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Sbarco di immigrati nella Locride, c’è anche un neonato ma non si trova la madre

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Sono 159 i migranti giunti a Roccella Jonica nella notte. La donna che accudiva il neonato, sottoposta a visita ginecoloogica all’ospedale di Locri, secondo quanto si apprende, non è la madre del piccolo che, visitato a sua volta dai medici, sta bene e pesa 2 chilogrammi. In quattro sono stati ricoverati per le cure del caso

Sbarco di immigrati nella Locride, c’è anche un neonato ma non si trova la madre

Sono 159 i migranti giunti a Roccella Jonica nella notte. La donna che accudiva il neonato, sottoposta a visita ginecoloogica all’ospedale di Locri, secondo quanto si apprende, non è la madre del piccolo che, visitato a sua volta dai medici, sta bene e pesa 2 chilogrammi. In quattro sono stati ricoverati per le cure del caso

 

LOCRI (Reggio Calabria) – C’è anche una neonata tra i 159 migranti arrivati nella notte a Roccella Jonica dopo aver viaggiato per una settimana stipati su una piccola imbarcazione in legno. Tanta l’emozione e la soddisfazione tra i militari della Guardia costiera locale – intervenuti per garantire la sicurezza durante le operazioni di attracco e di sbarco – quando hanno accolto la neonata, partorita durante la traversata. Dopo gli accertamenti si è scoperto che la donna che si era presentata come la madre, non è in realtà quella che lo ha partorito. La donna che he accudiva il neonato, infatti, sottoposta a visita ginecoloogica all’ospedale di Locri, secondo quanto si apprende, non è la madre. Il piccolo, visitato a sua volta dai medici, sta bene e pesa 2 chilogrammi. Appena dopo lo sbarco si è messa in moto la macchina della solidarietà. Sul posto sono immediatamente giunte le forze dell’ordine che hanno provveduto a coordinare i soccorsi. Gli immigrati, di nazionalità siriana, curda, afghana, sono apparsi tutti in buone condizioni di salute. La navigazione è durata quasi sette giorni. A bordo anche altre 14 donne e 7 bambini.
Per almeno 4 dei migranti si è reso necessario il ricorso alle cure ospedaliere a causa della disidratazione. L’imbarcazione è stata segnalata alla Centrale operativa del Comando generale delle Capitanerie di porto – Guardia costiera tramite il numero blu 1530 per le emergenze in mare poco prima di mezzanotte, quando si trovava a poche centinaia di metri dalla imboccatura del porto calabrese. Alle operazioni di soccorso ha partecipato una motovedetta classe 300. Le buone condizioni meteorologiche di questi giorni favoriscono i viaggi di immigrati extracomunitari verso le coste italiane, e la Centrale operativa di Roma sta monitorando attraverso le strumentazioni a disposizione la presenza di altre eventuali imbarcazioni intenzionate a puntare verso le acque nazionali.