Con ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari DDA presso il Tribunale di Reggio Calabria nel novembre 2017 nell’operazione c.d. ” Narcos” è stata data esecuzione all’applicazione di misure cautelari in carcere per Pepè Salvatore, in concorso con Desiderato Francesco Orazio e Giuseppe, Pepè Ferdinando, Pepè Domenico, Sosa Lino,per essere inseriti in una associazione dedita al traffico nazionale ed internazionale di sostanze stupefacenti.Il Gup DDA presso il Tribunale di Reggio Calabria ,a seguito di abbreviato, in primo grado, aveva condannato gli imputati per tutti i capi contestati.
Pepè Salvatore era stato condannato alla pena di anni 16 di reclusione per tali imputazioni.
L’avv. Mariangela Borgese, difensore del Pepè Salvatore, ha proposto articolato atto di appello alla Corte di Appello di Reggio Calabria, con la quale ha chiesto che il Pepè Salvatore venisse assolto dalle imputazioni poichè estraneo alle contestazioni, evidenziando, tra l’altro, che l’utenza telefonica a lui attribuita era in realtà intestata ed in uso ad altro soggetto.- Anche gli altri difensori degli impuati avevano impugnato la sentenza di primo grado chiedendo l’assoluzione.-
La Corte d’Appello di Reggio Calabria con sentenza del 16 aprile 2020 – tenuta con modalità di connessione a distanza (microsfot teams) in quanto non rientrante nella sospensione prevista dal DPCM del 10 aprile 2020, poichè erano in scadenza i termini di cui all’art. 304 c.p.p.- , ha assoto il Pepè Salvatore da tutti i quanti i capi di accusa facendolo immediatamente scarcerare dal carcere di Paola dove egli era detenuto dal novembre 2017. Il Pepè in notatta è stato liberato ed è tornato a casa.-
Con tale sentenza la Corte d’Appello ha altresì assolto alcuni degli altri imputati per alcuni capi di imputazione : Desiderato Francesco Orazio e Desiderato Giuseppe, difesi dagli avv.ti Mario Santambrogio e Beatrice Saldarini ( assolti dal capo A4) ; Zangari Rosario , difeso dall’avv. Nicola Rao ( assolto dal capo B); Sosa Lino , difeso dall’avv. Davide Barillà, (assolto dai capi A1, A2, e A5) ; Kahani Nejad Amir Ali, difenso dall’avv. Calabrese ( assolto dal capo C) ; ed ha rideterminato la pena nei confronti di Pepè Ferdinando in anni 8 di reclusione ( avv. Mario Santambrogio e avv. Naso), Sosa Lino Andres in anni 14 di reclusione ed € 110.000,00 di multa ( avv. Davide Barillà), Zangari Rosario anni 6 di reclusione ed €32.000,00 di multa (avv. Nicola Rao), Kashani Nejad Amir Alì in anni 6 di reclusione ed €32.00,00 di multa (avv. Calabrese), confermando nel resto la sentenza per gli altri capi e per quelli contestati a Pepè Domenico ( avv. Borgese e avv. Naso).-