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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 MARZO 2024

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Sanità: il PD contro la riconversione dell’ospedale di Praia a Mare

Sanità: il PD contro la riconversione dell’ospedale di Praia a Mare

”La riconversione dell’ospedale di Praia a Mare (Cs) comprometterebbe la qualita’ dell’offerta sanitaria complessiva ed avrebbe pesanti ricadute socio-economiche per il comprensorio”.

Sanità: il PD contro la riconversione dell’ospedale di Praia a Mare

”La riconversione dell’ospedale di Praia a Mare (Cs) comprometterebbe la qualita’ dell’offerta sanitaria complessiva ed avrebbe pesanti ricadute socio-economiche per il comprensorio”

 

Catanzaro, 17 nov – ”La riconversione dell’ospedale di Praia a Mare (Cs) comprometterebbe la qualita’ dell’offerta sanitaria complessiva ed avrebbe pesanti ricadute socio-economiche per il comprensorio”. Queste le motivazioni della contrarieta’ degli europarlamentari del gruppo S&D, Gianni Pittella, vicepresidente del Parlamento Europeo e Mario Pirillo, membro della Commissione sanita’ pubblica, all’ipotesi di depotenziamento del nosocomio di Praia. Un’ipotesi che, per i due esponenti europei del Partito Democratico non ”ubbidirebbe neanche a logiche economico-produttive, perche’ dai dati economici della struttura si evince che l’ospedale praiese ha un costo letto tra i piu’ bassi della regione e, nel contempo, garantisce una delle migliori performance economiche dell’intera rete ospedaliera calabrese: numeri cospicui di ricoveri ordinari e in Day Hospital”. Da qui la decisione di Pittella e Pirillo di rivolgersi direttamente al Governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, nella sua qualita’ di commissario ”ad acta” per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario regionale della Calabria per chiedere ”di rivedere la sua decisione, adottata con il decreto n.18 dello scorso 22 ottobre, di riconversione del presidio ospedaliero dell’alto Tirreno cosentino”.”L’ospedale di Praia a Mare – scrivono gli europarlamentari – ha assicurato negli anni un’entrata economica rilevante per le casse del Servizio Sanitario Regionale attraverso la mobilita’ sanitaria attiva di degenti provenienti dalle vicine regioni della Basilicata e della Campania. Dai dati emerge, infatti, che per il solo 2008 questo presidio ha registrato un 14% di mobilita’ attiva. Un dato positivo ed in controtendenza – fanno notare Pittella e Pirillo – rispetto alla realta’ del SSR calabrese (ogni anno la Calabria paga un onere pesantissimo proprio per la migrazione sanitaria dei suoi concittadini) che si ribalterebbe, immediatamente, qualora questo presidio non garantisse piu’ i servizi sanitari finora svolti dall’ospedale di Praia a Mare”.