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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Scuola, oggi lo sciopero contro la riforma di Renzi. Decine i pullman partiti dalla Calabria La manifestazione per il Sud si svolge a Bari. Alleanza Calabrese si schiera con gli studenti ed i docenti

Scuola, oggi lo sciopero contro la riforma di Renzi. Decine i pullman partiti dalla Calabria La manifestazione per il Sud si svolge a Bari. Alleanza Calabrese si schiera con gli studenti ed i docenti
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Il popolo della scuola, studenti compresi, sciopera e scende in piazza contro la riforma di Renzi, ma Governo e maggioranza, se da una parte ribadiscono la bontà del disegno di legge e l’intenzione di andare avanti, dall’altra non rinunciano a lasciare una porta aperta al dialogo, viste anche le modifiche apportate al ddl in Commissione alla Camera. “Non c’è un ‘prendere o lasciare’ – ha detto ieri sera il ministro Maria Elena Boschi -. Se ci sono modifiche da fare, le faremo. Non c’è chiusura totale”.

Dalla Calabria sono decine i pullman partiti alla volta di Bari, dove si svolgerà la manifestazione per il Sud. Sono sette le città coinvolte nelle manifestazioni di protesta contro il ddl di riforma della scuola: Aosta, Bari, Cagliari, Catania, Milano, Palermo, Roma. Le piazze di Bari, Milano e Roma, in particolare, vedranno la presenza sul palco dei segretario generali dei sindacati: Domenico Pantaleo (Flc Cgil) e Massimo Di menna (Uil) a Roma, Fracesco Scrima (Cisl) e Marco paolo Nigi (Snals Confsal) a Milano e Rino Di Meglio (Gilda) a Bari. E’ prevista anche, dicono i sindacati, la presenza dei segretari generali delle confederazioni.

Per quanto riguarda il Basilicata, Calabria e Puglia, dunque, si è scelta la piazza di Bari come concentramento. Si è partiti alle 9 con concentramento delle delegazioni in Piazza Castello (piazza Federico II di Svevia) con successiva partenza del corteo che proseguirà lungo il seguente percorso Via S. Francesco d’Assisi, Via Latilla, Via Quintino Sella, Via A. Gimma, Corso Cavour, Corso Vittorio Emanuele e raggiungerà Piazza Prefettura dove si svolgerà il comizio conclusivo. Mentre a Roma si parte alle 9 e 30 da piazza della Repubblica.

Un appello al governo perché ascolti il mondo della scuola viene anche dalla minoranza del Pd. Con una lettera pubblicata sull’Huffington Post firmata Fassina-Civati-D’Attore si chiede inoltre di stralciare la parte relativa alle assunzioni facendo un decreto legge sui precari. Che la situazione sia complessa lo si era visto ieri a Bologna, dove il premier Matteo Renzi ha reagito con fermezza dal palco ai fischi e alle contestazioni, salvo poi discutere a quattr’occhi, nel merito del ddl, proprio con alcuni dei precari che lo avevano contestato. Oggi il ministro Stefania Giannini si è detta “perplessa” perché i punti sui quali si sciopera “sono assolutamente estranei a quello che noi vogliamo fare con la buona scuola, cioè autonomia scolastica e potenziamento dell’offerta formativa”.

Ma il ministro ha aggiunto che “è bene che si entri nel merito, che si valuti il contenuto di questa riforma” sulla quale si possono fare “miglioramenti”. Come quello apportato ieri sera in Commissione cultura alla Camera, a firma Pd, nel quale si mitiga il potere dei presidi, uno dei punti più contestati del ddl. La Camera dovrebbe licenziare entro il 19 maggio il testo della ‘Buona Scuola’, che poi passerà all’esame del Senato. Oggi il presidente della Commissione Istruzione di Palazzo Madama, il dem Andrea Marcucci, ha reso noto che chiederà a Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo di essere auditi sulla riforma. “Vediamo se questa volta Cgil, Cisl ed Uil hanno realmente intenzione di fare proposte realiste e concrete” ha aggiunto il senatore del Pd. Spiegando poi, però, di aver preso questa decisione da tempo e “senza aver sentito nessuno del governo. Mi sembrava semplicemente una cosa giusta da fare e l’ho proposta”. Al momento comunque le posizioni restano molto distanti, con i sindacati che annunciano migliaia di manifestanti ai cortei di domani e prevedono adesioni massicce allo sciopero.

