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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 15 MAGGIO 2024

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Rifiuti, il Codacons ricorre al Tribunale di Napoli

Rifiuti, il Codacons ricorre al Tribunale di Napoli

L’associazione di consumatori chiama in causa il Comune di Napoli e l’Asia Spa perché risarciscano i danni (500mila euro) a centinaia di residenti che hanno aderito all’azione

Rifiuti, il Codacons ricorre al Tribunale di Napoli

L’associazione di consumatori chiama in causa il Comune di Napoli e l’Asia Spa perché risarciscano i danni (500mila euro) a centinaia di residenti che hanno aderito all’azione

 

PAOLO MONTALTO

Il Codacons ha avviato oggi un’azione collettiva dinanzi al Tribunale di Napoli per la vicenda dei rifiuti che sommergono interi quartieri della città. L’associazione di consumatori chiama in causa il Comune di Napoli e l’Asia Spa perché risarciscano i danni (500mila euro) a centinaia di residenti che hanno aderito all’azione.

Secondo il Codacons “Comune di Napoli e Asia, in violazione al regolamento Comunale relativo alla Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed alle più elementari norme di igiene personale ed ambientale, non ha provveduto per lunghi anni allo svolgimento del servizio di raccolta – si legge nell’atto di citazione – Ed il fenomeno si sta ripetendo da diversi mesi. Da ciò deriva che in tutte le strade della città si verifica una totale invivibilità a causa dei cumuli di rifiuti di ogni genere che ostacolano sia i movimenti che la possibilità di poter accedere ai vari servizi essenziali ed a volte alle abitazioni stesse”.

Andando oltre, per l’associazione “i cumuli di rifiuti si rilevano così eccessivi che spesso sconosciuti sconsiderati si sentono autorizzati a dare loro fuoco causando un’ulteriore inquinamento sia di odori che di sostanze tossiche conseguenti alla combustione. I cittadini, in conseguenza di tale cronico e persistente stato di cose e dello scandalo dell’emergenza rifiuti – continua l’atto di citazione – subiscono quindi gravi ed insostenibili lesioni e danni personali, patrimoniali, alla vita di relazione, esistenziali, alla salute, nonché turbamento, ansia e stress che provocavano loro un significativo peggioramento della qualità di vita”.

La conclusione? Per l’associazione di consumatori, il Comune di Napoli e i responsabili del servizio di recupero e smaltimento dei rifiuti solidi urbani “non solo sono colpevoli e responsabili dello scandalo ed emergenza rifiuti, ma sono anche inadempienti in quanto pretendono il pagamento di un servizio essenziale e necessario, che invece non prestano e corrispondono in violazione della normativa vigente”.

“Si tratta di un assurdo paradosso – spiega il presidente del Codacons di Napoli e promotore della causa, Giuseppe Ursini – I cittadini non solo sono sommersi dai rifiuti, ma sono anche costretti a pagare la tassa per l’inesistente smaltimento di quegli stessi rifiuti che giacciono davanti le loro finestre! Una situazione intollerabile che abbiamo deciso di portare dinanzi ai giudici, chiedendo un risarcimento pari a 1.032 euro a cittadino per ogni anno di mancata raccolta della spazzatura (2007, 2008 e 2010), per un totale di 500mila euro”.

redazione@approdonews.it