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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Reggio Calabria: ospedali sporchi, c’è il rischio della chiusura L'allarme lanciato da Giuseppe Gentile del Sindacato Sul

Reggio Calabria: ospedali sporchi, c’è il rischio della chiusura L'allarme lanciato da Giuseppe Gentile del Sindacato Sul
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Da oltre un anno, si trascina irresponsabilmente la decisione sulle carenze di pulizia e sanificazione degli ospedali e strutture sanitarie dell’ASP di Reggio Calabria. Il problema è stato affrontato in Prefettura e doveva essere risolto da tempo ma, a distanza di quattro mesi dall’accordo sottoscritto, il Direttore Generale dell’ASP non ha firmato la delibera di integrazione della parte carente dell’appalto. Eppure questa delibera è sulla sua scrivania dal mese di Luglio, firmata dal Direttore dell’Ufficio Acquisizione Beni e Servizi dell’ASP, corredata da una relazione del Responsabile delle Attività Tecniche e Patrimonio, l’impegno di spesa è stato preso e rientra nell’importo assegnato alla gara. Il tutto è relativo ad alcuni errori materiali commessi nella quantificazione dei metri quadri degli spazi da pulire e sanificare nell’Ospedale di Polistena e delle strutture sanitarie territoriali, non inserite nella gara e ricadenti nell’ex ASL di Locri. Insomma è una delibera integrativa che riconosce la reale necessità di pulizia e sanificazione di tutti locali delle strutture sanitarie e ospedaliere. L’appalto in essere permette di fare queste integrazioni e bisogna farle al più presto. Pur tuttavia, qualora questi errori siano stati fatti strumentalmente, bisogna comunque sanare subito queste carenze. Poi, se ci saranno responsabilità ai vari livelli dirigenziali, sarà la Magistratura ad accertarle. Per adesso serve intervenire e mettere in sicurezza l’igiene e la sanificazione dei locali Ospedalieri e di quelli della sanità territoriale. Se non si farà questo, basterà un semplice sopralluogo dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, per determinare l’immediata chiusura di intere strutture ospedaliere e territoriali. D’altronde, la corretta gestione della Sanità Pubblica, impone decisioni immediate per garantire l’erogazione di servizi pubblici essenziali e questo lo deve fare il Direttore Generale, non altri. Certamente non si può mettere un ginocchio un Sistema Sanitario Provinciale già fortemente provato dalla carenza di personale, lasciandolo nella sporcizia e rischiando di chiudere interi reparti di degenza e importanti strutture sanitarie. Questa problematica attende soluzioni da troppo tempo e non può più aspettare. Perciò deve essere la priorità della Direzione Generale. Bisogna intervenire oggi, perché domani potrebbe essere troppo tardi: il perseverare nel lasciare le sale operatorie e corsie di degenza ospedaliere sporche dalle ore 17,00 alle 6,00 dell’indomani di tutti i santi giorni della settimana, col gravissimo rischio di infezione per gli ammalati e per i cittadini, è diventato insopportabile.
Questa è il nodo da sciogliere subito, altrimenti Ospedali e strutture sanitarie, prive delle norme di sicurezza, igiene e sanificazione, devono essere chiuse e il N.A.S. deve intervenire per tutelare la salute degli ammalati e dei cittadini.