I cattivi sprofondavano nella terra. Anche gli accidosi blasfemi che scrivono corbellerie sui giornali prima o poi dovranno dare conto se non alla giustizia degli uomini a quella di Dio. Il papa non perde le elezioni.E non e’ un gauchos . Non ha necessita’ di essere votato perche’ Cristo ha gia’ vinto sulla morte. Meglio farebbe lo scriba invece di osannare falsi Dei a levare l’indice contro coloro che hanno sulla coscienza migliaia di vite umane e ancor menano vanto della loro genia malvagia.