Ancora è pervenuta ai giudici di Roma la relazione senza omissis da parte del ministero dell’Interno
di LL
Scioglimento comune Taurianova, il 26 febbraio il Tar rinvierà l’udienza?
Ancora è pervenuta ai giudici di Roma la relazione senza omissis da parte del ministero dell’Interno
di LL
Rischia di essere rinviata l’udienza del 26 febbraio a Roma. L’attesa udienza che vede coinvolti l’ex sindaco di Taurianova Domenico Romeo ed il ministero dell’Interno. I giudici del TAR del Lazio non hanno ancora ricevuto le carte della Commissione d’accesso senza omissis. Per intenderci si tratta della documentazione che ha portato per la terza volta allo
scioglimento del Consiglio comunale di Taurianova per infiltrazione mafiosa. Gli avvocati della difesa di Romeo sono decisi a dare battaglia a prescindere dalle carte parziali pervenute, convinti della non colpevolezza dell’ex sindaco di Taurianova.
Cerchiamo di capire quali sono le motivazioni che hanno portato alla caduta di Romeo da sindaco.
Queste le accuse che la difesa dell’ex sindaco dovrà affrontare nella udienza del 26 febbraio:
1) secondo il Ministero dell’Interno Romeo paga la responsabilità di non aver licenziato un dipendente condannato in via definitiva dalla Cassazione
2) un’altra motivazione del Ministero e’ quella di non aver vigilato, di concerto con l’assessore Sofia, sull’ufficio tecnico di Taurianova
3) dei rapporti di parentela con personaggi vicini alla ‘ndrangheta
4) di aver nominato lo zio, Gianni Romeo, nello staff del sindaco
5) di aver spostato la compagna Loredana Viola ai servizi sociali dell’Ente
6) di non essersi attivato nella riscossione dei tributi locali
7) di aver utilizzato la liquidità dell’Ente nei progetti della banca Opi
Su questi argomenti verte il contenzioso giudiziario tra Romeo e lo Stato.
I legali di Romeo hanno prodotto un voluminoso dossier argomentando punto x punto alle accuse del Ministero dell’Interno.
Andiamo ad analizzare la linea difensiva di Romeo, seguendo i punti elencati precedentemente:
Per quanto riguarda il mancato licenziamento del dipendente condannato in via definitiva dalla Cassazione, la sentenza è arrivata nel 2010 quando non era più sindaco Romeo. Per i legali, Domenico Romeo non ha nessuna responsabilità. La mancata vigilanza sull’operato dell’ufficio tecnico di Taurianova, per i legali di Romeo si tratta di una abbaglio da parte dei membri della relazione d’accesso. L’ufficio tecnico guidato da Cardona e’ considerato il miglior ufficio in termini di efficienza e di legalità dell’ente. Il Niv indica l’ufficio di Cardona al primo posto dell’efficienza comunale, che vigilanza andava fatta su un ufficio modello? I rapporti di parentela si riferiscono alla uccisione del nonno avvenuta oltre 40 anni fa. Per quanto riguarda eventuali parentele vanno inquadrate in uno scambio di affari legati all’attività del sindaco.
Ed in questo caso viene chiarito che non c’è nessun appalto o incarico dato da Romeo a nessun parente indicato in relazione dagli inquirenti. La Cassazione è stata chiara con diverse sentenze. Non possono essere addebitati come responsabilità degli amministratori, eventuali rapporti di parentela senza scambio di favori legati alla attività amministrativa. La nomina dello zio Gianni Romeo nello staff del sindaco era a titolo gratuito senza oneri per il comune di Taurianova. Va anche ricordato che tutte le pendenze giudiziarie dello zio erano legate alla sua attività di dirigente dell’Asp di Palmi. I legali di Romeo anche in questo caso sono stati pignoli. Anche se i procedimenti dello zio non riguardavano la sua attività di esponente dello staff del sindaco, hanno deciso di depositare al TAR l’elenco completo delle assoluzione da parte del tribunale di Palmi. Dunque lo zio di Romeo ad oggi non ha nessuna pendenza con la giustizia. La nomina della sua compagna Loredana Viola ai servizi sociali del comune di Taurianova e’ stata firmata dalla commissiona antimafia precedente, guidata dal Prefetto D’Antuono.
Anzi va ricordato che la commissione straordinaria antimafia attuale, guidata da Aldo Lombardo, ha riconfermato la compagna del sindaco nel medesimo ruolo. La mancata attivazione della riscossione dei tributi locali ed il fallimento di Gioseta, non vanno addebitate a Romeo. Gioseta è stata costituita da un’altra amministrazione comunale precedente. Durante la giunta Romeo l’ufficio tributi del comune di Taurianova e’ passato da tre unità a 8 dipendenti. E pur in presenza di un ostruzionismo da parte di Gioseta (la mancata consegna della anagrafe tributaria), i tributi dell’ente sotto la guida Romeo sono aumentati del 41%. Stesso discorso per banca Opi. L’accordo con questo istituto finanziario e’ stato fatto da amministrazioni precedenti.
L’utilizzo della liquidità del bilancio comunale di Taurianova da parte di Romeo per i progetti di banca Opi, erano stati individuati dalla commissione straordinaria guidata da D’Antuono, Romano e compagni. Romeo e la sua giunta hanno seguito l’indirizzo amministrativo indicato dalla commissione straordinaria antimafia. Va anche ricordato che Romeo ha denunciato alla Procura ed alla commissione straordinaria la vicenda banca Opi. Va anche detto che i legali di Romeo daranno battaglia perché l’udienza del 26 febbraio si faccia per ristabilire la verità sull’ex sindaco Romeo. Nella udienza del TAR del Lazio il comune di Taurianova sarà rappresentato dell’avvocatura dello stato oltre che dall’avvocato Callipo. Va anche ricordato che dal 2009 (primo scioglimento Romeo)ad oggi non c’è stato nessun avviso di garanzia da parte degli inquirenti. Va precisato che in tutti gli altri scioglimenti per ‘ndrangheta dei comuni calabresi, ci sono state azioni della magistratura, che hanno individuato gli affari degli amministratori con la criminalità organizzata.