Il sindaco di Saracena presenta le modifiche all’evento organizzato nei giorni scorsi a Campo Calabro. “Guardare alle realtà territoriali virtuose”
Rifiuti, Gagliardi: “Efficacia, efficienza ed economicità o fuori”
Il sindaco di Saracena presenta le modifiche all’evento organizzato nei giorni scorsi a Campo Calabro. “Guardare alle realtà territoriali virtuose”
SARACENA (CS) – Il progetto di legge regionale “Riordino del servizio di gestione rifiuti urbani in Calabria”, presentato dal Dipartimento Politiche dell’Ambiente, ripropone sostanzialmente un modello già sperimentato e risultato inefficiente, inefficace e diseconomico. Si è tentato un inutile maquillage: le vecchie società miste sono state risuscitate sotto la sigla ARO! Eppure in questo quinquennio si sono realizzate e consolidate anche in Calabria, realtà territoriali virtuose, che hanno indicato una diversa rotta, foriera di risultati apprezzati non solo a livello regionale.
Gli incontri che il Sindaco Mario Albino GAGLIARDI sta tenendo nelle città e nei piccoli centri calabresi, continuano a registrare l’interesse e l’attenzione di cittadini, associazioni e colleghi sindaci.
Modifica dell’articolo 7 del maxi-emendamento presentato dal Dipartimento Politiche dell’Ambiente. Di questa proposta, il Sindaco ha parlato anche ai numerosi partecipanti dell’evento organizzato nei giorni scorsi a Campo Calabro, in provincia di Reggio Calabria, organizzato dal comitato cittadino ambiente-rifiuti. All’incontro era presente anche il Primo Cittadino Domenico IDONE.
Paesi virtuosi in materia di raccolta differenziata. Ci sono e, tra l’altro, hanno conseguito gli obiettivi minimi fissati dall’Europa. Se, al contrario – ha dichiarato GAGLIARDI – il sistema regionale ha fallito clamorosamente in un lasso di tempo così rilevante (circa un ventennio), pur registrando diverse gestioni amministrative e con diverse coalizioni politiche contrapposte, un motivo deve pur esserci! Solo una radicale inversione di rotta, legata ad una diversa cultura del riciclo e del riuso, può garantire una diversa gestione del ciclo integrato dei rifiuti a livello regionale.
Sono fatte salve le forme di gestione adottate dai Comuni che hanno raggiunto percentuali pari o superiori al 65% di raccolta differenziata. Possono, altresì, addivenire a forme consortili e/o associative di gestione pubblica, prescindendo da limiti territoriali provinciali, purché confortate da piani di gestione economico-finanziari vincolanti, in grado di perseguire e raggiungere realmente livelli di efficienza, efficacia ed economicità. Ecco cosa propone la modifica all’emendamento.