A Cosenza corteo di protesta, sindacalisti in prefettura

Docenti, precari e studenti hanno protestato stamane in Calabria contro la riforma della scuola. A Cosenza sono scesi in piazza alcune centinaia di persone che hanno partecipato ad un corteo che si è concluso davanti alla sede del Comune. Durante l’iniziativa sono stati esposti striscioni con la scritta “La buona scuola non la vogliamo, prendiamoci il futuro”. Una delegazione di sindacalisti è stata ricevuta in Prefettura. Proteste si sono svolte anche in altre città della Calabria.

Alleanza Calabrese si schiera con gli studenti ed i docenti

Ci schieriamo apertamente  con la  protesta odierna degli insegnanti, contro la “Buona scuola” di Renzi-Giannini.  e chiediamo ai genitori calabresi di boicottare le prove Invalsi.

La nostra battaglia, iniziata da più di un anno, parte dalla sicurezza delle strutture che ospitano le scuole italiane e che vengono ancora  trascurate dal governo e dalle amministrazioni locali nonostante i crolli che stanno interessando, da nord a sud, le stesse. E senza che si muova nulla. In attesa di una ulteriore strage di innocenti. Il DDL da i super poteri ai dirigenti, facendo cadere nell’oblio gli organi collegiali e la loro autonomia, che con scelta autonoma potranno inserire i loro “comparelli e commarelle”. Questa è la scuola 2.0. Alleanza Calabrese in questi giorni ha informato i genitori di molte scuole primarie reggine e della regione sulla validità delle prove Invalsi. Vergognosa è la mancata informazione delle famiglie sui test, di non viene comunicato ne il contenuto, ne le finalità e gli stessi insegnanti sono stati trasformati in meri esecutori delle, che non tengono conti dei percorsi seguiti dal bambino negli anni. Il questionario inoltre contiene delle domande in cui si chiedono informazioni sia sulle risorse disponibili in famiglia, sia su questioni delicatissime, come l’essere stati vittima di bullismo o il tempo trascorso con mamma o con papà. Domande sulla loro vita familiare senza che la famiglia stessa abbia dato alcuna autorizzazione.

Dagli stessi test, in alcuni casi, vengono esclusi i bambini che hanno qualche difficoltà e quindi continuano essere invisibili.

L’INVALSI è un ente esterno, soggetto alla vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione che individua le priorità strategiche delle quali l’Istituto tiene conto per programmare la propria attività.

L’Istituto, sempre esterno, si riserva la valutazione delle priorità tecnico-scientifiche. Il Ministero vigila…

Questa è la scuola italiana. Affidata ad un ente esterno pluriforaggiato con milioni di euro dallo stato. Alleanza Calabrese dice NO a questa scuola.

Dice NO ai test INVALSI perché non appartengono alla tradizione della didattica italiana,  che sempre ha distribuito la forza ai giovani per stimolare la loro capacità creativa e critica. Il governo Renzi continua a cercare la uniformazione delle menti a partire dai più piccoli. Questa non è la scuola che vogliamo per i nostri figli. Vogliamo una scuola che continui ad essere il serbatoio del futuro italiano e che non abbi figli e figliastri

Per tutto questo Alleanza Calabrese invita i genitori delle classi che dovranno essere sottoposte ai test, giorno 6 maggio, primo giorno delle prove, a tenere i figli a casa.

Il presidente Enzo Vacalebre