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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Riprendono le trattative, il porto di Gioia Tauro torna operativo Si sblocca dopo 50 ore il fermo. Dopo ore convulse di trattative e mediazioni un primo gruppo di lavoratori è tornato sulle gru e sui carrelli

Riprendono le trattative, il porto di Gioia Tauro torna operativo Si sblocca dopo 50 ore il fermo. Dopo ore convulse di trattative e mediazioni un primo gruppo di lavoratori è tornato sulle gru e sui carrelli
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GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – Si sblocca dopo 50 ore il fermo del porto di Gioia Tauro. Dopo ore convulse di trattative e mediazioni un primo gruppo di lavoratori è tornato sulle gru e sui carrelli. La situazione si è sbloccata dopo un’assemblea durata 5 ore nel corso della quale i sindacati hanno annunciato la ripresa della trattativa sull’Agenzia del lavoro ma soprattutto la disponibilità di Mct di verificare se esistano le condizioni per ridurre il numero dei 442 esuberi. La verifica sarà fatta sulla base degli aspetti tecnico-organizzativi avendo come riferimento i volumi del novembre 2015. La mediazione dei sindacati (alle assemblee erano presenti anche i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil) ha prodotto la rimozione del fermo. Adesso l’attenzione si sposta su Roma: il 19 è previsto un incontro sui meccanismi per lanciare l’Agenzia del lavoro, ma soprattutto sugli elementi di potenziamento delle attività che dovrà portare al reinserimento entro 3 anni dei portuali collocati fuori la produzione.

MICHELE GALIMI

La crisi del porto di Gioia Tauro,non può essere scaricata sulle spalle dei lavoratori.L’arroganza
di MCT deve essere ridimensionata richiamando l’azienda alle sue responsabilità
e ricordando che i successi aziendali del passato,sono da intestare alla professionalità,alla
disponibilità ed al sacrificio delle maestranze.Come dirigente del PD,mi sono già
rapportato con il capo gruppo in consiglio regionale,Sebi Romeo,e con Gerardo Mario
Oliverio,affinché si faccia,finalmente,comprendere al governo nazionale che il porto
della piana e’strategico per l’Italia e per l’intera Europa e che il suo rilancio
non può essere più rinviabile.

Michele Galimi-Dirigente Pd

GIUSEPPE ZAMPOGNA

“Lo stato di agitazione in atto in questi giorni tra i Sindacati ed MCT, gestore del terminal di Gioia Tauro, in merito all’organizzazione ed all’utilizzazione del personale per gli effetti della crisi, pone drammaticamente l’accento su quella che è l’attuale grave situazione dello scalo gioiese e sul futuro della sua forza lavoro” – afferma in una nota il Consigliere Metropolitano Giuseppe Zampogna. “Confidando nel buon senso delle parti, affinchè si impegnino oggi a portare avanti gli accordi presi lo scorso Luglio nell’incontro in cui parteciparono Regione Calabria, Governo Nazionale, Sindacati e il gestore del terminal,” – continua Zampogna – “ mi farò portavoce in seno al Consiglio Metropolitano delle istanze dei 442 lavoratori che oggi rischiano di perdere probabilmente l’unica fonte di reddito per le proprie famiglie, al fine di rendere partecipe della grave situazione il neonato Organo Istituzionale. La Città Metropolitana di Reggio Calabria infatti,” – conclude Zampogna – “ nella cui amministrazione il porto ricade, potrebbe avere un ruolo strategico e di concerto con il Governo Regionale Calabria ed il Governo Nazionale, trovare una soluzione che porti finalmente alla consacrazione della più importante infrastruttura Calabrese e alla sicurezza dei suoi lavoratori.”