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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 25 APRILE 2024

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Scandalo Co.co.co. in Consiglio Regionale, “Io resto in Calabria”, il movimento fondato da Pippo Callipo si adegua al partito del “cosi fan tutte” L’imprenditore del tonno sceso in campo per moralizzare la vita politica del consiglio regionale della Calabria. i suoi eredi praticano la politica clientelare, del “Cosi fan tutte”, offendendo i calabresi nominando collaboratori a carico dello Stato con i soldi dei contribuenti. Tutto ciò avviene a Consiglio Regionale praticamente chiuso ed in piena campagna elettorale

Scandalo Co.co.co. in Consiglio Regionale, “Io resto in Calabria”, il movimento fondato da Pippo Callipo  si adegua al partito del “cosi fan tutte” L’imprenditore del tonno sceso in campo per moralizzare la vita politica del consiglio regionale della Calabria. i suoi eredi praticano la politica clientelare, del “Cosi fan tutte”, offendendo i calabresi nominando collaboratori a carico dello Stato con i  soldi dei contribuenti. Tutto ciò avviene  a Consiglio Regionale praticamente chiuso ed in piena campagna elettorale

L’imprenditore del tonno sceso in campo per moralizzare la vita politica del consiglio regionale della Calabria. i suoi eredi praticano la politica clientelare, del “Cosi fan tutte”, offendendo i calabresi nominando collaboratori a carico dello Stato con i  soldi dei contribuenti. Tutto ciò avviene  a Consiglio Regionale praticamente chiuso ed in piena campagna elettorale

 

Lo scandalo delle assunzioni dei co.co.co mette in luce un mal costume generalizzato, che non risparmia nemmeno quei politici che sono scesi in campo per moralizzare la vita politica della Regione Calabria. “Io Resto in Calabria”( il movimento politico fondato da Callipo)ha fatto una ragione di vita (in campagna elettorale ), contro quei politici  che hanno spolpato le casse della Regione Calabria. Hanno messo veti a destra e a manca per far fuori politici in nome di una presunta moralità. Cosa fa Anastasi? A consiglio regionale chiuso nomina nel suo staff (a carico dei cittadini calabresi), collaboratori con l’unico scopo di essere dei galoppini elettorali. Tutto questo con unico obiettivo “raccattare” voti per la sua campagna elettorale, naturalmente con i soldi dei cittadini. Si tratta di una “mancetta” elettorale In piena pandemia e crisi economica,

dove ci sono milioni di presone che non riescono nemmeno a sopravvivere.

Ci sono lavoratori ed imprese che ancora oggi aspettano cassaintegrazione e bonus dalla Regione e dallo stato.

Si tratta di una immoralità senza precedenti, dare soldi pubblici a pioggia con un consiglio regionale non più operativo, grida vendetta nell’opinione pubblica. Noi di Approdo non abbiamo mai detto nulla in passato, quando la vita politica del consiglio regionale era “regolare”. Ma oggi questa decisione assunta in piena campagna elettorale ed a Consiglio Regionale praticamente chiuso è una vergogna per il popolo calabrese. Se questo messaggio arriva dal movimento fondato da Pippo Callipo è inaccettabile!