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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Reggio, presentata la Scuola di cultura politica La Scuola di cultura politica intende fornire una competenza specifica su profili che vanno dalla storia del paese e delle istituzioni al diritto, dall’economia alla filosofia politica e sociale

Reggio, presentata la Scuola di cultura politica La Scuola di cultura politica intende fornire una competenza specifica su profili che vanno dalla storia del paese e delle istituzioni al diritto, dall’economia alla filosofia politica e sociale
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La Scuola di cultura politica, organizzata dall’ISESP (Istituto Superiore Europeo di Studi Politici), con la collaborazione dell’Università Mediterranea, è stata presentata nel corso della conferenza stampa, in cui sono intervenuti il senatore Nico D’Ascola, ordinario di diritto penale dell’Università Mediterranea e responsabile giustizia Area Popolare, Raffaele Cananzi, presidente Isesp, Daniele Cananzi, ordinario di filosofia del diritto dell’Università Mediterranea, Attilio Gorassini, ordinario di diritto privato e direttore del Dipartimento e Economia dell’Università Mediterranea. All’incontro hanno aderito, Pasquale Catanoso Rettore Università Mediterranea e Francesco Manganaro ordinario di diritto amministrativo dell’Università e presidente del corso di laurea in Giurisprudenza, assenti per impegni istituzionali. La Scuola di cultura politica intende fornire una competenza specifica su profili che vanno dalla storia del paese e delle istituzioni al diritto, dall’economia alla filosofia politica e sociale. “In un momento in cui l’attività politica – dichiara il senatore D’Ascola – è diffusamente guardata con diffidenza e avvertita con sfiducia quanto alla capacità di risolvere i problemi, con un conseguente allontanamento dalla partecipazione alla vita politica, appare importante avviare una riflessione sul nesso tra valori e sviluppo della società, tra politica e azioni capaci di incidere positivamente sul territorio in modo adeguato ed efficiente. La Scuola di cultura politica rappresenta un’occasione di rilancio e di risposta. Di rilancio di un modo di intendere la società civile nel suo complesso, all’insegna di quella primazia della cultura in assenza della quale prospera solamente il degrado, come risposta di respiro europeo ad istanze sociali di tipo locale, con l’intento di assolvere ad una attività di formazione che non sia fine a se stessa ma filtro di in agire innovativo e di ricerca di una nuova coscienza civile. Attraverso la formazione – prosegue D’Ascola –  vogliamo fornire gli strumenti utilizzabili per potere svolgere consapevolmente ogni tipo di attività. L’obiettivo del progetto è quello di dare a tutti, le conoscenze necessarie che gli permettono di scegliere liberamente e consapevolmente. Per queste ragioni, la Scuola non ha l’intento di formare politici di un solo partito o di un orientamento specifico, ma si informa alla massima pluralità della coscienza politica. Le sfide che l’attualità impone di affrontare e che devono essere risolte chiedono una preparazione per cui ad una consapevolezza storica si deve affiancare una capacità critica moderna che solo una adeguata formazione permette di definire. Riteniamo che il dialogo e il confronto, ancora più se costruttivo e stimolante, sia necessario, l’attività della Scuola comprenderà oltre alle lezioni ordinarie, incontri, tavole rotonde e conferenze aperte al pubblico. In una situazione generale di drammaticità e di crisi, non si può fare altro che partire dalla cultura per ricostruire. La gravità della nostra crisi, nasce dalla distruzione della cultura umanistica e dalla difficoltà di individuare un modello alternativo. In Italia, resistono sacche di intellettuali capaci di tradurre gli interessi del territorio, dei cittadini, svolgendo da fondamentale anello di collegamento con le realtà politiche e istituzionali nazionali. Dobbiamo riprendere il concetto di meridionalismo. Dobbiamo essere artefici del nostro destino e non pensare che lo Stato assistenzialista debba sempre venirci incontro. C’era la necessità  – conclude il senatore –  di dotare la città di un luogo in cui formare la futura  classe dirigente che sarà scelta  dai cittadini. Un piccolo tassello della rinascita meridionalista, attraverso cui speriamo che la società ritrovi unità, dignità e si riappropri del proprio ruolo”. L’avv. Raffaele Cananzi, ha illustrato l’attività svolta dall’ISESP: “L’Istituto, da oltre 45 anni, contribuisce alla formazione della classe dirigente con la promozione della cultura e del risveglio intellettuale e morale dei giovani, mediante attività didattiche e di ricerca. La Scuola, il cui direttore sarà il senatore D’Ascola,  intende dotare il territorio di un luogo aperto e libero perché destinato a tutti, a quanti vogliono approfondire le tematiche principali e indispensabili per una comprensione e un partecipazione consapevole alla società, improntata al più esteso pluralismo”. “Il modo migliore per chiarire l’idea alla base della Scuola –  spiega il professore Daniele Cananzi – può essere quello di entrare nel merito dell’organizzazione che si intende realizzare. La Scuola nasce come risposta alle crisi odierne e in terra di Magna Grecia. La politica non può essere fatta e compresa in assenza di una formazione adeguata. Il piano e l’intento, dunque, è di fornire strumenti per capire la realtà alla luce del passato, per comprendere cosa avviene nell’oggi con l’ottica di una maggiore consapevolezza. Il domani è tutto da costruire, ma è pensabile ed edificabile in modo sostenibile, per il Sud in particolare, solo se non lasciato alla sola e semplice esperienza, momentanea e occasionale. La scuola con la preziosa collaborazione dell’Università Mediterranea, continua il suo lavoro sul territorio, pensando in tal modo di fornire un contributo reale e concreto per la comprensione dei problemi vecchi e nuovi, unico e indispensabile momento preliminare ad una effettiva e possibile loro soluzione”.