Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Scoperto l’elisir di lunga vita nel melograno Secondo uno studio del Politecnico di Losanna il frutto ha proprietà taumaturgiche finora insospettabili

Scoperto l’elisir di lunga vita nel melograno Secondo uno studio del Politecnico di Losanna il frutto ha proprietà taumaturgiche finora insospettabili
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

I ricercatori del Politecnico federale di Losanna (EPFL) hanno scoperto che una molecola
del melograno, trasformata dall’intestino, permette di lottare efficacemente contro
la senescenza muscolare. I risultati sono definiti “spettacolari”. Lo studio è stato
pubblicato da “Nature Medicine”. Con l’invecchiamento, i mitocondri delle cellule,
che funzionano come generatori in miniatura di energia, perdono progressivamente
la loro efficacia. Il loro cattivo funzionamento si ripercuote negativamente sull’attività
muscolare. Un gruppo di ricercatori dell’EPFL, fra i quali il suo ex presidente Patrick
Aebischer, nonché la società Amazentis, sono all’origine di una scoperta spettacolare,
afferma oggi il Politecnico in un comunicato. La scoperta è avvenuta analizzando
il melograno, e più precisamente una molecola del frutto. Dopo essere stata trasformata
dalla flora batterica intestinale, la molecola in questione, l’urolitina A,, è in
grado di ripristinare il funzionamento dei mitocondri difettosi, affermano gli autori
dello studio. Sul verme nematode C. elegans, la molecola ha prolungato la sua durata
di vita di oltre il 45%. Il test è poi stato condotto sui topi e sui ratti. “I topi
senior, di circa 2 anni, hanno dimostrato capacità di resistenza alla corsa superiori
del 42% rispetto al gruppo di controllo”. Il fatto che due specie estremamente lontane
una dall’altra reagiscano in modo analogo alla medesima sostanza “dimostra che si
tratta di un meccanismo essenziale alla vita”, sottolinea il co-autore dello studio
Johan Auwerx, citato nel comunicato. È dunque molto probabile che il meccanismo
funzioni anche per l’uomo, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti”. L’urolitina A non è direttamente contenuta dal melograno, ma
si tratta di un precursore le cui concentrazioni dipendono dalla flora intestinale
di ogni singolo individuo, umano o animale, sottolineano i ricercatori. Lo studio
ritiene che l’approccio nutrizionale costituisca una “quasi rivoluzione”, o perlomeno
“un vero e proprio cambiamento di paradigma scientifico”: aiutando il corpo a rigenerarsi
da solo, “l’urolitina A potrebbe riuscire là dove i candidati dei gruppi farmaceutici
hanno fallito”. L’approccio nutrizionale, il cui obiettivo è di curare o prevenire
patologie per mezzo di nutrimenti “migliorati”, è al centro delle attuali strategie
dei grandi gruppi industriali e farmaceutici.