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Riunito coordinamento Associazioni Città Piana

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Il 3 Gennaio 2019  si è tenuta, nei locali della biblioteca comunale di Cittanova, una prima conferenza indetta dal Coordinamento delle Associazioni della Città della Piana per affrontare le carenze e le gravi condizioni in cui versano le infrastrutture viarie e ferroviarie della Piana di Gioia Tauro.

Alla conferenza hanno partecipato, in rappresentanza delle loro associazioni, Totò Albanese di Giffone, Marcello Anastasi e Emanuele Reitano di Rizziconi, Rosario Antipasqua di Maropati, Marco Caruso di Molochio, Deborah Ciricosta di Melicucco, Gino Cordova di Taurianova, Armando Foci di Cittanova, Antonio Iemma di Laureana, Mandaglio Giuseppe di Giffone, Nasso Michele e Aldo Polisena di  Cinquefrondi, Vanni Tomaselli di Gioia Tauro. Numerosa la partecipazione ai lavori di Sindaci e amministratori locali, cittadini di tutto il comprensorio, di professionisti ed esperti del settore oltre che del Consigliere regionale On. Giuseppe Pedà e Consigliere Metropolitano e Sindaco di Roghudi Pier Paolo Zavettieri, del Sindaco di Rizziconi Alessandro Giovinazzo. Folta anche la presenza di cittadini di tutta la Piana, giornalisti e operatori video di varie testate giornalistiche.

Ha coordinato i lavori della Conferenza Aldo Polisena, che ha fatto un breve excursus sul degrado delle infrastrutture del territorio e, subito dopo, gli stessi sono proseguiti con un’ampia e approfondita relazione dell’arch. Armando Foci, dal titolo “Mobilità viaria e ferroviaria sostenibile nella Città della Piana”.

Un veloce cenno introduttivo è stato dedicato anzitutto alle grandi infrastrutture nazionali e regionali che attraversano la Città della Piana : dall’Autostrada del Mediterraneo, che per decreto politico è stata dichiarata completa già nel 2016 ma che invece per ben 80 Km., tutti in Calabria, sono rimasti tali e quali agli anni 60; alla superstrada Rosarno – Gioiosa la cui galleria ha da sempre presentato seri rischi di stabilità e che oggi già necessita di essere raddoppiata per il forte incremento di traffico; agli aeroporti di Reggio e Lamezia, l’uno sempre a rischio di chiusura per cattiva gestione e l’altro che di internazionale mantiene soltanto il nome; all’Alta Velocità, sempre promessa ma che non accenna mai ad essere realizzata.

Il quadro emerso dalla relazione introduttiva, e dagli interventi successivi, è subito apparso sconfortante : assenza di manutenzione ordinaria della viabilità (presenza di numerose, estese e profonde buche quasi mai rappezzate, frane che isolano addirittura interi paesi per mesi, avvallamenti della sede stradale, cunette inesistenti e ove presenti non più funzionali per l’accumulo di detriti mai rimossi, siepi laterali non potate da molti anni che restringono le carreggiate con gravi rischi di incidenti, ponti e muri crollati e mai ripristinati, interruzioni e restringimenti delle carreggiate, sezioni stradali incompatibili con le attuali esigenze del traffico, assenza di segnaletica orizzontale, verticale e guard rail di sicurezza, elevata tortuosità, carenza di opere di convogliamento e smaltimento delle acque piovane che trasformano le strade in torrenti e, in definitiva come conseguenza, eccessivi tempi di percorrenza e alto rischio per l’incolumità degli automobilisti).

La relazione e gli interventi successivi hanno preso in esame anche la realizzanda Pedemontana, per la quale tutti hanno rimarcato la sua utilità  principalmente perché toglierà dallo storico isolamento il territorio e i centri abitati dell’entroterra contribuendo a rafforzare i commerci, la produzione, la cultura e la coesione sociale. Ampie critiche però sono state espresse per la lentezza dei lavori dei lotti Cittanova-Delianuova, per il lungo blocco dei lavori del lotto di Laureana, per i ritardi nella consegna dei lavori del lotto S. Giorgio Morgeto–Cinquefrondi ma, soprattutto per quest’ultimo lotto, per lo sperpero di denaro, territorio, ambiente e fondi agricoli, dovuto all’eccessivo e inutile numero di svincoli, per il non previsto collegamento diretto della Pedemontana allo svincolo Cinquefrondi Est (mediante la galleria Perciano) della Superstrada Rosarno – Gioiosa e per l’assenza della previsione dello svincolo di collegamento per Rosarno e da Gioiosa (errori che, se non risolti, pregiudicheranno l’utilità dell’intera opera).

