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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Sanità, Nucera critica l’operato di Scura Molti lavoratori vedono allontanarsi la possibilità di un contratto a tempo indeterminato

Sanità, Nucera critica l’operato di Scura Molti lavoratori vedono allontanarsi la possibilità di un contratto a tempo indeterminato
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“Esprimiamo la nostra totale ed incondizionata solidarietà ai lavoratori della sanità calabrese che da anni vivono in uno stato di precarietà e che oggi, grazie al Commissario Scura, vedono allontanarsi la possibilità di un contratto a tempo indeterminato”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale e capogruppo del “La Sinistra”, Giovanni Nucera.
“In questo senso – prosegue – dichiariamo il nostro totale dissenso per il bando di concorso ufficializzato dallo stesso Commissario, che prevede l’assunzione di 300 infermieri e 300 operatori sanitari, che azzera di fatto tutte le graduatorie già esistenti e se ne infischia dello stesso decreto commissariale n.2/2015 che prevede per le nuove assunzioni, lo scorrimento di graduatorie valide e vigenti. In relazione a queste figure professionali è inutile fare un concorso perché risultano vigenti graduatorie di idonei, alcuni dei quali assunti a tempo determinato presso le strutture sanitarie e che hanno contribuito con le loro prestazioni professionali a garantire la tenuta del sistema e ad assicurare i livelli minimi di assistenza negli anni del blocco del turn over. Sarebbe pure inaccettabile se solo una parte delle assunzione fosse riservata ai nominativi presenti in graduatoria” – sottolinea Nucera.
“Vorremmo ricordare al Commissario che il maxiemendamento alla legge di stabilità per il quadriennio 2012-2015 obbliga le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del dlgs 165/2001, a reclutare i dipendenti da assumere a tempo indeterminato in via principale e prevalente chiamando i vincitori inseriti all’interno delle graduatorie vigenti, che in questo caso devono ricoprire tutte le 600 posizioni in oggetto”.
“L’obbligo di non effettuare nuovi concorsi e di attingere dalle graduatorie esistenti scatta in particolare qualora gli eventuali concorsi dovessero rivolgersi a quelle figure professionali già presenti nelle graduatorie; nel caso delle amministrazioni dello Stato, anche a ordinamento autonomo, degli enti pubblici non economici statali e delle Agenzie, la necessità di utilizzare le graduatorie – evidenzia il consigliere – si verifica anche per l’assunzione di figure professionali solo equipollenti a quelle indicate nei bandi di concorso”.
“L’utilizzo delle graduatorie esistenti non solo è giusto perché conferma lavoratori che hanno maturato un diritto, ma anche, come stabilisce una sentenza del Consiglio di Stato, raggiunge l’obiettivo di ridurre la spesa pubblica, evitando l’indizione di nuovi concorsi per il reclutamento del personale e contestualmente attua i principi di economicità ed efficienza dell’azione amministrativa, tenuto conto del costo e dei tempi per l’esperimento di procedure concorsuali, compresa la procedura di mobilità”.
“Inoltre un nuovo concorso permetterebbe candidature esterne alla regione, a discapito di chi ha già acquisito un diritto e aspetta da tanto tempo (almeno sette, otto anni) la propria stabilizzazione. Ma non è solo la legge che ci chiede di dare lavoro ai nostri concittadini, ma anche un dovere etico per noi politici in questo grave momento storico di sofferenza economica della Calabria. Ancora, indire un nuovo concorso richiederebbe tempi lunghi e incerti, quando invece assumere partendo dalla graduatoria esistente – sostiene Nucera – permetterebbe l’entrata in servizio immediata del nuovo personale, di cui la Sanità calabrese ha una necessità urgente. Sempre dalle stesse graduatorie si devono prendere i nominativi da assumere nei settori dell’otorinolaringoiatrie e dell’ortopedia”.
“Vorremmo infine ricordare al Commissario Scura che mancano le nomine di 22 primari, la cui designazione è ormai indifferibile e non ammette ulteriori ritardi, che a nostro parere sono dettati solo da logiche di potere e di colonizzazione politica, logiche esterne alle strutture sanitarie”.
“Auspichiamo che la sanità calabrese non viva in uno stato costante di emergenza e sotto i ricatti di un sistema clientelare, causa di lentezze e disservizi. Dobbiamo valorizzare le eccellenze mediche e scientifiche, che, pur a fatica, conclude il capogruppo de ‘La Sinistra’ – continuano ad operare nel nostro territorio, e demonizzare i soliti ‘amici e compari’ che hanno ridotto la Sanità calabrese a un cumulo di macerie”.