Sanità Lazio, Assotutela: “La direzione del San Camillo assolva a oneri e trasparenza”
Feb 15, 2014 - redazione
“Questa carenza di trasparenza è quantomeno inaccettabile soprattutto alla luce delle operazioni di spending review di cui la sanità laziale sta pagando da anni le conseguenze”
Sanità Lazio, Assotutela: “La direzione del San Camillo assolva a oneri e trasparenza”
“Questa carenza di trasparenza è quantomeno inaccettabile soprattutto alla luce delle operazioni di spending review di cui la sanità laziale sta pagando da anni le conseguenze”
“Come è noto l’articolo 6 punto 4 J del Programma triennale per la
trasparenza e l’integrità adottato presso l’azienda San Camillo Forlanini
(con deliberazione aziendale n. 107 del 30.01.2014), prevede la
pubblicazione degli incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti. Di
fatto, a fronte di detta disposizione, ad oggi gli unici incarichi sia
interni che esterni pubblicati sul sito aziendale sono quelli del settore
‘Ingegneria’ dei quali sono riportati gli importi economici percepiti da
ciascun dipendente, unitamente agli estremi dei provvedimenti adottati
dall’amministrazione. Diversamente nessun dato è stato pubblicato
relativamente a tutti quei dipendenti che a vario titolo partecipano ai
cosiddetti progetti aziendali e per i quali detti dipendenti percepiscono
indennità economiche aggiuntive. Questa carenza di trasparenza è quantomeno
inaccettabile soprattutto alla luce delle operazioni di spending review di
cui la sanità laziale sta pagando da anni le conseguenze”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela, Michel Emi Maritato analizzando la
situazione gestionale ai sensi del decreto legislativo 33 del 14 marzo 2013.
“Si tratta di incarichi quali medicina generale, intramoenia, impegni su
‘sette e trenta’ e su argomenti individuabili alla voce ‘Libia’. Inoltre
vorremmo evidenziare che nello schema relativo agli incarichi interni del
personale della dirigenza non vengono indicati gli importi economici degli
incarichi. Ossia riguardo alla dirigenza medica non viene espresso il
valore preciso dell’incarico attribuito, che è invece elemento
assolutamente necessario i fini della loro liquidazione”. Con queste
affermazioni – precisa Maritato – chiediamo peraltro alla Regione Lazio e
al governatore Nicola Zingaretti di impegnarsi direttamente affinché la
direzione aziendale e quindi il manager Aldo Morrone provveda a rendere
identificabili tutti i nomi e gli emolumenti percepiti da ciascun
lavoratore a titolo di retribuzione economica aggiuntiva per incarichi
interni ed esterni all’amministrazione, facendo presente che ai fini
dell’accesso civico e dei principi della trasparenza gli importi degli
incarichi devono essere specificati e non desumibili dal rimando ai
provvedimenti autorizzativi.”
“Sarà comunque anche nostra cura – conclude Maritato – monitorare il
rispetto dei dettati di trasparenza e di parità di trattamento tra i
pubblici dipendenti ed esercitare le azioni necessarie e conseguenti in
caso di violazione di legge”.