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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Reggio, museo civico: “Il vecchio che avanza” Risveglio Civile contesta il Comitato tecnico per l’allestimento del Monastero della Visitazione

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L’insediamento con una riunione presso la sede della Città Metropolitana del Comitato tecnico per l’allestimento del Monastero della Visitazione, da destinare tra l’altro a Museo Civico, ha mostrato ancora una volta l’assoluta autoreferenzialità di un’amministrazione miope che per una ennesima occasione intende privilegiare la ragione dell’autorità contro l’autorità della ragione.
Infatti, accanto a figure istituzionali certamente prestigiose, si rivedono elementi che già in altre occasioni avevano suscitato violente polemiche (come per la spregiudicata campagna per favorire il fallito sventramento di piazza De Nava, o per l’uso a cuor leggero dell’Hotel Miramare), assieme ad altre personalità che sicuramente hanno il privilegio di fruire di giornate di 48 ore per stare dietro a tutti i carichi ed incarichi che già occupano, salvo poi, a tempo debito, smistare corposi incarichi professionali.
Del tutto ignorati i proponenti delle storiche associazioni culturali per l’istituzione del Museo Civico. Tra essi, figure scientifiche di grandissimo spessore come il prof. Giuseppe Caridi, Presidente della Deputazione di Storia Patria, o il prof. Daniele Castrizio, eccellente studioso della Reggio antica. Ignorate le categorie produttive (possibili sponsor) che avrebbero in un sistema museale il più importante attrattore di sviluppo autopropulsivo.
È altresì caduta nel vuoto culturale pneumatico la richiesta, “per colmare l’asse temporale che dalla fine dell’età classica giunge al Medioevo”, avanzata con lettera al sindaco un anno fa dal dinamico Direttore del Museo Archeologico “per proporre di fare dell’ex Roof Garden, una volta recuperato e restituito alla città, il naturale ampliamento del Museo Archeologico”.
Vincolando già in progetto la destinazione di ogni singolo spazio del Monastero, si sono volutamente ignorate nuove importanti proposte museali, formalizzate pubblicamente in ineccepibili e qualificate sedi, proposte alla Città congiuntamente ai massimi responsabili della cultura della stessa Amministrazione, volte a ricollegare la città e la sua provincia alle nuove realtà tecnologiche e a fare intravedere qualche scorcio di futuro: un futuro che per altre aree europee è già da tempo il presente.
La scelta di Palazzo Alvaro per determinazioni che riguardano destinazione e allestimento del realizzando Museo Civico è una sarcastica “sfumatura”, che consente a chi decide di sdoppiarsi nell’alter ego Metropolitano quando le decisioni sono sottratte ad ogni confronto o controllo (Consiglio Comunale, Commissione Cultura). Del resto, in questa città le opposizioni mostrano di essere pura realtà virtuale che si materializza solo quando c’è un interesse.
Resta comunque valido l’interrogativo: se il finanziamento della riattazione del Monastero della Visitazione nasce da una istruttoria del Comune di Reggio, cosa c’entra la Città Metropolitana? Le riunioni istituzionali del Comune reggino si tengono a Palazzo Alvaro? E le decisioni che ne scaturiscono impegnano la Città Metropolitana? E i consiglieri metropolitani hanno un ruolo in tutto questo? Forse potrebbe essere il Prefetto a riportare, con mano sicura, un po’ di ordine e di chiarezza istituzionale.
Risveglio Civile