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Sanità Lazio, Assotutela: “La Regione dia inizio al progetto della ricetta elettronica”

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L’obiettivo è razionalizzare l’intero processo di erogazione dei farmaci

Sanità Lazio, Assotutela: “La Regione dia inizio al progetto della ricetta elettronica”

L’obiettivo è razionalizzare l’intero processo di erogazione dei farmaci

 

“Ci sono regioni dove malgrado l’arretramento apparente dei servizi hanno
già avviato l’iter per concretizzare la e-ricetta, ossia la ricetta
elettronica e superare la prescrizione cartacea semplificando e
razionalizzando l’intero processo di erogazione dei farmaci e di accesso
alle prestazioni specialistiche ambulatoriali. Vorremmo sapere se la
Regione Lazio intende procedere di conseguenza oppure no”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.
“La giunta di Nicola Zingaretti dovrebbe avviare un iter attuativo per
mettere in piedi un progetto che consenta, anche in collaborazione con i
ministeri dell’Economia e Finanze e della Salute, di sottoscrivere una
sorta di protocollo d’intesa con le organizzazioni rappresentative delle
farmacie convenzionate e con i medici di famiglia per snellire – precisa
Maritato – tutte le procedure sperimentali fino a rendere operativo il
programma”.
“Rendiamoci conto che entrare nel vivo il processo di dematerializzazione
della ricetta medica significa lavorare all’insegna della trasparenza e
della tempestività dell’accesso alle prestazioni garantendo una maggiore
tracciabilità delle prestazioni consentendo – aggiunge Maritato – il
miglioramento del monitoraggio del sistema sanitario, la semplificazione
dell’accesso ai servizi da parte dei cittadini, lo snellimento delle
procedure amministrative curate dalle aziende sanitarie e dai
professionisti coinvolti”.
“Motivi tutti che porterebbero un controllo della spesa enorme e un
monitoraggio sul piano di rientro più puntuale che oggi. Contando
soprattutto che la e-ricetta sarebbe uno strumento per conteggiare meglio
prestazioni appropriate, la spesa dei farmaci e l’organizzazione dei vari
pacchetti ambulatoriali nonché – conclude Maritato – l’osservazione delle
necessità sanitarie territorio per territorio e per tipologia anagrafica di
popolazione”.