E’ stata inoltre rimarcata, sia nella relazione di Armando Foci che nell’intervento di Aldo Polisena e Totò Albanese, la forte criticità della Pedemontana che lascia privi di collegamento i 5 centri abitati di S. Pietro di Caridà, Serrata, Candidoni, Laureana e Giffone pur in presenza di ben due progetti esecutivi, redatti dalla Comunità Montana e dal Comune di Giffone, già inviati da tempo alla Città Metropolitana per il loro inserimento nella sua programmazione triennale.

Ampi cenni, fortemente critici, richieste di manutenzione e proposte di ammodernamento sono state avanzate da tutti gli intervenuti anche per il totale abbandono delle altre numerose strade della Città della Piana, tutte lasciate in pietose e pericolose condizioni : dalla S.S. 18 Rosarno – Palmi, alla S.P. n. 1 Gioia Tauro – Locri, dalla S.P. Cittanova-Rizziconi-Gioia Tauro, alla S.P. Taurianova-Ponte Vecchio- Palmi e, per finire, la S.P. Taurianova-Dinami, il ripristino del Ponte crollato da 8 anni della S.P. Drosi-Gioia Tauro e la S.P. Taurianova – Oppido – Delianuova, ormai quasi tutte impraticabili se non al prezzo di seri rischi per la propria vita.

Particolarmente interessante è stata giudicata anche la proposta del relatore di ammodernamento della strada di cresta delle Serre e dell’Aspromonte, che si estende in ambienti naturali unici e panorami mozzafiato, da S. Pietro di Caridà a Gambarie, autentica cerniera tra il versante Jonico e quello Tirrenico e che potrebbe costituire il vero asse di accesso, di percorribilità e identitario delle aree dei due Parchi, attorno al quale sviluppare un progetto di sviluppo turistico del grande attrattore naturale, che veda consorziati in una struttura pubblico-privata i 33 Comuni su di esso gravitanti, i due Enti Parco e tutti gli operatori economici privati che operano nelle aree dei Parchi.

Vivo interesse e un dibattito serrato e particolare ha suscitato la proposta di Armando Foci di rimettere in funzione le ex Ferrovie  della Calabria mediante la redazione di un progetto di ammodernamento ed estensione da Cinquefrondi a Rosarno e da Cinquefrondi a Gioiosa Jonica, per poterle connettere al Sistema Metropolitano Regionale, già finanziato e in fase di realizzazione in tutta la Calabria, che consentirebbe collegamenti veloci e sicuri con tutti i servizi puntuali e a rete di rango locale, regionale e nazionale, dal Porto di Gioia Tauro al futuro Ospedale unico della Città della Piana, dagli aeroporti alle Ferrovie Statali, dalle Università di Reggio, Catanzaro e Cosenza agli Uffici della Regione Calabria.

Servirebbe, questa importante infrastruttura ferroviaria, soprattutto a configurare attorno ad essa, ad una nuova e più moderna viabilità e, si spera, anche ad una pista ciclabile, la nascente CITTA’ POLICENTRICA DELLA PIANA, costituita dalla convergenza dei 33 Comuni e dei suoi 170.000 abitanti in una nuova struttura di governance istituzionale, dotata di propria sede, Uffici di alto rango e di un proprio PIANO STRATEGICO che le consenta di poter programmare e progettare il territorio con un’ampia, futuristica visione di lungo termine e diventare un valido interlocutore dei propri cittadini, della Città Metropolitana, della Regione , dello Stato e dell’Unione Europea.

Sono seguiti numerosi altri interventi di Marco Caruso di Molochio, di Gino Cordova di Taurianova, di Totò Albanese di Giffone, di Alessandro Giovinazzo Sindaco di Rizziconi, di Rosario Antipasqua di Maropati, del Sindaco e Consigliere Metropolitano Pier Paolo Zavettieri, di numerosi altri cittadini che hanno tutti plaudito all’iniziativa delle Associazioni.

Particolarmente atteso l’intervento del Consigliere regionale On. Giuseppe Pedà che, dopo aver lodato l’iniziativa delle Associazioni come valido e democratico metodo di partecipazione dal basso, anche dal suo precedente ruolo di Presidente del Consiglio di amministrazione di Ferrovie della Calabria ha fatto un’ampia disamina dello stato di queste ferrovie concordando sulla loro utilità ed attualità.

Ha concluso i lavori il Prof. Geol. Giuseppe Mandaglio dell’Università Mediterranea, ampio conoscitore delle problematiche e delle esigenze infrastrutturali del territorio, che, apprezzando l’iniziativa e il lavoro svolto si è dichiarato disponibile ad offrire la sua professionalità al nascente coordinamento delle Associazioni per la soluzione di alcune problematiche

La Conferenza delle Associazioni ha deciso infine di strutturarsi stabilmente, di chiamare a cooperare tutte le altre Associazioni della Città della Piana, di dotarsi di un proprio coordinamento per avanzare proposte di nuove infrastrutture viarie e avviare iniziative di sensibilizzazione  nei confronti della politica, dei Sindaci e dei cittadini