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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Scotto a Lamezia: «Nuova sinistra sia larga e inclusiva» Il capogruppo di Sel alla Camera dei Deputati, Arturo Scotto, è intervenuto nella serata di ieri a Lamezia nell'ambito di un incontro organizzato dal Circolo locale del suo partito

Scotto a Lamezia: «Nuova sinistra sia larga e inclusiva» Il capogruppo di Sel alla Camera dei Deputati, Arturo Scotto, è intervenuto nella serata di ieri a Lamezia nell'ambito di un incontro organizzato dal Circolo locale del suo partito
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“Il nuovo soggetto che dovrà nascere a sinistra dovrà essere largo,
inclusivo, aperto a tutte le forze democratiche e progressiste. Non siamo
per una sinistra che si autocondanna alla testimonianza, ma che accetta la
sfida del governo e vuole essere competitiva con il Partito Democratico”.
Così il capogruppo di Sel alla Camera dei Deputati Arturo Scotto
intervenuto nella serata di ieri a Lamezia a un incontro organizzato dal
Circolo Lametino di Sinistra Ecologia e Libertà, guidato da Giandomenico
Crapis, sul tema del “rating” della sinistra e le prospettive della
sinistra in Italia in vista della costruzione di un grande progetto
unitario.

I temi della stretta attualità politica, i rapporti con il Pd e “a sinistra
del Pd”, il percorso verso la costruzione di quella che secondo Scotto “non
dovrà essere una nuova cosa rossa” ma una realtà politica “di sinistra,
capace di elaborare una proposta di governo per l’Italia”. Questi i
passaggi del deputato di Sel che, incalzato da alcuni giornalisti e da
iscritti e simpatizzanti al partito di Vendola, ha detto chiaramente che
il nuovo soggetto di sinistra “non dovrà essere la sommatoria di tanti
piccoli pezzi, né una nuova edizione degli esperimenti già fatti in
passato, ma un progetto politico che duri almeno dieci anni, che sia
competitivo con il Pd e sappia parlare a una larga parte della società
italiana che ha bisogno di risposte di sinistra sui temi della giustizia
sociale, dell’ambiente, dei diritti civili”.

Sulle riforme costituzionali, Arturo Scotto critica l’impostazione del
governo Renzi e la scelta di rafforzare il ruolo dell’esecutivo rispetto al
Parlamento. Sull’ Italicum, Scotto dà “un consiglio appassionato e
gratuito” a Renzi: “chi mette mano alla legge elettorale, poi diventa
vittima dello stesso meccanismo della legge elettorale, come più volte è
avvenuto in passato. Chi pensa a una riforma elettorale, deve entrare nella
prospettiva di chi sta all’opposizione, non in maggioranza. In passato i
sistemi elettorali hanno creato le condizioni per l’affermarsi di fasi buie
per la democrazia del nostro Paese. Per questo invito Renzi a ripensare il
premio di maggioranza alla lista, che determina una concentrazione
eccessiva di potere nelle mani di un solo partito e di un solo leader, a
favore di un premio di coalizione”. Per il capogruppo di Sel “con Renzi si
va delineando un nuovo centralismo che potrebbe essere autolesivo per Renzi
stesso”.

Critico Scotto anche sulla legge di stabilità che “toglie l’Imu a ville e
castelli e non mette nulla sulle politiche sociali. Noi non siamo la
sinistra del “no”, non diciamo no all’abolizione dell’ Imu per un fatto
“dogmatico”: questa legge di stabilità è in contrasto con il principio di
progressività fiscale sancito dalla Costituzione, perché sulla questione
dell’abolizione dell’ Imu e della Tasi non fa distinzione tra chi può
permettersi di pagare e chi no”. E sul Sud, incalza: “che fine ha fatto il
masterplan sul Sud di Renzi? Nella legge di stabilità, non c’è un euro per
il Sud”.

“Penso che alle prossime amministrative ci saranno ben poche alleanze con
il Pd sui territori” ha aggiunto ancora Scotto che, sul processo unitario a
sinistra, ha rimarcato che “occorre una larga partecipazione e un confronto
che includa tutti, i partiti e i movimenti civici. Entro le prossime
settimane dobbiamo procedere alla costituzione dei gruppi parlamentari
unici ed entro fine anno alla stesura di una Carta dei Valori del nuovo
soggetto, che dovrà essere ampiamente discussa e con il coinvolgimento di
tutti quelli che credono alla prospettiva di una sinistra di governo per
cambiare l’Italia”