Scopelliti (Ncd): “La questione morale va affrontata immediatamente con strumenti legislativi nuovi”
Giu 11, 2014 - redazione
“Contro i corrotti e i ladri scateniamo l’inferno”
Scopelliti (Ncd): “La questione morale va affrontata immediatamente con strumenti legislativi nuovi”
“Contro i corrotti e i ladri scateniamo l’inferno”
Roma – “Se la lotta alla crisi economica è la prima delle
emergenze sociali per il Paese, la cosiddetta ‘questione morale’ è la prima
delle emergenze in politica, e va affrontata con altrettanta decisione e
rapidità”. Lo ha dichiarato l’On. Rosanna Scopelliti, parlamentare del NCD,
componente della Commissione Parlamentare Antimafia.
“Le notizie di indagini gravissime ed arresti a carico di esponenti di
primo piano di diverse forze politiche in merito all’EXPO2015 a Milano e
del MOSE a Venezia – ha continuato la deputata – hanno minato ulteriormente
il livello di fiducia dei cittadini nella classe politica, causando non
solo ostilità verso di essa nell’opinione pubblica, ma anche aggravando il
problema dell’astensionismo ai recenti ballottaggi per le elezioni
amministrative. E la cosa più grave è che la politica, invece di dare
risposte concrete, da giorni si rimbalza le responsabilità da destra a
sinistra come se il problema fosse di collocazione politica, e non invece
di profonda crisi etica che investe trasversalmente tutta la cosa
pubblica”.
“Dobbiamo invece farci tutti carico di affrontare la ‘questione morale’ in
politica – insiste la parlamentare calabrese – come una vera e propria
emergenza, perchè mina alle basi la nostra democrazia privandola del
consenso popolare e facendo crollare insieme a sè il rispetto per le
Istituzioni. La ‘questione morale’ va affrontata senza pregiudizi
ideologici, perchè è dimostrato che colpisce al di là di dati di
appartenenza politica, anagrafici o geografici. E’ un problema innanzi
tutto culturale, di una drammatica carenza di ideali e formazione umana e
politica della classe dirigente del Paese, ma contemporaneamente è un
problema della mancanza di veri e propri deterrenti importanti per chi
barcolla pericolosamente sulla linea che delimita l’azione politica o
gestionale ed il malaffare. Urge quindi una normativa di legge nuova e
decisamente punitiva per chi abusa del proprio servizio politico o
amministrativo, o usa la politica per gestire affari loschi ed
arricchirsi”.
“La Politica deve riprendersi la “P” maiuscola, dimostrando di affrontare
senza ipocrisie e tentennamenti questa emergenza nazionale – conclude la
parlamentare – ed in questo senso invito il Parlamento ed il Governo a
concordare al più presto un provvedimento legislativo che estenda ai casi
di corruzione e concussione, turbativa d’asta nei grandi appalti,
appropriazione indebita di denaro pubblico e di collusione con la mafia che
riguardano direttamente o indirettamente la politica, tutte le norme che
vengono applicate dal codice penale quando si tratta di reati collegabili
al fenomeno mafioso, a partire dalla sospensione della prescrizione dei
reati, dalla confisca dei beni a qualsiasi titolo collegabili a chi
commette i suddetti reati ed ai loro complici o mandanti, all’applicazione
del massimo della pena prevista dal codice penale per i reati di mafia, non
escludendo l’applicazione del regime carcerario del 41 bis, la condanna
alla ‘morte civile’ con l’applicazione della pena accessoria
dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Se vogliamo che i cittadini
tornino ad amare la Politica e la democrazia, ma anche molto concretamente
che gli investitori esteri tornino a guardare all’Italia con fiducia,
questa volta la classe politica deve dimostrare che il periodo delle
indulgenze e degli ammiccamenti agli amici, ed agli amici degli amici, è
definitivamente finito. Oggi Papa Francesco ha detto con fermezza che ‘per
i corrotti c’è l’inferno’. Noi da cristiani ci crediamo, ma da politici
abbiamo il dovere di cominciare a far provare ai corrotti ed ai ladri di
denaro pubblico un bell’anticipo di inferno già qui, su questa terra”.