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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 25 APRILE 2024

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Regionali in Calabria con la “perfida” Grippo: “con gli esiti delle elezioni, si può rinegoziare tutto”. Sarà il ticket Occhiuto-Spirlì? Ieri su "Perfidia", trasmissione condotta da Antonella Grippo, l'avvocato Talerico, candidato con la lista di Forza Italia ha lasciato intendere che non tutto è scontato

Regionali in Calabria con la “perfida” Grippo: “con gli esiti delle elezioni, si può rinegoziare tutto”. Sarà il ticket Occhiuto-Spirlì? Ieri su "Perfidia", trasmissione condotta da Antonella Grippo, l'avvocato Talerico, candidato con la lista di Forza Italia ha lasciato intendere che non tutto è scontato

La magistrale bravura di Antonella Grippo e il suo vizio della “Perfidia”, come una sorta di pena capitale per i “malcapatitati” politici i quali si trovano nella “cristallizzazione” intellettule per dirla alla Stendhal, della Grippo non lascia scampo a discussioni campate nell’aria dei cipressi in fiore, ma tra petali di rose profumate di arguzie e di soave verità, aleggiando nell’aria del tempo (che verrà).
Ieri sera nell’interessante trasmissione in onda su LaCnews24, “Perfidia” di Antonella Grippo, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro nonchè candidato nella Circoscrizione Centro (e iscritto) con Forza Italia, afferma “La rinegoziazione è evidente che potrebbe dipendere da quelli che saranno gli esiti e i risultati. In politica si può escludere qualcosa?”.
Appunto, in politica non si esclude nulla, ma si può rovesciare o peggio “buttare” anche l’impossibile, dove il dogmatismo è un effimero pensiero nato tra un ghiacciolo al sole e “mannaggia ho versato il latte”.
Noi pensiamo, l’abbiamo sempre pensato che il ticket Occhiuto-Spirlì per una sorta di condizione impositiva del leader del Carroccio al candidato a governatore forzista Roberto Occhiuto, fosse un elemento indiscutibile, ne siamo ancora (parzialmente) convinti, anzi lo affermiamo di più quando è sempre lo stesso Spirlì, attuale “ff” per la triste perdita di Jole Santelli, eletta legittimamente dal popolo calabrese il 26 gennaio del 2020, ha sempre ribadito la sua sicura nomina a vicepresidente della giunta regionale sull’eventuale vittoria di Occhiuto. Non l’abbiamo mai messo in dubbio anche se i dubbi come sia Cartesio che Sant’Agostino ci hanno insegnato, sanciscono la condizione di esistenza. Certo la “cartesiana” Grippo anch’essa in un suo pezzo, non all’acqua di rose, ma con gocce di assenzio e arsenico, parlava di una sorta di malpancismo di Fratelli d’Italia che, dopo una serie di sfoghi della leader Giorgia Meloni, oggi a Catanzaro, risentita per le nomine Rai, aveva (ri)messo tutto in discussione e poi, come per magia, tutto tacque in un’eloquenza del tacere, attenzione, a volte i silenzi sono eloquenti e lungimiranti.
Certo che l’affermazione di Talerico ci lascia un po’ dubbiosi, ma anche molto curiosi per capire e soprattutto con l’ansia di sapere cosa accadrà dopo il 4 ottobre qualora Occhiuto, favorito nei sondaggi, dovesse diventare governatore della Calabria.
Certo, noi abbiamo sempre considerato un ragionamento, osservando i candidati delle liste regionali, tu pensa un candidato “x”, magari della Lega, che si fa in quattro, spendendo forze, tempo e denaro per una campagna elettorale, dove contribuisce alla vittoria di un presidente e magari poi non riesce ad essere eletto e si vede un vicepresidente nominato per delega da Roma, in maniera pre-confezionata, secondo noi qualche giramento di cabbasisi ce l’avrà o no? Oppure, un candidato “x” che si fa un mazzo quanto una casa, riesce ad essere eletto, ma non viene nominato nell’esecutivo, però osserva dal suo scranno, avuto con sudore, un vicepresidente pre-confezionato senza essere passato dalle urne. Lasciamo a voi ogni considerazione noi restiamo con il nostro ragionamento colmo di dubbi, stavolta non esistenziali.
Certo se Forza Italia diventa più forte, ha il presidente e va bene così, ma se Fratelli d’Italia dovesse accrescere i suoi consensi, la Meloni amerà i “rospi”? Starà zitta e buona oppure…?
Visto che, parliamoci chiaro, oramai i giochi si svolgono a Roma e non in Calabria, siamo una sorta di colonia delle elucubrazioni romane, e non solo la Calabria, ma quelle Regioni e Comuni in cui non c’è un forte peso specifico politico. Ma ciò non significa che non contiamo nulla, anzi, dalla discesa di alcuni leader sembra che a qualcuno interessi la Calabria anche se… il Comune di Roma ha un suo fascino… di interesse particolare.
Noi calabresi (e taurianovesi) attendiamo se queste nostre teorie saranno solo favole e se alla fine esistono i lupi, i cacciatori e i vari “Cappuccetto rosso”, con un lieto fine del vissero felici e contenti e con Nino Spirlì in sella alla vicepresidenza della Regione Calabria, con buona pace per tutti compresi gli appassionati di noir.
(GiLar)