Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Sanità Calabria, nuova interrogazione senatore Siclari L'esponente di Forza Italia non dà pace al ministro Grillo

Sanità Calabria, nuova interrogazione senatore Siclari L'esponente di Forza Italia non dà pace al ministro Grillo
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

«La notizia diramata a livello locale e ripresa da tutti gli organi di stampa nazionali ha dato conto di come al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, manchino i gessi ed i pazienti vengano medicati con pezzi di cartone, nonostante si tratti di un D.E.A. (dipartimento d’emergenza e accettazione di II livello); non si tratta di un caso isolato di malasanità, anzi il personale medico e paramedico fa del suo meglio, quanto piuttosto di una situazione imbarazzante e inverosimile considerati i numerosi disservizi che da tempo si registrano nel predetto nosocomio». Il senatore Marco Siclari capogruppo di Forza Italia in commissione igiene e sanità dopo aver replicato alla risposta del ministro circa l’interrogazione relativa alle strutture sanitarie private convenzionate, ha deciso di non dare tregua al ministro Grillo fino a quando non sarà posta la parola fine al commissariamento della sanità in Calabria e ha depositato l’ennesima interrogazione urgente.

«L’Ortopedia del G.O.M., così come molte altre unità dell’ospedale, è diventata il principale punto di riferimento della provincia, a causa dello smantellamento del reparto dell’Ospedale di Melito Porto Salvo, dell’operatività a singhiozzo di quello di Locri e dell’esiguità dei posti letto disponibili a Polistena; il giorno successivo alla inquietante notizia sopra riportata, l’interrogante ha chiesto, durante l’Ufficio di Presidenza della Commissione Igiene e Sanità svoltosi alle 8.30, di convocare il Commissario Ing. Scura ed il D.G. del GOM Dott. Benedetto per riferire della situazione sopra esposta e la richiesta è stata accolta dal Presidente che li ha convocati in audizione. La situazione descritta costituisce, a parere dell’interrogante, una palese violazione del diritto alla tutela della salute sancito dalla Carta Costituzionale».

Il senatore Siclari ha deciso di condurre questa battaglia a nome di tutti i calabresi stanchi di essere trattati come cittadini di serie B e ha chiesto «se il Ministro sia a conoscenza della situazione descritta in premessa; se intenda decretare la fine del Commissariamento per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del servizio sanitario della Regione Calabria; quali altre iniziative intenda adottare a tutela del diritto alla salute dei cittadini calabresi; quali azioni intenda promuovere per evitare il ripetersi di disservizi gravi ed inaccettabili quali quelli descritti in interrogazione».

“Assurda la risposta del ministro rispetto alla mia richiesta di mettere fine al commissariamento”. Il senatore Marco Siclari capogruppo di Forza Italia in commissione igiene e sanità commenta così la risposta del ministro Grillo alla sua richiesta di porre fine al commissariamento. Se il ministro ha dichiarato che “non ha fondamento l’uscita dal commissariamento”, dal suo canto Siclari dichiara: “Assurda l’ipotesi di sostituire un commissario con un altro!! Non occorre sostituire un commissario con un altro, il grande problema calabrese è proprio il commissariamento della sanità.

Sappiamo tutti che il commissario deve obbedire alle indicazioni date dal Ministero di Economia e Finanze che impone il taglio delle risorse sanitarie calabresi. Il Governo M5S Lega, nonostante le gravissime situazione sanitaria calabrese non ha voluto responsabilizzarsi assumendo direttamente, attraverso il Ministero della Salute, la gestione della sanità calabrese che oramai è in una fase estrema emergenza a causa dei tagli che sono stati effettuati in questi 11 anni proprio a causa de commissariamento e, oltretutto, gli indicatori nazionali certificano il peggioramento della sanità calabrese. Stanno chiudendo ospedali e reparti e adesso vogliono vedere morire anche i privati. Questo lavoro favorisce l’ingresso di grandi gruppi privati e la chiusura di molto reparto nelle strutture ospedaliere.

Il peggior dato sulla mobilità sanitaria è quello calabrese. Cioè i calabresi sono i cittadini italiani che hanno il primato delle cure fuori regione. Questo testimonia in modo reale e credibile che in Calabria vi è un problema sanitario di natura assistenziale che non garantisce il “fondamentale diritto alla salute”, credo basti questo per fare uscire la Calabria da un processo di non ritorno che sta uccidendo il lavoro di tutti i validi professionisti medici calabresi che non hanno gli strumenti idonei per lavorare in modo migliore”, ha concluso il senatore azzurro che ha annunciato che depositerà formale interrogazione scritta al ministro motivando le cause che devono obbligare il Governo a mettere la parola fine al commissariamento.