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Scopelliti: “Attacco Anonymous? Fu calabrese: volevano affondarmi”

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A più di un mese dall’intrusione nella propria posta elettronica, il governatore sottolinea: «Non avevano detto che avrebbero colpito altri presidenti?». E alimenta l’ipotesi dei veleni interni: «Sperano di mettermi fuori gioco»

Scopelliti: “Attacco Anonymous? Fu calabrese: volevano affondarmi”

A più di un mese dall’intrusione nella propria posta elettronica, il governatore sottolinea: «Non avevano detto che avrebbero colpito altri presidenti?». E alimenta l’ipotesi dei veleni interni: «Sperano di mettermi fuori gioco»

 

CATANZARO – A distanza di tempo dall’attacco informatico che ha svelato i suoi messaggi sulla posta elettronica istituzionale, il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti lancia un sospetto: «E’ passato oltre un mese dall’intrusione nel mio computer e ad oggi non abbiamo visto, così come era stato promesso, altri attacchi a presidenti di Regione. Devo dedurne che si è trattato di un ‘Anonymous’ molto calabrese».

Il governatore lo ha detto nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto mirato a dotare la Calabria di banda larga per la navigazione su internet: «Quell’attacco – ha aggiunto – è stato l’ennesimo tentativo per colpirmi e mettermi fuori gioco. Tentativo non riuscito perchè c’erano solo documenti istituzionali. E dopo oltre un mese non ci sono state altre intromissioni nè sono stati pubblicati documenti di altri presidenti di Regione. Certo, la cosa strana è che qualcuno era riuscito anche ad individuare colui che aveva portato a termine quell’attacco alla mia casella di posta elettronica. Proprio questo particolare mi fa pensare che si sia trattato di qualche ‘Anonymous’ tutto calabrese».

Per l’intrusione informatica Scopelliti aveva presentato denuncia alla polizia postale ed erano scattate indagini per capire se si era trattato di un attacco isolato.