Sospesi i programmi. Dura condanna da parte del direttore di Fimmina Tv
Rubate le attrezzature all’emittente televisiva Telemia di Roccella Ionica
Sospesi i programmi. Dura condanna da parte del direttore di Fimmina Tv
ROCCELLA IONICA (REGGIO CALABRIA) – Ignoti, la notte scorsa, si sono impossessati dell’attrezzatura per la trasmissione dell’emittente televisiva Telemia di Roccella Ionica, posta in una cabina in una zona collinare. A seguito del furto, l’emittente ha dovuto sospendere i programmi. L’editore ha presentato una denuncia per furto ai carabinieri di Roccella Ionica.
“Non ci sono parole – ha sostenuto Raffaella Rinaldis, direttore di Fimmina Tv – che possano rispondere a dovere all’atto vergognoso perpetrato ai danni di Giuseppe Mazzaferro, Maria Teresa Criniti e tutto lo staff di Telemia. Fimmina Tv è
quasi una costola dell’emittente della Locride che, dopo oltre 15 anni di lavoro, si è affermata in tutta la Calabria.
L’editore è come un fratello, cresciuti insieme nelle nostre passioni legate alla comunicazione. La nostra emittente è nel moox di Telemia, quindi nemmeno noi siamo in onda, ma non ci preoccupiamo. A nome della redazione, dello staff e di tutti i
sostenitori della nostra piccola emittente, porgo a Giuseppe Mazzaferro, a Maria Teresa Criniti e a tutto lo staff-famiglia
di Telemia, il più forte abbraccio, solidale con tutti voi e sperando che la vicenda venga chiarita al più presto. Questi
atti che trascendono il vandalismo e diventano danneggiamento mirato, furto inutile, messaggio da codificare, appartengono a quella Calabria che rifiutiamo di voler vedere primeggiare. Chi sono più forti, noi o loro? Chi combatte ogni giorno contro le difficoltà e afferma la sua voglia di fare, alla luce del sole o chi, nottetempo, nascosto vigliaccamente dal buio, distrugge
le cose buone che questa terra, giogata, produce?”. “Giuseppe, Maria Teresa, non sappiamo – ha concluso Raffaella Rinaldis – come esservi utili contate però su di noi per quanto possiamo fare nel velocizzare ogni risultato, non per rispondere ai telespettatori che aspettano fiduciosi e che vi sostengono ma per chiudere la bocca di chi, in questo momento, continua a stare nascosto, pensando di aver fatto una prodezza. A loro mi rivolgo, vergogna”.