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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Rosarno, Polizia denuncia titolari bar “Buffet” L'accusa è di truffa aggravata e continuata

Rosarno, Polizia denuncia titolari bar “Buffet” L'accusa è di truffa aggravata e continuata
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Nella giornata del 28 novembre, personale delle Squadre Giudiziaria ed Informativa della Polizia Ferroviaria, a conclusione di articolate indagini di Polizia Giudiziaria, procedeva a perquisizione locale e sequestro di cose pertinenti al reato all’interno del Bar “Buffet” della Stazione ferroviaria di Rosarno (RC). L’operazione scaturiva da una anomala coincidenza rilevata da diversi Capitreno.

Giorni addietro, due viaggiatori, trovandosi a bordo dello stesso treno regionale, all’atto del controllo del titolo di viaggio, esibivano al Capootreno i rispettivi biglietti, emessi dal circuito SISAL, perfettamente identici in ogni parte, ossia aventi la stessa fattura cartacea, identici codice identificativo, tratta ferroviaria, codice dell’apparecchiatura SISAL emittente.

Rilevando l’anomalia a mezzo del tablet di servizio, lo stesso Capotreno procedeva al ritiro dei due biglietti, elevando sanzione amministrativa a carico dei due ignari passeggeri che, strenuamente, continuavano ad asserire di aver acquistato regolarmente il biglietto presso il Bar “Buffet” della Stazione ferroviaria di Rosarno, come erano soliti fare. A riprova della motivata buona fede, uno dei due viaggiatori formalizzava regolare denuncia di quanto accaduto presso gli Uffici della Polizia Ferroviaria.

Gli accertamenti scaturiti dalla strana coincidenza consentivano di acclarare che anche altri Capitreno, in diverse circostanze, avevano rilevato analoghe anomalie dal controllo dei titoli di viaggio emessi dalla stessa biglietteria, procedendo, in tali casi, secondo Regolamento ferroviario. A seguito della perquisizione delegata dalla Autorità Giudiziaria competente, veniva sottoposta a sequestro la macchinetta del circuito SISAL, attraverso la quale erano stati emessi i titoli di viaggio in argomento. Accertando, pertanto, la truffa aggravata e continuata, il personale della Polizia Ferroviaria procedeva al deferimento in stato di libertà del titolare dell’esercizio commerciale, B.T. classe 1953, e del socio, M.G.B. classe 1955.