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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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‘Ndrangheta, catturato boss latitante Giuseppe Pelle Si rifugiava a Condofuri. Scovato dalla Polizia sotto le direttive del questore Raffaele Grassi. Il commento della politica - GUARDA IL VIDEO DELL'ARRESTO

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Nel corso di un’operazione di polizia scattata durante la notte al termine di complesse indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di questa Procura della Repubblica, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato (RC), hanno catturato il latitante della ‘ndrangheta calabrese PELLE Giuseppe, nato a San Luca (RC) il 20 agosto 1960, capo strategico e membro della “provincia” della ‘ndrangheta, ricercato dal mese di aprile del 2016, allorquando si sottrasse all’esecuzione dell’ordine di carcerazione n. 109/2016 SIEP emesso, in data12.04.2016, dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, dovendo espiare una pena residua di 2 anni, 5 mesi e 20 giorni di reclusione per associazione mafiosa.

Nel mese di luglio 2017, mentre era latitante, il PELLE è stato colpito prima da un provvedimento di fermo di indiziato di delitto e poi da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell’ambito dell’inchiesta denominata “Mandamento Ionico”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, per tentata estorsione e illecita concorrenza con violenza e minaccia, aggravate dal metodo mafioso e consistite nell’aver tentato di accaparrarsi i proventi derivanti dall’esecuzione di lavori pubblici in alcuni comuni della Locride, tra i quali Siderno, Palizzi, Condofuri e Natile di Careri (RC).

Il latitante – ricercato dalla Polizia di Stato dal 2016 – aveva trovato rifugio all’interno di un’abitazione situata in una delle contrade più impervie dell’entraterra di Condofuri (RC), pressochè irraggiungibile in quanto priva di strade percorribili ed isolata dal greto accidentato di una fiumara aspromontana che ne rende difficoltoso l’accesso. PELLE Giuseppe appartiene alla potente famiglia dei Gambazza di San Luca (RC) un tempo guidata dal padre Antonio PELLE classe 1932, elemento posto ai vertici della ‘ndrangheta fino alla sua morte, avvenuta nel 2009. E’ anche legato alla potente famiglia BARBARO di Plati (RC) facente capo al boss ergastolano BARBARO Francesco classe 1927 detto u castanu, per averne sposato la figlia Marianna.

Le risultanze investigative finora acquisite permettono di attribuire a PELLE Giuseppe il ruolo di elemento di vertice dell’intera organizzazione mafiosa, come dimostrano le riprese del sistema di video osservazione installato nei pressi della sua abitazione di Bovalino (RC) che consentiva di documentare le sue frequentazioni con personaggi di assoluto rilievo del panorama criminale della provincia reggina, nonché con esponenti politici locali che a lui si rivolgevano per chiedere voti in cambio di benefici di vario tipo.

Egli, in tale qualità, organizzava gli incontri con altri esponenti di rango dalla ‘ndrangheta, raccoglieva richieste di intervento per risolvere controversie interne ai Locali e dirimeva conflitti insorti in materia di spartizione degli appalti. Il PELLE annovera a suo carico anche una condanna definitiva per il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa, accertato nell’ambito dell’inchiesta “Armonia” che aveva coinvolto i vertici di varie cosche della ‘ndrangheta.

Il blitz è scattato nel cuore della notte nell’entroterra di Condofuri dove la Polizia di Stato ha impiegato oltre cinquanta uomini per consentire agli investigatori di infiltrarsi, contemporaneamente con diverse unità operative mobili, nelle zone teatro della massiccia operazione. La fulminea azione dei poliziotti non ha lasciato alcuna possibilità di fuga al ricercato il quale si è arreso senza opporre alcuna resistenza. All’interno dell’abitazione erano presenti altri soggetti, le cui posizioni sono al vaglio degli inquirenti.

NICOLA IRTO (PRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE CALABRIA)

“Quello ottenuto con la cattura del latitante Giuseppe Pelle è un grande risultato investigativo e operativo. Mi congratulo pertanto con la magistratura e con la polizia per aver assicurato alla giustizia un personaggio di elevato spessore criminale”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, che prosegue: “L’arresto di Pelle rafforza la percezione positiva della presenza dello Stato sul nostro territorio. L’operazione portata a termine dalla squadra mobile della questura reggina e dallo Sco assume una particolare rilevanza non soltanto per l’ennesimo duro colpo inferto alla ‘ndrangheta, ma anche perché dimostra il pieno affermarsi dei principi di giustizia e legalità nella nostra comunità. Oggi è stato compiuto un altro passo verso la liberazione della Calabria dal giogo dell’oppressione mafiosa”.

DEMETRIO MARTINO (CONSIGLIERE COMUNALE REGGIO CALABRIA)

Plauso per l’arresto del boss Giuseppe Pelle esprime il consigliere comunale delegato alla legalità Demetrio Martino. «Prosegue la liberazione del nostro territorio dalle fitte maglie della ‘ndrangheta – commenta Demetrio Martino – grazie alla instancabile attività delle forze di Polizia che con grande impegno e dedizione continua a portare risultati significativi nel contrasto alla criminalità organizzata». «L’impegno e la dedizione delle forze dell’ordine – conclude Martino – consolida il nostro agire di amministratori locali e costituisce un monito continuo volto ad assicurare quei profili di trasparenza e legalità che rassicurino l’agire e la tutela dei cittadini avverso le forze del malaffare che ancora condizionano lo sviluppo del nostro territorio».