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Rifiuti a San Giovanni in Fiore, il giornalista Emiliano Morrone chiede l’intervento della magistratura

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Chiedendo indagini ha sottolineato: “Sembra che il cittadino non abbia alcun diritto e che abbia soltanto il dovere di pagare, per servizi di fatto inesistenti”

Rifiuti a San Giovanni in Fiore, il giornalista Emiliano Morrone chiede l’intervento della magistratura

Chiedendo indagini ha sottolineato: “Sembra che il cittadino non abbia alcun diritto e che abbia soltanto il dovere di pagare, per servizi di fatto inesistenti”

 

 

Nel pomeriggio il giornalista Emiliano Morrone ha presentato un esposto sull’accumulo di rifiuti per le strade di San Giovanni in Fiore (Cosenza) e, più in generale, di molti comuni della Calabria. Nell’esposto – inviato ai carabinieri e al sindaco di San Giovanni in Fiore, all’assessore regionale all’Ambiente, ai direttori generali dell’Arpacal e dell’Asp di Cosenza, nonché per conoscenza ai deputati M5S Dalila Nesci e Paolo Parentela – ha scritto il giornalista: «Nonostante il pagamento della tassa sul servizio, di recente richiesto ex lege con modalità che hanno inciso pesantemente sull’economia dei singoli e delle famiglie, lo smaltimento non avviene, non si vedono soluzioni concrete, la spazzatura resta al suo posto ed è un pericolo reale per la salute dei cittadini. La situazione è simile in molti altri comuni della Calabria, che appare, pertanto, abbandonata».
Il giornalista ha sottolineato: «Per l’emergenza ambientale della Calabria, il governo inviò circa un miliardo di euro».
Chiedendo indagini della magistratura, Morrone ha concluso: «Sembra, dunque, che il cittadino non abbia alcun diritto e che abbia soltanto il dovere di pagare, per servizi di fatto inesistenti.
Inoltre, al singolo e la collettività non riescono a sapere dalle fonti ufficiali quali siano le conseguenze per la salute del riferito accumulo di rifiuti, se esistano attualmente rischi oggettivi e responsabilità – e all’occorrenza quali – di istituzioni pubbliche».