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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

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Scarcerati il fratello e il nipote di Michele Misseri

Scarcerati il fratello e il nipote di Michele Misseri

Restano indagati per concorso in soppressione di cadavere

Scarcerati il fratello e il nipote di Michele Misseri

Restano indagati per concorso in soppressione di cadavere

 

(ANSA) TARANTO – Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele Misseri, tornano in libertà. Il Tribunale del Riesame di Taranto ha accolto i ricorsi dei loro legali contro l’ordinanza di custodia cautelare a termine, per 30 giorni, emessa dal gip del tribunale Martino Rosati il 23 febbraio scorso. Restano indagati per concorso in soppressione di cadavere. Il collegio (presidente De Michele, relatore De Tomasi, a latere Incalza) ha depositato il dispositivo dell’ordinanza dopo circa sette ore di camera di consiglio. Nei prossimi giorni i giudici renderanno note le motivazioni del provvedimento. La custodia cautelare nei confronti dei due indagati sarebbe scaduta il 23 marzo prossimo. Secondo l’accusa, Carmine Misseri e Cosimo Cosma, il 26 agosto 2010, avrebbero aiutato Michele Misseri a nascondere il corpo di Sarah Scazzi nel pozzo-cisterna in contrada Mosca, nelle campagne tra Avetrana e Nardo (Lecce).

LEGALI INDAGATI SCARCERATI, DAI GIUDICI ATTENTO ESAME – “Siamo contenti non solo per i nostri clienti ma anche per la giustizia, che ha saputo valutare con serenità le argomentazioni difensive”. E’ il commento dell’avv.Raffaele Missere, difensore di Cosimo Cosma, alla decisione del Tribunale del Riesame di scarcerare lo stesso Cosma e lo zio Carmine Misseri, fratello di Michele, accusati con quest’ultimo di concorso in soppressione di cadavere per l’omicidio di Sarah Scazzi. “Ciò non toglie – ha aggiunto Missere – che va dovuto sempre il massimo rispetto per il lavoro dei magistrati inquirenti, finalizzato ad accertare la verità e a fare giustizia”. Per l’avv.Lorenzo Bullo, difensore di Carmine Misseri, la decisione del Riesame “é un passo importante e un segnale di stop alla Procura. Bisognerà leggere attentamente le motivazioni dei giudici – ha concluso – per capire se la scarcerazione è stata decisa perché sono cessate le esigenze cautelari o perché non sussistono i gravi indizi di colpevolezza”.

redazione@approdonews.it