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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Riapre al culto la concattedrale “Madonna dell’Isodìa” di Bova

Riapre al culto la concattedrale “Madonna dell’Isodìa” di Bova

Era chiusa da 15 anni

Riapre al culto la concattedrale “Madonna dell’Isodìa” di Bova

Era chiusa da 15 anni

 

 

E’ stata riaperta al culto, dopo oltre quindici anni di chiusura, la Concattedrale “Madonna dell’Isodìa” di Bova, capitale culturale dei Greci di Calabria. La Cattedrale, a tre navate, è stata ricostruita più volte a causa di varie calamità e conservò fino al 1572 il rito greco, anno in cui ad opera del Vescovo Giulio Stavriano il rito venne latinizzato. Il Vescovo Stavriano, trasferito a Bova il 19 marzo 1571 fino alla morte per peste nel 1577, inviò a Roma molti libri liturgici greci tra cui il “Tipicon” oggi conservati alla Biblioteca Vaticana e al Monastero di Grottaferrata.

<E’ auspicabile – sostiene Carmelo Giuseppe Nucera, presidente dell’associazione di cultura greca “Apodiafazzi” – che le Autorità Ecclesiastiche e Civili operino per la restituzione alla Diocesi di questo inestimabile patrimonio librario che assieme agli “ori”, ai “paramenti sacri” e altri “oggetti sacri” devono dare vita, nella sede naturale del Palazzo Vescovile (per troppo tempo dimenticato), al “Museo Diocesano” tanto agognato dalla comunità bovese, capace di raccontare ai posteri “tutta” la storia della Diocesi di Bova>.