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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 MARZO 2024

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Santa Cristina, primo consiglio comunale al vetriolo Shock maggioranza, altro che festa. Il primo degli eletti, Saverio Caminiti, si dissocia e passa al gruppo autonomo: "No agli accordi sottobanco!"

Santa Cristina, primo consiglio comunale al vetriolo Shock maggioranza, altro che festa. Il primo degli eletti, Saverio Caminiti, si dissocia e passa al gruppo autonomo: "No agli accordi sottobanco!"
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Santa Cristina d’Aspromonte – Ha dell’incredibile quanto successo ieri pomeriggio durante il primo Consiglio comunale della neo amministrazione targata Salvatore Papalia, sindaco designato più che per elezione, per vero e proprio plebiscito avendo incassato oltre il 90% delle preferenze. Votato all’unanimità il primo punto all’ordine del giorno, che ha sancito la convalida degli eletti, e compiuto il giuramento solenne di rito da parte dello stesso Papalia, ecco piombare sull’aula il “ciclone” Saverio Caminiti, non di certo l’ultimo arrivato ma a tutti gli effetti motore trainante della lista vincente “Insieme per Santa Cristina d’Aspromonte”, risultando il primo degli eletti con 83 voti. Ebbene, Caminiti, nel suo intervento, peraltro durissimo, ha comunicato la decisione di dissociarsi dalla maggioranza. Un record per Papalia che, dopo aver messo in bacheca la schiacciante affermazione sullo sfidante Tallarida, ha dovuto così registrare la perdita di uno dei pezzi pregiati della sua coalizione al tempo di un “beep-beep” (per gli appassionati di cartoon) degno del miglior “Road Ranner & Wile coyote”.

Alla base del terremoto politico che ha colpito la compagine incaricata di amministrare l’ameno paesino aspromontano le scelte del primo cittadino sulla squadra di governo. Vicesindaco è stata infatti eletta Caterina Epifanio mentre la nomina di assessore è ricaduta su Antonio Napoli. Per quanto riguarda le deleghe, invece, Papalia si è riservato di assegnarle in un secondo momento. “Oggi doveva essere un giorno bello e significativo per tutti noi e, principalmente per i cittadini cristinesi che con il loro voto ci hanno eletti a rappresentarli per i prossimi cinque anni – ha esordito Caminiti nel suo discorso al vetriolo allegato al verbale della seduta. Purtroppo, con mio grande rammarico, quello di oggi sarà invece ricordato come il giorno più buio e più cupo nella storia della politica locale. Il sindaco, dopo la vittoria, aveva dichiarato, tra l’altro, “insieme dobbiamo lavorare in una sfida che chiama tutti in gioco e ci vede tutti protagonisti”. Per la verità, fino al momento il vero protagonista in senso particolarmente negativo è stato il sindaco Papalia che con grande scorrettezza e non tenendo conto dell’esperienza e principalmente dei voti riportati dai singoli candidati, senza nessun criterio, ha attribuito le cariche comunali penalizzando e offendendo tutti, me compreso che sono stato il primo degli eletti”.

Saverio Caminiti non va molto per il sottile e continua svelando piccole indiscrezioni su presunti accordi già presi inerenti gli incarichi comunali con alcuni candidati molto prima che si andasse a votare, circostanza questa che, a più riprese, veniva categoricamente smentita dallo stesso Papalia. “Caso strano – rimarca però il giovane consigliere – quello che si vociferava si è purtroppo avverato. Ciò è stato molto grave, di un’inaudita scorrettezza nei confronti di alcuni consiglieri, me compreso, che siamo andati a chiedere i voti in ogni famiglia, mettendoci anche la faccia, non immaginando mai e poi mai che i giochi erano stati già fatti. La mia amarezza è ancora più grande – aggiunge – se penso a quei giovani che si affacciano per la prima volta alla politica e che hanno condotto una campagna elettorale con tanto entusiasmo e con tanta voglia di fare. Anche questi, io penso, sono rimasti delusi da questa strana e falsa politica, sentendosi umiliati dalle scelte poco chiare del sindaco”. Secondo Caminiti, dunque, ci si troverebbe di fronte agli intramontabili “giochi sottobanco” e, sempre a suo dire, alcuni consiglieri che, sgamato il più classico dei “doppi passi”, avrebbero voluto dimettersi o dissociarsi sarebbero stati contattati da non meglio precisate persone vicine al sindaco per convincerli a fare marcia indietro, riuscendoci a forza di “promesse certe ma sicuramente non mantenibili”.

“Questa è la politica messa in atto dal primo cittadino – rincara la dose Caminiti – caratterizzata da poco rispetto e correttezza nei confronti sia della maggioranza dei propri consiglieri, sia nei confronti dei cittadini che lo hanno votato. Questo è l’esempio, certamente negativo e molto allarmante, che si da ai giovani che vogliono entrare in politica. Non sono in cerca di poltrone – precisa ancora – ma se di poltrone si deve parlare, le poltrone si conquistano non si regalano e io l’ho conquistata sul campo mettendoci impegno e serietà e facendomi ben volere da tutti”. Caminiti si appella dunque ad una delle regole non scritte ma basilari della politica. “Il primo cittadino – dice – non ha minimamente tenuto conto del voto espresso dai cittadini cristinesi che avevano dato un forte segnale ed un preciso indirizzo delle persone che dovevano affiancarlo. A tutta la cittadinanza, ed in modo particolare agli 83 elettori che mi hanno dato con tanto amore il loro voto, consentendomi di essere il primo degli eletti, va il mio più sentito e doveroso ringraziamento, ricordando al sindaco che il comune è di tutti i cristinesi e non di poche persone.

Voglio ancora ricordare che buona parte dei voti ottenuti dal sottoscritto sono di quelle persone che non volevano sicuramente andare a votare, visti gli ultimi otto mesi di amministrazione caratterizzati da inefficienza, incapacità e buio totale”. Caminiti ha quindi fatto sapere che creerà un gruppo autonomo in Consiglio poiché non si riconosce più nella maggioranza. “Il sindaco – ha concluso – anziché unire il nostro bel paesello è riuscito a dividerlo. Ciò è stato molto grave perché c’erano tutti i presupposti per essere uniti ma tutto ciò è miseramente naufragato. Di chi è stata la colpa? Ai cittadini di S. Cristina, ai quali ancora una volta va il mio affettuoso saluto e ringraziamento, l’ardua sentenza.” Per la cronaca, al primo Consiglio comunale era presente il presidente del Tribunale di Palmi, Dr.ssa Concettina Epifanio (cristinese doc) la quale, in un piccolo saluto di rito, aveva esortato il sindaco, la giunta e tutti i consiglieri ad operare in sinergia per il bene di Santa Cristina. Ma a palazzo comunale si sentono già dei sinistri scricchiolii…