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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Rossano, il Codex Purpureus Rossanensis ritorna a casa Il volume è stato per qualche anno sottoposto ad un lavoro di restauro

Rossano, il Codex Purpureus Rossanensis ritorna a casa Il volume è stato per qualche anno sottoposto ad un lavoro di restauro
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di Roberta Strano

Il Codex Purpureus Rossanensis, l’evangelario bizantino dichiarato lo scorso anno “Patrimonio dell’Umanità”, farà il suo rientro il prossimo 2 luglio nella sua città, Rossano.

L’annuncio ufficiale è stato dato dagli uffici della diocesi di Rossano – Cariati. Il volume è stato per qualche anno sottoposto ad un lavoro di restauro da parte dei tecnici dell’ ICRCPAL (Istituto Centrale per il Restauro e la conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario) di Roma.

La sua dimora sarà il Museo Diocesano di Arte Sacra, che in questi mesi è stato interessato da lavori di ristrutturazione, finalizzati a renderlo il degno scrigno per accogliere questo tesoro di inestimabile valore e regalare la giusta collocazione anche gli altri numerosi e importanti reperti storici in esso custoditi.

La cerimonia di accoglienza sarà suddivisa in due momenti, con appuntamenti istituzionali e religiosi previsti anche per la giornata del 3 luglio, e comprenderà anche la inaugurazione delle nuove sale del Museo Diocesano di Arte Sacra, alla presenza di rappresentanti istituzionali. Le tappe del ritorno a casa del Codice Purpureo prevedono anche la esposizione del testo religioso presso la Camera dei Deputati, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, così da offrire una vetrina prestigiosa, istituzionale e internazionale, ad un bene artistico unico nel suo genere. L’importanza e la preziosità del Codex non è da intendersi solo da un punto di vista artistico culturale, ma anche di quello della fede, perché tra quelle pagine color porpora e racchiusa la Parola di Dio, tramandata nei secoli attraverso i Vangeli trascritti di Marco e Matteo. E proprio i fogli di pergamena “purpurea” sono tornati al loro antico e originario splendore, grazie al minuzioso e attento lavoro di recupero dei tecnici dell’ICRCPAL.