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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Reggio, operai della ZetaEmme si incatenano di fronte alla Prefettura

Reggio, operai della ZetaEmme si incatenano di fronte alla Prefettura

Rimarranno incatenati sin quando non verranno convocati in sede prefettizia, seguiti dalla rappresentanza sindacale della Cgil Rc-Locri

Reggio, operai della ZetaEmme si incatenano di fronte alla Prefettura

Rimarranno incatenati sin quando non verranno convocati in sede prefettizia, seguiti dalla rappresentanza sindacale della Cgil Rc-Locri

 

 

Domani verrà pagato un primo acconto (un bonifico di 300/400 euro) ad ogni singolo dipendente. Questo è quanto hanno ottenuto i 19 operai della ZetaEmme che, da questa mattina, si erano incatenati di fronte alla Prefettura di Reggio Calabria.
Nonostante l’assenza della curatrice giudiziaria dell’azienda Tiziana Condelli al tavolo dell’incontro in programma questo pomeriggio al Palazzo del Governo, i lavoratori – accompagnati dal rappresentante sindacale Sebastiano Marando, Segretario Confederale Cgil Rc-Locri -, hanno così raggiunto un piccolo risultato. Ed è proprio a seguito di questa decisione, comunicata dalla dott.ssa Antonella Surace (in rappresentanza del Prefetto), che gli operai dell’azienda hanno deciso di interrompere il sit-in di protesta. Il prossimo incontro si svolgerà mercoledì 19 giugno, alle ore 11, sempre in Prefettura. La Curatrice ha assicurato la sua presenza. I lavoratori saranno in Piazza Italia a partire dalle 9 e resteranno lì sino a quando non avranno ottenuto delle risposte.

 

I 19 lavoratori della ZetaEmme, da questa mattina incatenati in Piazza Italia, hanno deciso che continuerano a rimanere dinanzi alla Prefettura di Reggio Calabria sin quando non verranno convocati in sede prefettizia, seguiti dalla rappresentanza sindacale della Cgil Rc-Locri, per incontrare la curatrice giudiziaria dell’azienda, la dott.ssa Tiziana Condelli. I dipendenti vogliono ottenere delle risposte sul loro futuro. Due, infatti, sono le richieste avanzate dai lavoratori: il recupero dei crediti aziendali in modo tale da ottenere i propri stipendi arretrati e l’applicazione dell’articolo 6 del Contratto collettivo nazionale, secondo cui vi è l’obbligo – da parte dell’azienda – di comunicare ai Comuni, l’elenco dei lavoratori già assunti per il successivo passaggio alle aziende subetranti nel nuovo appalto. Ciò comporterebbe non solo la possibilità da parte dei dipendenti di lavorare nuovamente ma, soprattutto, la speranza di poter esser retribuiti.In attesa di tale riscontro, i lavoratori della ZetaEmme potrebbero essere licenziati e poter così fare richiesta dell’indennità di disoccupazione ordinaria e riuscire, almeno in questo modo, ad ottenere un minimo salario. Da otto mesi, infatti, non vengono pagati. La disperazione è al massimo livello. C’è chi non ha più luce in casa, chi non può permettersi di pagare il mutuo o l’assicurazione dell’auto. Chi ha avuto un figlio e non riesce neanche a comprare il minimo indispensabile. Infine, c’è chi – senza stipendio – ha dovuto pagare una multa perché il camion aziendale non era in regola per quanto concerne l’assicurazione e la revisione.Una situazione, dunque, esplosiva, di cui si attende l’esito questa sera. Sino ad allor, le catene saranno il simbolo della disperazione che avvince questi lavoratori.